Come gli Scotch, il rum è un bene rifugio su cui investire come la Magnum Series creata da Velier in collaborazione con la mitica agenzia fotografica
Come il whisky, anche il rum è diventato un rare spirit da collezionisti e un bene rifugio su cui investire, come la Magnum Series creata da Luca Gargano in collaborazione con la mitica agenzia fotografica e quattro delle più prestigiose distillerie caraibiche.
Chiunque abbia assaggiato del rum, conosce Luca Gargano. Anche se non l’ha mai incontrato, né sentito nominare. Mercante e talent scout, come ama definirsi il patron di Velier, è uno dei maggiori esperti del distillato di canna da zucchero al mondo.
Con l’azienda di famiglia, Velier, importatori e distributori di vini e liquori a Genova dal 1947, Luca Gargano commercializza alcune tra le migliori distillerie al mondo e con tutti ha instaurato un rapporto personale, se non amicale.
Con lui Riedel ha sviluppato la linea di bicchieri da degustazione. E a lui si deve la codificazione a seconda della distillazione (colonna o pot still), e dell’invecchiamento (tropicale o continentale), la Gargano Classification, ormai è lo standard per i rum, anche se per lui sarebbe tempo d’inserire anche diciture come sugar free e robot free, ma questa è un’altra storia a venire.
Magnum Series #1 Elliot Erwitt edition
Quella del momento s’intitola Magnum Series ed è stata presentata in anteprima al Whisky Live di Parigi, la manifestazione più importante d’Europa dedicata ai single malt. E proprio a quel mondo si ispira per lanciare anche il distillato di canna da zucchero nel settore del collezionismo. Un percorso iniziato da Velier coi primi cask strength, i co-bottling e il leggendario recupero del tesoro di Caroni, nella fabbrica dismessa a Trinidad, oggi bottiglie contese dagli appassionati.
La serie Magnum vede la collaborazione delle più prestigiose distillerie esistenti con la mitica agenzia fotografica, fondata nel 1947, lo stesso anno di Velier, neanche a farlo apposta, e che permette il gioco di parole con il formato più prestigioso da un litro e mezzo, Magnum appunto.
La prima edizione vanta in etichetta quattro scatti in bianco e nero di Elliott Erwitt e un poker di brand scelti da Gargano: la giamaicana Hampden (1753), Saint James dalla Martinica (1889) e le due distillerie di Barbados, la più antica Mount Gay (1703) e la giovane Foursquare (1996), che compensa i secoli di heritage con i riconoscimenti internazionali.
Magnum Foursquare 16 yo – Barbados – 58%
Elegante e armonico questo single blended distillato in pot still è tra i rum più invecchiati prodotti dalla giovane distilleria Foursquare. Maturato in botti ex-bourbon ed ex-sherry per 16 anni nel clima tropicale, che significa una perdita di liquido davvero consistente. In etichetta: Elliot Erwitt, Peace Memorial Park, Hiroshima, 1970.
Magnum Saint-James 15 yo – Martinica – 45%
È l’unico brand non distribuito da Velier ma, grazie al rapporto personale con Luca Gargano, la famiglia Bernard ha accettato di partecipare al progetto. Per il primo imbottigliamento indipendente in due secoli e mezzo di storia Saint James ha scelto un raffinato blend di rum del 2004 e del 2006. Distillato in colonna créole, invecchia 15 anni in tropical ageing. In etichetta: una fotografia scattata da Elliot Erwitt al matrimonio di un amico, a Roma, nel 2005.
Magnum Mount Gay 14 yo – Barbados – 59%
La più antica distilleria dell’isola risale al 1703 come riporta l’atto di proprietà. Complesso e strutturato, questo ha avuto una tripla distillazione in double retort pot still per poi invecchiare 14 anni in botti di rovere americano in clima tropicale. In etichetta: Elliott Erwitt, Pacific Palisades, California, 1999.
Magnum Hampden 5 yo – Giamaica – 59%
Tra le più antica piantagioni di canna da zucchero, Hampden è stata fondata nel 1753, ma ha iniziato a commercializzare rum con il proprio brand solo a partire dal 2008. Questo pure single rum 100% pot still è invecchiato per 5 anni sul posto in barili ex-bourbon. In etichetta: Elliott Erwitt, Coney Island, New York, 1954.
La Elliott Erwitt edition della prima Magnum Series è andata a ruba e i collezionisti aspettano già la seconda. Per ora si sa solo che ci sarà e avrà in etichetta le foto Alex Webb; il che promette più colore e un tuffo nell’attualità del reportage.
