Classifica. Mountain Resort

di Giada Barbarani e Alessandra Oristano

Otto alberghi di montagna, tra i più belli di tutto l’arco alpino, dove il benessere incontra un’eccellente offerta gourmet. Le top destination di Gentleman

Per gli amanti della montagna, questo sarà l’anno del grande ritorno sulla neve. Dopo uno stop forzato, gli alberghi riaprono le loro porte con molte novità.

Da quelli direttamente sulle piste da sci a quelli con piscina vista monti, da quelli immersi nella natura a quelli con chef stellati, ecco i migliori resort.

The Chedi Andermatt, Svizzera

Si parte dalle Alpi svizzere, precisamente dal The Chedi Andermatt. Unico 5 stelle lusso del Canton Uri, l’hotel alpine-chic è riuscito a fondere il calore di uno chalet di montagna con l’eleganza asiatica.

Nella lobby e nelle 123 camere e suite, ognuna con camino, affreschi e boiserie dialogano con lussuosi bagni ispirati all’architettura asiatica.

Un filo conduttore che si ritrova anche nei piatti del ristorante stellato più alto del mondo, il The Japanese by The Chedi Andermatt.

Alla guida, lo chef Dietmar Sawyere che, attraverso i menù Shidashi Bentõ e Omakase Kaiseki, racconta ai suoi ospiti (magari arrivati fino a qui con il servizio di Ski Butler) la storia secolare della cucina nipponica.

Non mancano poi i grandi classici, come sushi e tempura, e il manzo wagyu a km0: proviene, infatti, da una fattoria di Andermatt, dove c’è il primo allevamento svizzero dei pregiati bovini.

Kulm Hotel, St. Moritz, Svizzera

Dal Giappone si passa all’Argentina e al Perù, rimanendo però sempre in Svizzera, precisamente in Engadina, nella località più mondana di sempre: Sankt Moritz.

Tra una partita di polo sul lago ghiacciato e un giro sulla slitta trainata dai cavalli, l’indirizzo cult dove soggiornare è sicuramente il Kulm Hotel, un’istituzione dal 1855.

L’albergo, che si trova nel punto più alto del paese e in posizione strategica per raggiungere gli impianti del Corvaglia, offre una spettacolare vista: imperdibile un bagno nella piscina interna, probabilmente una delle più instagrammate dell’arco alpino.

Ma il Kulm è conosciuto e apprezzato anche per i suoi ristoranti. Il The K ha un menù preparato dal tre stelle Mauro Colagreco, abruzzese ma cresciuto in Argentina.

Il Sunny Bar by Claudia Canessa propone  creazioni della cucina peruviana, da Ceviche e Quinoa, all’autentico street-food peruviano.

Per terminare poi la serata, tra un whisky e un sigaro, accompagnati da ottima musica jazz, l’appuntamento è alla Miles Davies Lounge.

Leefay Resort & Spa, Dolomiti

Seguendo l’arco alpino, circondato dalle maestose Dolomiti, il Lefay Resort & Spa si trova all’interno della ski area di Madonna di Campiglio, la più estesa del Trentino con 150 km di piste, dove si svolgono le gare di Coppa del Mondo di sci alpino, e quattro parchi per snowboard.

Qui ci si rilassa nelle eleganti suite arredate con mobili in rovere e castagno e tessuti naturali; dalle ampie vetrate la vista spazia sui colori del bosco e della valle. Tutto è improntato al benessere della persona e dell’ambiente.

Per chi non vuole rinunciare al wellness in intimità, può scegliere una delle cinque Exclusive Spa Suite con Jacuzzi e biosauna, o la magnifica Royal Pool & Spa Suite, con tre camere da letto, sala da pranzo e Spa privata con saune, zona trattamenti e la piscina infinity riscaldata sul terrazzo.

Al Lefay Resort, Oriente e Occidente si fondono per ritrovare l’armonia interiore, sia nei rituali di bellezza proposti sia nell’offerta gastronomica dei due ristoranti: il Grual (aperto solo a cena) e il Dolomia.

L’executive chef Matteo Maenza, che ha affiancato Alain Ducasse, con la sua cucina etica e sostenibile, rende omaggio ai monti e ha studiato i sentieri del bosco per riportare nei piatti l’essenza del territorio, con l’esaltazione delle materie prime: dalle rape rosse e coregone del fondovalle al salmerino e capriolo dell’Alta montagna.

Non mancano la Sky Lounge, dove sorseggiare un drink riscaldati dal braciere sotto il cielo stellato, e la Cigar Lounge, che offre le migliori selezioni di sigari e distillati da tutto il mondo.

Silena The Soulful Hotel, Altopiano di Valles

Anche sull’Altopiano di Valles, al Silena The Soulful Hotel la filosofia orientale incontra la natura autentica delle Dolomiti. Qui, l’unione tra Yig e Yang aiuta a ritrovare il proprio equilibrio psico-fisico.

Tutto si concentra sull’essenziale: dagli interni arredati secondo l’arte del Feng Shui alle grandi vetrate con vista, alla cucina che unisce i sapori altoatesini alle influenze del Sud-Est asiatico: i tradizionali canederli si accompagnano ai Dim Sum rivisitati secondo la tradizione tirolese e ai formaggi della Cheese Room.

