Cultural Hub a 5 stelle

di Cristina Cimato

Design a 5 Stelle. Da Federico Spagnulo a Marco Piva, ecco chi crea i top hot nel mondo. E la mappa delle aperture firmate Baglioni, Four Seasons, Radisson…

LE TELE DI CARLA ACCARDI, BONALUMI, Castellani. L’atmosfera del Bar Jamaica, negli anni 60. Le foto in bianco e nero di Mulas, i lavori di Gio Ponti, la progettazione integrata di arte, design e architettura.

In Casa Baglioni da poco inaugurato nel quartiere di Brera in un palazzo liberty inizi 900, c’è un rimando alle avanguardie che proprio a Milano si sono costituite.

Design a 5 Stelle
Baglioni Resort Sardinia Maddalena Suite. Living Room. Spagnulo&Partners.

Nelle aree comuni del boutique hotel del Gruppo Baglioni, che conta 30 tra camere e suite e un ristorante guidato da Claudio Sadler, c’è un pezzo di storia della città.

È questo il filo conduttore della ospitalità di lusso, ora, l’esaltazione del genius loci, di tutto ciò che anima un posto.  

Design a 5 Stelle
Master Suite Francesco de’ Medici, Palazzo Portinari Salviati a Firenze. Spagnulo&Partners.

«Nei nostri progetti mettiamo da sempre al centro le storie, le persone, la cultura, le tradizioni. Immaginiamo e disegniamo partendo da un’analisi approfondita, avviando un dialogo con il passato», racconta Federico Spagnulo, founder e senior partner dello studio di architettura Spagnulo&Partners, fucina interprete dell’estetica di Baglioni nel mondo da decenni (tra cui gli Hotel Luna, Regina e London), ma anche firma dell’hotel di Palazzo Portinari Salviati a Firenze.

«Anche quando costruiamo con pochi elementi architettonici, come nel caso del Baglioni Resort a Nord di San Teodoro, in Sardegna, andiamo alla ricerca di aziende virtuose, come quella di Mariantonia Urru che fa tappeti artigianali con la tecnica secolare Pibiones. Utilizziamo una tradizione per creare qualcosa di contemporaneo», racconta Spagnulo.

Così l’hotel si trasforma in hub culturale. «Non è più solo un bel luogo in cui soggiornare, ma un punto di partenza per scoprire il territorio, conoscere le realtà locali, come il setificio fiorentino che lavora ancora su telai del XVIII secolo. Questa è la vera experience contemporanea».  

Palazzo Touring Club Library, Milano. Progetto Marco Piva.
Palazzo Nani , Venezia. Progetto Marco Piva.

La valorizzazione del territorio si unisce, in questo tempo storico, al tema cruciale della progettazione etica e sostenibile, caratterizzata da una riflessione sulla durabilità dei materiali, ma anche della loro reperibilità.

«L’esclusività oggi è a km 0 e si esprime attraverso la riscoperta delle tradizioni, nel rispetto dell’umanità e dei territori», spiega Marco Piva, l’architetto autore col suo SMP-Studio Marco Piva d’interventi illustri come Palazzo Bertarelli a Milano, che ospita il Radisson Collection Hotel Palazzo Touring Club, in cui sono state preservate parti della storica biblioteca e, sempre per Radisson, del Palazzo Nani di Venezia, oltre che del Conrad Chia Laguna Resort, dove il progettista e il suo team hanno lavorato riprendendo le decorazioni e lavorazioni locali con le tipiche cromie sarde.

Nel Touring lo studio ha scelto il filo conduttore del viaggio, che si rinsalda non solo alla sede storica dell’associazione che si occupa da oltre 100 anni di turismo, cultura e ambiente, ma è anche segno tangibile del concetto di lusso come scoperta, veicolo di conoscenza e sapere.  

Architetti stellati
Portrait di Milano. Studio Michele Bönan.

