A Vicenza, No Other Place is The Place to be

di Germana Cabrelle

Il palazzo settecentesco Loschi Zilieri Dal Verme, in centro a Vicenza, dopo una attenta rivisitazione compiuta dal suo proprietario il designer, collezionista e creatore di moda Claudio Biasia, è diventato un luogo dalla personalità e funzionalità eclettica. gentleman travel viaggi vicenza No Other Place
Il nome assegnato a questi splendidi spazi articolati su tre piani, è emblematico: si chiama No Other Place e per sottotitolo didascalico ha un’ulteriore frase in inglese: An extraordinary heritage for a contemporary experience.

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Soffitti alti, saloni ariosi, pavimenti in seminato alla veneziana, arredi eleganti e boiserie raffinate, tendaggi e tessuti dai colori accesi e i decori inediti, sono la sintesi dell’appassionata ricerca e creatività dello stilista Biasia, che ha selezionato ogni dettaglio, mobile e complemento con cura maniacale, per conferire a questo luogo un’identità precisa, differente da qualsiasi altro luogo aperto all’ospitalità.

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Il palazzo è stato infatti trasformato in una luxury location per eventi e soggiorni, shooting, wedding, meeting e feste private; un posto destinato all’incontro, alla convivialità, a un’esperienza totale e totalizzante, essendo dotato di una cucina con sala da pranzo al piano rialzato e due camere nella zona notte.

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No Other Place possiede storia, arte, fascino e carisma: il poker vincente dei luoghi destinati a diventare indimenticabili. Tra le tante particolarità che catalizzano lo sguardo di incantevole residenza, risalta in un angolo del salone convegni, uno scenografico modello tridimensionale, riprodotto in scala, del palazzo di via Mozart a Milano utilizzato per le riprese del film Giulia e Giulia per la regia di Peter Dal Monte girato nel 1987.

gentleman travel viaggi vicenza No Other Place Sostanzialmente un palazzo nel palazzo. “Soggiornare qui – si legge nell’elegante volume che racconta origini e attualità del luogo – non è semplicemente “stare”: è arricchimento per la mente, immersione per i sensi, empatia con un luogo antico re-immaginato nella contemporaneità”.

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