Incanto a Palazzo

di Roberta Olcese

La belle Époque dei balli a Palazzo Volpi a Venezia riprende vita all’asta parigina di Sotheby’s. In vendita, il 28 febbraio, 200 tra opere d’arte e arredi

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©David Lees.

«Un ricordo con mio padre a Venezia? Quella volta che venne Winston Churchill in visita da noi a Palazzo: si erano conosciuti a Londra nel ’26 per trattare i debiti dopo la Prima guerra mondiale…». Ma il Primo ministro britannico non è il solo nei ricordi di Giovanni Volpi, terzogenito del conte Giuseppe, imprenditore, diplomatico, ideatore di Porto Marghera a Venezia e della Mostra del Cinema.

gentleman arte e aste asta palazzo volpi Dominique Rizzo, Rebecca Brossard _ Jack Nicholson_©Volpi family archive
Dominique Rizzo, Rebecca Brossard e Jack Nicholson._©Volpi family archive.

Ci sono anche Coco Chanel, Joséphine Baker, Cary Grant, Paul Newman, Jack Nicholson, Andy Warhol, Elizabeth Taylor, George Clooney… Icone leggendarie che hanno reso ancor più leggendario Palazzo Volpi, istituzione del sestriere di San Marco, affacciato sul Canal Grande, mecca della vita sociale del jet set internazionale, acquistato nel 1917 dal padre.

«Palazzo Volpi è stato il cuore pulsante di Venezia per tutto il XX secolo. Abbiamo condiviso momenti memorabili con la nostra famiglia e i nostri amici tra le sue mura», spiega a Gentleman Giovanni Volpi in occasione dell’asta che si terrà il 28 febbraio a Parigi da Sotheby’s in cui andranno all’incanto gli interni del piano nobile, in gran parte disegnato da Maison Jansen (200 lotti divisi tra arredi e opere d’arte), per una riserva valutata intorno ai 2 milioni di euro.

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Ma si sa che la provenienza illustre e quel desiderio di possedere un pezzettino di storia potrebbero fare da volano…

Come racconta Mario Tavella, chairman della casa d’aste per l’Europa che segue la vendita: «Il palazzo è stato acquistato nel 1917: non c’è il gusto del collezionista, ma di chi ha arredato bene. L’atmosfera è viscontiana: siamo in uno dei pochi immobili in mani private non ancora diviso in suites o tra familiari».

Tra gli ambienti iconici, resta il salone da ballo giallo giunchiglia arredato con consoles romane e arredi in lacca e madreperla realizzati tra il Sei e il Settecento. «Le poltrone laccate avevano la fama di essere fatte a Venezia e spedite in Cina: tornavano in Laguna se la nave non andava a fondo!», ricorda divertito il conte, che conclude: «Aprendo le porte di Palazzo Volpi al mondo e offrendo queste opere d’arte, speriamo che una nuova generazione di collezionisti ne apprezzi il gusto e la bellezza, tanto quanto noi».

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Tra i top lot, due tavolini in legno dorato italiano del 1745 ca. (stima 150-300mila euro), una coppia di specchi veneziani del 1700 ca. (100-200mila euro) e un arazzo rappresentante una scena con Alessandro Magno.

gentleman editoraile aprile 24

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