Filosofia simile è alla base degli hotel Portrait di Lungarno Collection, di cui l’ultimo esempio è quello di Milano, simbolo della riqualificazione dell’ex Seminario Arcivescovile di Corso Venezia.

Ancorato fortemente alla città, ai suoi salotti e al suo carattere in perenne trasformazione, l’albergo accosta ai richiami storici, lavorazioni di artigianato fiorentino e materiali preziosi come Marmo di Carrara, Porfido Rosso e Breccia Medicea. Qui più dell’incontro tra progetto e luogo è enfatizzato quello tra struttura e cliente.

«L’albergo ogni giorno cambia ospite, cambia padrone di casa ed è al contempo la casa di tante persone. Il progetto è come un film con un’idea, una sceneggiatura, dettagli importanti», commenta Michele Bönan, che firma l’interior design degli hotel del Gruppo. «Bisogna rimanervi fedeli fino in fondo per restituire un’atmosfera».  

Design a 5 Stelle
Antonio Citterio e Patricia VIel. Bulgari Lightouse, Dubai. Rendering.

Esperienza è una delle parole chiave di questo nuovo scenario dell’hôtellerie che deve sì saper rispettare i concetti di comodità e raffinatezza, ma anche dare un valore aggiunto al tema esclusivamente ricettivo, ormai di per sé riduttivo.

Ne hanno fatto un punto fermo gli architetti Antonio Citterio e Patricia Viel, founder dello studio ACPV Architects, che sono legati da anni all’accoglienza firmata Bulgari, e sono gli autori dei resort di Dubai, Beijing, Parigi e Roma, in apertura quest’anno.

«Per noi è importante creare un nuovo vocabolario progettuale e concepire spazi che aggiungano nuove esperienze di benessere ai classici rituali dell’ospitalità», spiegano. «Si tratta di combinare il piacere dello stare all’aria aperta con il comfort e la tranquillità di aree benessere, bar e ristoranti, curando l’intera experience degli ospiti».  

Faloria Mountain Spa Resort a Cortina, Dolomiti. Studio Flaviano Capriotti.

I nuovi paradigmi delle strutture luxury abbracciano anche un concetto esteso dell’ambiente residenziale.

Lo studio Flaviano Capriotti Architetti, a cui si deve, tra gli altri, il progetto del Faloria Mountain Spa Resort, nella vallata dolomitica, intende il progetto di un albergo «in modo sempre più simile a un lavoro residenziale e più legato alla località in cui si trova.

L’albergo diventa un luogo di esperienze proprie e autentiche ed è parte integrante del territorio, che peraltro spesso contribuisce a caratterizzare». Per il Faloria l’ambiente di relax trova una nuova destinazione, diventando un contenitore di relazioni in cui si declinano attenzioni e ricordi.  

Design a 5 Stelle
Il Sereno sul Lago di Como. Patricia Urquiola.

E, come un cerchio che si chiude, proprio questa nuova familiarità ha mosso i più nuovi progetti firmati da Patricia Urquiola con il suo studio omonimo, tra cui l’ampliamento de Il Sereno sul Lago di Como con la nuova Penthouse Suite, che si aggiunge ai recenti Laguna Faro Suites, Ca’ di Dio di Venezia e al restyling delle zone comuni del Four Seasons di Milano.

«A noi progettisti viene chiesto sempre più spesso di ricreare negli hotel ambienti che riproducano la casa ideale », racconta l’architetto, «Four Seasons Milano è un luogo-statement della città e come studio abbiamo reinterpretato gli spazi tenendo conto di questo, con grande rispetto per la storia dell’immobile e dell’hotel in dialogo con il contesto urbano milanese. Abbiamo anche voluto creare spazi che fossero aperti verso la città e che potessero essere sempre vivi».

E così anche un edificio diventa fulcro di un rapporto autentico che riflette l’identità di chi ospita, la cultura, le persone e il territorio. 

 

gentleman editoraile aprile 24

Iscriviti alla nostra newsletter per essere aggiornato
sul lifestyle del Gentleman contemporaneo