Nella stagione invernale, sci di fondo, fat bike e sci alpino intorno al gruppo del Sella si affiancano alle lezioni di yoga, che aiutano a ricaricare i propri punti di forza, o di acroyoga, da fare in coppia.

Hotel La Perla, Corvara

Tra gli otto alberghi di montagna più belli dell’arco alpino, non si può non nominare La Perla. Con l’arrivo della stagione invernale, la famiglia Costa, proprietaria dell’Hotel La Perla di Corvara, ha aperto le porte della sua cucina stellata allo chef Simone Cantafio, che ha lasciato il Giappone per approdare in Val Badia.

Qui porta in tavola gli ingredienti del territorio selezionati con cura e nel rispetto dei produttori locali. Sulle Dolomiti, l’allievo di Gualtiero Marchesi vuole proporre una cucina essenziale, in armonia con la calda atmosfera della Stüa de Michil.

Piatti saporiti che incarnano la semplicità (wabi) e la serenità (sabi) che accompagna l’essere umano nel suo viaggio esperienziale.

La ricerca del buono e del bello pervade tutti gli ambienti dell’hotel e gli ospiti non potranno dimenticare la calorosa accoglienza della famiglia Costa.

Per gli sciatori, le piste del Dolomiti SuperSki partono proprio davanti all’albergo con l’accesso al Sellaronda, fra le destinazioni più gettonate delle Alpi.

Manna Resort, Bolzano

Nuovo top hotel delle Dolomiti, il Manna Resort, a pochi chilometri da Bolzano, è un progetto perfettamente integrato nell’habitat alpino. I ritmi, lenti, invitano all’equilibrio interiore.

La Spa nasce dalla passione per la Thailandia della proprietaria Maria Luisa Manna. Tutto richiama l’Oriente: dagli arredi ai profumi, dalle tecniche di massaggio all’approccio olistico del dottor Anton Obrist.

Da qui, il desiderio di creare un luogo che considera il well-being e la cura dell’anima una priorità, uno stile di vita da portare a casa.

Le suite, tutte dotate di sauna privata e terrazza con grandi vetrate sul paesaggio delle Alpi, raccontano uno straordinario viaggio intorno al mondo tra ricordi e suggestioni di Africa, Russia, Giappone, Arabia, Svezia.

In più, tre esclusivi chalet per chi preferisce vivere una vacanza in totale privacy, due dei quali con accesso privato alla biopiscina.

Tra gli hithlights del resort, la cucina dello chef Manuel Astuto che reinterpreta, in un raffinato giardino d’inverno, piatti della tradizione italiana con qualche incursione asiatica.

Alla cucina a vista con chef’s table, si aggiunge la sala convento con un tavolo di fine Ottocento con 24 posti a sedere.

Hotel Tyrol, Val Gardena

Dalla Val Badia alla Val Gardena, l’Hotel Tyrol è un punto di riferimento per i turisti dal 1966. Ad accogliere gli ospiti, i proprietari Bibiana Dirler e Maurizio Micheli che sono riusciti a mantenere viva l’autenticità di una casa di montagna in stile alpino arricchita da tocchi di contemporaneità.

Vicine le piste da sci sono collegate al Dolomiti Superski e al Sellaronda, oltre a un circuito di sci di fondo a Selva Gardena tra boschi e prati innevati. Recente traguardo il ristorante Suinsom che in ladino significa cima.

In cima all’eccellenza, lo chef Alessandro Martellini si è unito al pluristellato Antonio Guida, chef dell’Hotel Mandarin di Milano, per un’esperienza culinaria in cui sognare nuove vette da scalare.

Originario di Orbetello, lo chef porta in tavola, oltre un’eccellente interpretazione della cultura ladina, il pesce fresco della sua terra.
Gli ospiti potranno assaggiare alcuni piatti firmati da Antonio Guida e portate realizzate a quattro mani, come i pici verdi con ragout d’agnello e tartare di manzo e di seppia.

L’Hôtellerie de Mascognaz, Monte Rosa

Le Alpi riservano un fascino incredibile dalle Dolomiti alle pendici del Monte Rosa, dove si cela il più bell’albergo diffuso di tutto l’arco alpino.

In un villaggio del ‘600 in puro stile Walser, l’Hôtellerie de Mascognaz conserva intatta la sua anima alpina con un’architettura tipica di montagna, preservata da un fedele restauro, e coniuga la cultura storica con le comodità per i viaggiatori più esigenti.

La privacy è garantita dai diversi chalet dislocati all’interno del borgo, tutti facilmente raggiungibili dai diversi servizi (ristorante, lounge bar, Spa e piscina coperta).
Nella stagione invernale, si arriva soltanto in motoslitta, ci si sposta a piedi o con veicoli elettrici.

Sono state appena rinnovate dieci suite, due suite completamente nuove e il centro benessere con piscina è stato rimodernato. A rendere l’esperienza ancora più esclusiva, l’offerta gastronomica arricchita da un menù gourmand.

gentleman editoraile aprile 24

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