Si chiama Base 8. È il nuovo occhiale sportivo di L.G.R., nato da una affinità elettiva di tre gentleman italiani
Ci sono tre gentleman italiani che sono appoggiati sul naso di tutti quelli che contano. Sono Luca Gnecchi Ruscone, fondatore del brand di occhiali di lusso L.G.R.; il collezionista di auto e pilota, Eugenio Amos; e Carlo Borromeo, mente creativa dello studio di design e tecnologia, BorromeodeSilva. Tre giovani imprenditori appassionati di lifestyle, automotive, artigianalità, legati da un amore sfrenato per l’Italia, del suo potere di creare e diffondere il bello e il ben fatto in tutto il mondo.
Insieme hanno creato Base 8, una collezione di occhiali sportivi (che si pronuncia in inglese perché, come scherza Gnecchi Ruscone, «fa più figo… si può dire su Gentleman?») e che parla la lingua di un lusso che sta per libertà, radici, qualità.
«Ho sempre pensato che sarebbe stata una bellissima challenge creare un occhiale sportivo altamente performante come questo, fuori dagli schemi senza però tradire il Dna che ha reso celebre L.G.R. Così, quando Eugenio Amos mi ha chiesto di progettarne uno da indossare durante la Parigi-Dakar, ero al settimo cielo. Insieme abbiamo coinvolto anche il nostro amico e principe del design, Carlo Borromeo che ha subito accettato la sfida. Io ho messo il mio know-how del mondo degli occhiali, Eugenio di quello sportivo, Carlo di quello creativo. E il resto è storia, devo dire che ci siamo anche molto divertiti», dice a Gentleman Luca Gnecchi Ruscone.
Il modello cult della collezione Base 8, quello che ha scatenato una impressionante waiting list sin dallo scorso 9 giugno, giorno del debutto su tutte le piattaforme online di L.G.R, è sicuramente l’occhiale in edizione limitata, ispirato alla nuova Lancia Delta Safarista, ultimo progetto di Automobili Amos, la start-up di supercar restomod (nata proprio da un progetto imprenditoriale di Eugenio Amos e Carlo Borromeo) che rivisita la mitica Lancia Delta Integrale degli anni Ottanta utilizzando la tecnologia di oggi.
Un occhiale con montatura Havana tartarugata lucida, dotato di lenti a specchio dorate polarizzate («un dorato un po’ tamarro, ma che di quel tamarro che mette la giusta dose di pepe su un piatto che sennò rischiava di essere troppo classico», scherza ancora Gnecchi Ruscone). Tutti i modelli nascono con particolari artigianali all’avanguardia: lenti in vetro minerale temperato che garantiscono una visuale limpida, prese d’aria laterali ispirate a quelle delle automobili, per finire con i gommini ultra-aderenti posizionati sulle tempie e sul nasello, come si chiama quella parte degli occhiali che poggia sul naso di tutti quelli che contano…
