Gusto! al M9 di Venezia Mestre fino al 25 settembre, mette in mostra il rapporto tra gli Italiani e la tavola, dove si condensa un sistema di tradizioni e valori, piaceri e business

Gusto! Gli italiani a tavola. 1970-2050 è la prima puntata di una trilogia dedicata alle passioni degli Italiani (cibo, sport e musica) al M9 – Museo del ‘900 di Venezia Mestre. Aperta, fino al 25 settembre mette in mostra come dice il sottotitolo il rapporto tra gli Italiani e la tavola, luogo dove si condensa un sistema ricco e complesso di tradizioni e valori, piaceri e business.

Gusto! è un viaggio tra passato e presente della gastronomia italiana che si proietta nel futuro. Curata da Massimo Montanari, docente di di Storia dell’alimentazione all’Università di Bologna, e Laura Lazzaroni, giornalista esperta in grano e pane, non pretese dogmatiche e rigidità didattiche, ma la precisione e la varietà di un atlante.

Il percorso espositivo di Gusto! Gli italiani a tavola è suddiviso in stanze. La prima, dopo lo spazio introduttivo dedicato al lessico del cibo e al pre-storico ante anni 70, è dedicata al gusto italiano. Protagonista una gigante tavola periodica degli ingredienti: oltre 1.800 voci tra Dop, Docg, Igp e tutto il mondo che sfugge alla sintesi di una sigla.

Si passa poi al Gusto della casa con le abitudini domestiche degli italiani a tavola raccontati anche attraverso la nutrita stanza dell’arredamento e degli oggetti di design, una mostra nella mostra. E da lì si arriva alla ancora più ampia sezione del Gusto fuori di casa divisa in due macroaree: ristoranti e trattorie, da una parte, e, dall’altra, le tavole condivise, come convivi e sagre.
Un dettaglio della sezione design con i cavatappi d’autore.Ampio spazio occupa anche il Gusto dell’industria, uno dei settori trainanti dell’economia italiana, e il Gusto del viaggio, con l’effetto attrattivo del cibo e del gusto italiano nel mondo. Così come la riflessione sul nutrizione e salute così importante oggi e le previsioni su quelle dell’alimentazione futura. Passando per il futuro già presente del menù sulla Stazione Spaziale Internazionale.
