Top World Treasures, una guida esclusiva, un convegno e una serata speciale per premiare il meglio del mondo della gioielleria e dell’orologeria
Un prezioso coffe table book da 360 pagine in carta patinata. 22 top brand, da Rolex a Dolce &Gabbana, da Omega a Buccellati, da Blancpain a Gismondi 1754, da Montblanc a Cartier, da Roberto Coin a Locman… E in più, 100 gioiellieri selezionati, 19 presenti nel libro con le immagini scintillanti dei loro negozi.
E gli Award, i premi dedicati proprio a loro, i reatailers, unicità tutta italiana, asset fondamentale per i mercato di successo per i brand di gioiellerie e orologeria. con un algoritmo quantitativo e il giudizio qualitativo di una giuria di esperti. Ecco il risultato, 7 premiati con 3 Diamanti, 39 con 2 Diamanti e 54 con 1 Diamante.
Lunedì 27 novembre, nelle sale già allestite per Natale dell’hotel Principe di Savoia di Milano, si è svolta la terza edizione di Gentleman Top World Treasures, un sistema multimediale, pensato da Class Editori per il settore.
Prima di tutto, un convegno, cui hanno partecipato i protagonisti del settore, che secondo il report Altagamma- Bain&Co. International ha una previsione di crescita nel 2024, a livello mondiale, del 5.5% per i gioielli e del 3.5% per gli orologi. Si sno avvicendati sul palco Calogero Polizzi, amministratore delegato di Swatch Group Italia, polo svizzero che runisce da Swatch, appunto, a Omega, Hamilton, Blancpain, Breguet, Harry Winston e l’alta gioielleria.
Gianluca Brozzetti, ceo di Buccellati, marchio nato a Milano nel 1919, oggi al 100% di Richemont (il polo del lusso svizzero-sudafricano, che comprende anche Cartier, Iwc, Jeager LeCoultre, Van Cleef e molti altri), poi due sfidanti italiani.
Marco Bicego (gioielli), e Marco Mantovani, presidente di Locman (orologi). A dare un touch brillante, l’esperienza extra settore di Francesca Terragni, marketing e communication director di Moët Hennessy Italia, gruppo Lvmh, che guida i marchi di champagne Dom Pérignon, Krug, Ruinart, Veuve Clicquot e Moët & Chandon.
Due i contributi di ricerca, Federico Capeci, managing director di Kantar, ed Emanuele Sacerdote, imprenditore e formatore manageriale, che ha fatto il punto sul passagio generazionale del settore.
E, a proposito del nuovo che avanza, hanno chiuso il convegno Fabrizio Bonvicino e Vittorino Loreto, classe ’99, Gen Z che hanno fondato @italianwatchspotter, blog e sistema miultimediale verticale dedicato ai collezionisti di orologi.
Aperitivo di net working, et voilà, la seconda parte della serata, con una cena per oltre 200 persone, la presentazione del libro Gentleman Top World Treasures e l’attesissima premiazione, che ha visto avvicendarsi sul palco i retailers Tre e Due Diamanti (la classifica completa).
Tra loro, Bartorelli Gioiellerie 1882, Cassetti 1926, Pisa Orologeria, Rocca 1794, Salvadori 1857, Luigi Verga, Menichelli 1912, Iannicelli 1872, Boglietti Gioielliere 1886… Imprese storiche che hann fatto la storia del settore e ne rappresentano il futuro.
Last but not least, ospite d’onore Alfonso Dolce, ceo di Dolce&Gabbana, marchio presente nel libro di Gentleman con le sopraffine creazioni di alta orlogeria. Il suo contributio, dedicato al Bello e Ben fatto di cui Alfonso Dolce è alfiere nel mondo, è stato applaudito con calore e stima. Grande serata, grande evento, appuntamento per l’edizione 2024/25. Ancora più scintillante.