I gioielli da uomo sottolineano personalità e fascino. Un modo di rimarcare il carattere. Che siano metalli o pietre preziose, croci o animali, è una scelta che completa il guardaroba
Il pavone si riprende le piume. Dopo anni di accessori sobri, anche fra gli uomini divampa la voglia di gioielli di alta gamma, pezzi unici d’effetto studiati appositamente dai brand più belli del mondo con fantasia e voglia di novità. Senza escludere, però, incursioni fra i plateaux di anelli e collane delle signore, una volta guardati con freddezza e adesso ammirati con interesse e magari indossati con orgoglio, come ha fatto Jon Kortajarena, modello e attore, con un girocollo di Bulgari (qui sopra).
Perché, se una volta agli appassionati di gioielleria doveva bastare uno chevalier o l’orologio d’alta gamma, oggi gli stessi scelgono di unirvi senza falsi imbarazzi bracciali, collier o spille. Per niente minimali come dimostra l’ultima collezione di alta gioielleria di Dolce&Gabbana con il suo trionfo di croci ornate da pietre preziose e multicolori alla ricerca di giochi di luce e di fantasie nuove, testate anche su nuove, elegantissime spille (sopra).
Un ritorno al passato?
Ai fasti delle pitture del Cinque e del Seicento, dove re e gentiluomini (si veda come esempio il celebre ritratto di Enrico VIII Tudor eseguito da Hans Holbein) grondavano, letteralmente, di puntali, anelli, fastose collane, spesso anche bracciali?
No. O per lo meno, ni. Si può dire che nell’ultimo anno il mondo del gioiello da uomo è cresciuto di un bel 9% (dato Euromonitor) a testimonianza di un rinnovato interesse per il genere che si sviluppa dal recupero dell’ornamento tradizionale fino all’affermazione di novità più complesse o di ricerca.
Ecco quindi le nuove collezioni di gemelli e bracciali di Buccellati ispirati nel gusto ai must della casa, l’ornamento da polso di Tiffany & Co., quasi un unisex, che si replica in piccolo come ciondolo (un lucchetto stilizzato apprezzato dai ragazzi della Generazione 0).
O il fermaglio a forma di pantera di Cartier, qui sotto. Da cravatta, giacca, camicia per chi lo vuole e come lo vuole. Di certo tutto tranne che convenzionale.
Dalla moda un’altra collezione non tutta preziosa ma di grande impatto. Quella di Vivienne Westwood dove tripli fili di perle con fermatura a forma di croce e globo, choker di ossa di metallo e strass, anelli intrigano e fanno sognare, come ha dimostrato Timothée Chalamet (qui sotto), indossando l’ossuto collier della stilista inglese al posto della cravatta. Spettacolare.