Dopo i rossi e i bianchi, ecco la superclassifica 2021 di Gentleman dei migliori spumanti, dolci e rosati, ottenuta dall’incrocio delle sei più autorevoli guide italiane*
Spumanti
Sono 54 le bollicine classificate al top della graduatoria, compilata come ogni anno da Gentleman, incrociando le sei guide che giudicano con un voto i vini italiani*, ma tutti i pregi e i difetti di questa selezione si possono già cogliere al vertice, nei primi dieci.
- Franciacorta Extra Brut Palazzo Lana Extreme Riserva 2009, Guido Berlucchi, Lombardia, totale 561.
- Valdobbiadene Superiore di Catizze Brut La Rivetta 2019, Villa Sandi, Veneto, totale: 555,5.
- Trento Brut Aquila Reale Riserva 2010, Cesarini Sforza, Trentino, totale: 554,5.
- OP Pinto, Nero Brut M. Cl. 1870 ’16, Giorgi, Lombardia, totale: 551,5.
- Franciacorta ’61 Nature Blanc de Blancs 2013, Guido Berlucchi, Lombardia totale: 549.
- Alta Langa Brut Rosé 60 Mesi Riserva ’13, Colombo – Cascina Pastori, Piemonte, totale: 548.
- Bellei Cuvée Brut Blanc de Noir 2013, Francesco Bellei, Emilia Romagna, totale: 547.
- Franciacorta Brut Millè Riserva 2008, Villa Crespia, Lombardia, totale: 546.
- Nerosé 60 Mesi, La Madeleine, Umbria, totale: 545,5.
- Trento Brut 51, 151, Moser, Trentino, totale: 542,5.
Vi compaiono non soltanto le etichette di (quasi) tutte le zone del Metodo classico (tre Franciacorta, un Oltrepò Pavese, due Trento e un Alta Langa), ma anche due spumanti elaborati in Emilia-Romagna e in Umbria, oltre a un Prosecco.
Tanta approfondita attenzione a tutto il complesso mondo dei vini effervescenti colpisce positivamente, anche se lascia un po’ interdetti che il Prosecco di Cartizze La Rivetta, che da quattro anni è nella pattuglia al vertice, abbia conquistato per la prima volta il secondo posto.
Ma c’è un altro motivo per cui quel Prosecco attira l’attenzione: è l’unico tra i primi dieci che non sia ricavato dalle stesse uve dello Champagne. Di Prosecco ce ne sono altri otto, più due tipi di bollicine ottenute da vitigni autoctoni: il Lambrusco Pruno Nero di Cleto Chiarli e il Verdicchio Ubaldo Rosi della Cooperativa Colonnara.
Quest’ultimo, millesimato 2014, è una Riserva che sosta sui lieviti almeno cinque anni e porta il nome di un personaggio che fu il primo in Italia, nel 1842, a realizzare spumanti.
Vini dolci
Al primo posto è il Cràtis di Scubla, un passito friulano di Verduzzo, che distanzia clamorosamente il conterraneo Picolit di Ermacora, al 14° posto. Trionfa il Centro-Nord con 16 vini su 20, trainato dall’Alto Adige che ne piazza sei, mentre a brillare come produttore è il veneto Fausto Maculan, secondo classificato con Acininobili e nono con il Torcolato. Preminenza assoluta delle varietà autoctone su quelle estere e ritorno alla ribalta, con due presenze, del Moscato d’Asti, troppo a lungo sottovalutato.
Rosati
In un momento di svolta in cui i rosati italiani sono alla ricerca di una loro identità, le guide premiano la tradizione del Salento, dell’Abruzzo e dell’Alto Adige con il Five Roses dei Leone de Castris, il Cerasuolo di Valentini e il Lagrein di Pfannenstielhof. Ignorano i Chiaretti del Garda ma promuovono la ricerca di nuove strade con il Terre Lontane di Librandi e il Sorè dei Cotarella, che nascono entrambi dalla vinificazione in rosa di una miscela di uve autoctone con varietà bordolesi.
*La classifica di Gentleman è stata ricavata unificando e sommando i voti delle guide 2021 di Gambero Rosso (Vini d’Italia), Veronelli (I vini di Veronelli), Associazione Italiana Sommelier (Vitae), Fondazione Italiana Sommelier (Bibenda), Daniele Cernilli (Guida essenziale ai vini d’Italia) e Luca Maroni (Annuario dei migliori vini italiani).