All’estero vino rosso italiano si dice ancora Toscana. Tra i top 20 del 2023 secondo la critica internazionale 14 su 20 sono made in Tuscany

Quali sono i migliori vini rossi italiani secondo la critica internazionale? Dall’estero l’unica regione ad avere visibilità resta la Toscana. Se l’anno scorso 7 su 10 etichette in classifica erano made in Tuscany, nel 2023 le proporzioni sono aumentate con 8 posti nella top ten e 14 su 20.
Ciascuna delle grandi zone di produzione, ossia Piemonte, Trentino, Alto Adige, Sicilia, Lazio e Marche, si deve accontentare di una singola citazione. Un contentino. D’altra parte il punto di vista internazionale coincide con la Top 100 italiana, ottenuta incrociando i voti delle sei guide italiane più autorevoli, Gambero Rosso, Veronelli, Bibenda, Vitae, Cernilli e Maroni.

La classifica speciale pubblicata ogni anno da Gentleman si ottiene sommando ai rating italiani quelli dei quattro grandi valutatori internazionali, Wine Spectator, Robert Parker (Wine Advocate), James Suckling e Antonio Galloni, fondatore e guida di vinous.com.
Un podio di SuperTuscan
A differenza dei Top 100 italiani, nella classifica internazionale il podio è tutto toscano con tre grandissimi rossi: al terzo posto i Sodi di San Niccolò 2018 di Castellare di Castellina, secondo è il Tignanello 2019 di Marchesi Antinori e al primo si conferma il Bolgheri Sassicaia 2019.

I colleghi dell’esclusivo club internazionale concordano con Cesare Pillon: «Il Sassicaia merita ogni riconoscimento», come ha scritto il decano del giornalismo enologico su Gentleman, «è il vino che ha aperto le strade dell’export alla produzione italiana di qualità».
Toscana contro il resto del mondo
In questa gara tra Toscana contro il resto d’Italia, gli unici piazzati sono dei grandissimi outsider ma in posizioni molto diverse. Secondo nella top italiana, il laziale Montiano 2019 di Falesco della famiglia Cotarella qui si trova al 15° posto.

Il vero clamoroso penalizzato è il Piemonte rappresentato solo dal Barolo Brunella 2018 di Boroli. Mentre Puglia e Sardegna qui sono eclissate dalla Sicilia di Donnafugata, unica cantina del Sud ad aver conquistato uno spazio nella vetrina internazionale.