Torino capitale

di Cristina Cimato

Grande collezionista, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo presiede la Fondazione CRT in un modello unico di dialogo tra pubblico e privato

Sei parole chiave per descrivere un percorso che attraverserà quattro anni di arte nella città di Torino e nella regione Piemonte. Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, che nel 2025 festeggerà 25 anni e che ha attivato un modello unico di dialogo tra privato e pubblico, ha scelto sei punti fermi per il programma 2024-2027.

A partire dalla prima: collezione (un corpus di 930 opere per un investimento di 41 milioni di euro) per guardare alle altre cinque: internazionalizzazione, professioni, spazio pubblico, educazione e comunità.

«In questo e nei prossimi tre anni puntiamo molto sui giovani», sintetizza​​​​​​ la sua presidente, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, che ricopre lo stesso ruolo anche nell’omonima fondazione, «lanciando la sfida per una Torino città dell’arte contemporanea e città-laboratorio delle professioni dell’arte contemporanea».

Alle sei parole del Programma, ne ha aggiunta una settima, il sogno. Punto di arrivo e di partenza, motore di una vita intera. Non a caso inizia a raccontarsi proprio da qui.

1. Sogno. 

Ho usato la parola per concludere il racconto del Programma della Fondazione Arte CRT 2024-2027 perché volevo rilanciare con una prospettiva più ampia e visionaria. Mi è sembrato importante ricordare che qualsiasi progetto ha sempre bisogno della nostra capacità d’immaginare, di proiettarci verso il futuro. Il sogno non fa parte del linguaggio della pianificazione culturale ma nella mia esperienza nel campo dell’arte ha avuto un ruolo decisivo.

2. Arte. 

Ha sempre fatto parte della mia vita, fin da quand’ero bambina. Sono cresciuta in mezzo a dipinti e oggetti antichi, raccolti nella casa dei miei genitori. L’arte contemporanea ha cambiato profondamente il mio modo di essere, di vedere e interpretare il mondo. Per questo ho deciso d’iniziare una collezione. Il contemporaneo ci mette in diretto contatto con gli artisti e porta scena la nostra capacità di leggere il presente.

3. Londra. 

Un momento fondamentale nella mia formazione è stato un viaggio a Londra con un’amica collezionista nel 1992, la stagione piena dell’energia e dei nuovi linguaggi degli Young British Artists. Lì ho compiuto le mie prime studio-visit, incontrando artisti come Anish Kapoor, Jiulian Opie, artiste come Rachel Whiteread e Sarah Lucas. Tornata da quel viaggio, ho cominciato a riservare molto tempo all’incontro con gli artisti. È un privilegio conoscerli, un’opportunità irrealizzabile se mi fossi dedicata all’arte antica e moderna.

4. Dialogo. 

Ventiquattro anni fa, la Fondazione Arte CRT ha concepito e attivato un modello davvero unico, dando inizio a un dialogo virtuoso tra pubblico e privato. Attraverso questo dialogo cresce e continua la sua missione.

5. Contemplazione. 

L’arte è un’occasione di scoperta, riflessione, confronto. Di un’opera, oltre l’aspetto estetico e formale, mi interessano i pensieri che innesca, le parole che produce. Ma oltre all’arte in mostra, nello spazio espositivo, c’è la dimensione privata. In casa posso contemplarla, perdermi tra le figure o i paesaggi di un dipinto, di una fotografia o tra le forme di una scultura.

6. Passione. 

Per costruire la collezione e poi dar vita alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, che guido dal 1995, ho seguito una passione. Essere diventata nel 2023 presidente della Fondazione Arte CRT ne ha concretizzata un’altra, quella di poter dare un contributo, con le mie competenze, alla scena e all’energia culturale di Torino e della sua regione.

7. Torino. 

La amo, sono nata qui è la città della mia famiglia e del mio lavoro. Londra ha avuto un ruolo decisivo nel mio percorso. Sono legata a Guarene, borgo tra le colline del Roero, dove nel 1997 abbiamo aperto la prima Fondazione, e a Madrid dove, nel 2017, ho costituito la Fundación. Ora stiamo lavorando alla sede veneziana sull’isola di San Giacomo. È il mio posto del cuore, l’avamposto dei sogni.

Patrizia Sandretto
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo con Fabrizio Palenzona alla presentazione della Fondazione CRT. 

gentleman editoraile aprile 24

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