I Formafantasma,gli alchimisti moderni

di Giada Barbarani

Dal design alla cultura, alla moda: la sperimentazione continua di Andrea Trimarchi e Simone Farresin, alias i Formafantasma

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Andrea Trimarchi, a sinistra, e Simone Farresin. ©GregorioGonella

Sono il duo più ricercato degli ultimi anni. Non solo nel mondo del design e dell’architettura, ma anche in quello della moda, dell’arte, dell’automotive, dei gioielli… Loro sono Andrea Trimarchi, classe 1980, e Simone Farresin, 1983, alias Formafantasma, studio creato nel 2009, fucina di idee e progetti che partono dalla consapevolezza e arrivano a una visione a tutto tondo.

Già il nome è una dichiarazione d’intenti. «L’abbiamo scelto ancor prima di avere uno studio di design, in qualche modo è programmatico, è un nome-manifesto. Significa che la forma è la conseguenza di un processo, di un’idea, e il progetto non è una questione esclusivamente formale», spiega Simone. «La forma, infatti, cambia di volta in volta a seconda del contenuto e, per questo, in qualche modo è allusiva, mai uguale a se stessa. Il design non è una questione di stile».

Ma dev’essere impegnato, attento alle istanze ecologiche e sociali che caratterizzano il panorama odierno, come spiega il duo raccontando i loro ultimi lavori.

«Per Artek, azienda di mobili, per esempio, abbiamo ripensato alla filiera produttiva portando dei cambiamenti al loro approvvigionamento del legno, per rendere i prodotti classici in qualche modo sostenibili. Per Prada, invece, durante il Fuorisalone (14-16 aprile, al Museo Bagatti Valsecchi di Milano), curiamo il simposio che si chiamerà Being home: non avrà a che fare solo con l’architettura, ma con l’idea dello spazio domestico come espansivo, per affrontare la complessità della contemporaneità dalla lente intima della casa».

«Questa collaborazione, che si rinnova di anno in anno, è un modo di fare ricerca in una maniera diversa, incorporando voci di professionisti che non fanno parte, in genere, della narrativa intorno al design. Penso al mondo della filosofia, a quello accademico, ma anche all’attivismo». Rimanendo in tema, per il Salone del Mobile 2024, i Formafantasma hanno progettato, partendo dal recupero di gran parte dei materiali utilizzati lo scorso anno, l’Arena che ospiterà, in Fiera, Drafting Futures. Conversations about Next Perspectives, una serie di talk e tavole rotonde.

Definiti alchimisti moderni, Simone e Andrea rappresentano oggi quello che sarà il futuro della progettazione: sostenibile e poetica, grazie alle loro idee umanistiche. Con un occhio di sospetto verso l’intelligenza artificiale.

«Non per il lato tecnologico, ma per la mancanza di infrastrutture legislative che ne regolino veramente lo sviluppo. Penso al copyright: al momento non rispettato da queste grandi corporation proprietarie dei programmi che si stanno insinuando, e dico insinuare in senso critico, nella vita quotidiana di tutti noi cittadini e professionisti», conclude Simone.

gentleman editoraile aprile 24

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