Da una storia di affetti familiari, quarant’anni fa la maison milanese ha creato
la celebre collezione Macri, declinata con il tempo in numerose linee
di alta gioielleria e orologeria. Sempre fedeli alla filosofia di eleganza non esibita

Di padre in figlia e oltre. La collezione Macri è una storia di affetti e di famiglia. Così come una storia di famiglia è la maison Buccellati, fedele a sé stessa e al proprio stile di generazione in generazione. La genesi della collezione risale a una quarantina di anni fa, quando Gianmaria Buccellati, osservando la femminilità e la semplicità della figlia Maria Cristina, trasforma il suo amore per lei in un gioiello essenziale, un bracciale cuff avvolgente come una seta preziosa, con microsculture a sostenere i castoni.

Facile trovare il nome: Macri, come le prime sillabe di Maria e Cristina. Minimalista, scevro da esagerazioni, il bracciale richiama lo stile understatement di Milano: solo una fascia in oro punteggiata di diamanti, con incisioni a «rigato» e a «ornato» rigorosamente a mano. Da allora, quell’espressione di bellezza pura e lineare, da subito un successo, è stata declinata, ampliata e moltiplicata in altre linee.
“La donna Buccellati ha classe, è raffinata, colta e non ama l’ostentazione„ Andrea Buccellati
Per esempio in Macri Classica, con elementi bombati, rosette modellate a foglia, sintesi di ogni tecnica orafa degli artigiani della maison. Un’ulteriore estensione, firmata da Andrea Buccellati, si arricchisce nella linea Macri Giglio di piccoli gigli traforati che creano un effetto di pieni e vuoti di grande leggerezza.

Macri AB, invece, riprende l’estetica originaria con l’aggiunta di piccoli fiori luminosi formati da quattro castoni in oro bianco e diamanti alternati a palline in oro bianco. Di meraviglia in meraviglia, è stata immaginata anche la collezione di orologi Macri Classica, in diverse nuance dell’oro e con diamanti sul cinturino.

Da qualche anno Beatrice Borromeo, la moglie di Pierre Casiraghi, considerata una delle aristocratiche più eleganti d’Europa, è l’ambassador e il volto dell’azienda del gruppo Richemont. Con una scelta inusuale per il mondo dei preziosi, la campagna pubblicitaria è stata scattata dal fotografo britannico di moda Josh Olins, che ha voluto solo un originale e chicchissimo bianco e nero che esalta, per sottrazione, il design della collezione.
Come Beatrice Borromeo, anche la donna Buccellati «ha classe ed è raffinata, ama la cultura e non ambisce all’ostentazione», spiega Andrea Buccellati. «Quando disegno guardo al Rinascimento, all’architettura. Dai palazzi di Venezia alla città di Firenze, sono tanti i dettagli che da sempre accompagnano l’azienda. L’importante è riuscire a trasmettere ciò che si sente».