Il Codice Atlantico di Dolce&Gabbana

di Giada Barbarani

Dolce&Gabbana rinnova il suo rapporto con il mondo dell’arte realizzando 12 foulard con i disegni del Codice Atlantico vinciano per un’iniziativa benefica

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Un grande successo internazionale, segno di una federazione d’interessi per valorizzare il genio italiano nel mondo. Così si potrebbe sintetizzare l’operazione Codice Atlantico che, nel corso del 2023, ha portato gli straordinari disegni di Leonardo da Vinci dalla Biblioteca Ambrosiana di Milano alla Martin Luther King Memorial Library di Washington.

A rendere possibile l’operazione di scambio, un gruppo di partner che ambisce a portare il Made in Italy nel mondo, da Confindustria a Pirelli, da Intesa Sanpaolo a Ita. Non ultimo Dolce&Gabbana che, dal 2019, collabora in varie forme e progetti con la Veneranda. Stimolare progetti, idee, creatività: questo l’obiettivo della mostra americana che ha reso accessibile il lavoro di Leonardo a un pubblico lontano e trasversale, per il quale conoscerne la storia e il valore non è sempre così ovvio.

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«Una delle attività dell’Ambrosiana», ha spiegato Monsignor Alberto Rocca, direttore della Pinacoteca della Biblioteca Ambrosiana, «è curare i rapporti con le grandi menti del mondo, perché il dialogo culturale crea ponti. La committenza, cioè l’interazione fra genialità e capitale, è la strada per produrre grandi cose».

Valeva per Leonardo da Vinci ed è un principio più che mai attuale.

In questa prospettiva si inserisce il contributo di Dolce&Gabbana, sancito anche da una data importante, il 15 marzo, quando, in contemporanea, viene presentato a Washington il docu-film che riassume la mostra e, a Milano, vanno all’asta i foulard Dolce&Gabbana Alta Sartoria. Si tratta di 12 pezzi unici in twill di seta stampati con i disegni della tavole esposte a Washington.

Il ricavato dell’asta benefica, organizzata da Finarte, sarà devoluto alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana, a favore della tutela e della conservazione del suo patrimonio. Un viaggio nella storia del saper fare italiano tra passato e futuro.

gentleman editoraile aprile 24

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