La vendetta è il miglior tonico per il successo. Ne sanno qualcosa Elon Musk e Mark Zuckerberg. Pronti a sfidarsi, a colpi di like, in cerca, non si sa ancora, di che cosa…
Qualche mese fa Elon Musk ha sfidato Mark Zuckerberg a combattere in una gabbia e quell’altro ha subito accettato. Si parla di riempirsi di botte in mondovisione nell’Octagon di Las Vegas o nel Colosseo di Las Cinghiales, o in qualche posto abbastanza grande da contenere i loro complessi da secchioni.
Gente che quando alzava la mano in classe partiva il concerto di pernacchie dagli ultimi banchi, gente cui attaccavano i post-it dietro la schiena. Lo spirito di vendetta è il miglior tonico per il successo. Ma bisogna dedicare tempo al progetto di diventare fantamiliardari così da avere, in teoria, il potere di comprare e radere al suolo la casa, il villaggio, lo stato dei tuoi ex compagni che limonavano negli ultimi banchi.
E quindi si rischia di rimanere per lunghi anni i soliti vecchi topi da codice binario.
Tanto che anche con la casa, il villaggio, lo stato raso al suolo, l’ex compagno di classe potrebbe farsi largo tra polvere e bulldozer fino al tuo aereo privato, appena atterrato perché tu apprezzi la rivalsa da vicino, e sentenziare: «Alla fine sei ancora un perdente».
Il tempo per la panca piana riescono a ricavarselo dopo aver raggiunto in media la sesta, settima posizione nella classifica dei più ricchi del mondo.
Prendete Jeff Bezos: nelle foto di qualche anno fa, con il cranio diafano e la postura leopardiana, sembra un abat-jour da tavolo, invece adesso sembra voler dimostrare che è in grado di schiacciare noci col bicipite e si accompagna proprio al tipo di donna che a 17 anni si sarebbe messa con il compagno dell’ultimo banco. Perfino il passato può sottoporsi a sessioni di squat e così Musk ha raccontato di avere negli anni partecipato a risse di strada real hardcore.
Mentre Zuck posa nel qui e ora tra energumeni tatuati e mostra addominali scolpiti nella sua carne pallida con un sorriso redento che sembra dire: «Pensavate che fossi uno sfigato, eh? E invece guardate qua che dentato anteriore».
Chi ha fatto fortuna consentendo alla massa di rimodellare la propria identità è ancora in cerca della propria e, come diceva Tyler Durden in Fight Club, «quanto sai di te stesso se non ti sei mai battuto?».