Zendaya e il grande glam

di Giuliana Di Paola

Challengers di Luca Guadagnino conferma il momento di gloria del tennis che fa tendenza dentro e fuori dal campo, come la protagonista, Zendaya 

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Da sinistra, Mike Faist, Zendaya e Josh O’Connor in Challengers (© 2023 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc.).

Game, set e match per Zendaya. A 27 anni, la protagonista del nuovo film di Luca Guadagnino è la diva che tutti vogliono. È il suo nome ad apparire per primo sui manifesti di Challengers, triangolo amoroso ambientato nel mondo del tennis professionistico.

Anzi, la locandina è lei: un primo piano del suo volto e i coprotagonisti sono solo dei riflessi nei suoi occhiali da sole. Non proprio due comparse: Mike Faist, il marito, è stato scelto da Steven Spielberg per il musical West Side Story; e Josh O’Connor, l’altro, è stato pluripremiato principe Carlo in The Crown.

Eppure, c’è solo Zendaya-Tashi, la giovane promessa che deve rinunciare alla racchetta per un infortunio. È lei a muovere i fili dentro e fuori dal campo nei panni dell’allenatrice e seduttrice. Una bella sintesi visiva del film ma anche del momento di grazia che sta vivendo l’attrice, vincitrice indiscussa del grande glam.

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La locandina del film Challengers di Luca Guadagnino

Tendenza Tennis

L’accoppiata Guadagnino-Zendaya ha dato la definitiva consacrazione alla tendenza Tenniscore, da sempre sport dell’old money, ormai ha scalzato ogni altro sport, golf compreso, diventando la più candida incarnazione della tendenza quiet luxury.

Un’ispirazione estesa dal fashion, con cui ha sempre avuto un rapporto privilegiato fin da quando la tennista francese Suzanne Lenglen scese sul campo di Wimbledon, negli anni 20, con una gonna a pieghe rigorosamente bianca poco sopra il ginocchio firmata da Jean Patou.

Da allora il legame non ha fatto che rinsaldarsi, dal coccodrillo di Lacoste al borsone di Gucci di Sinner. E oggi il mondo delle racchette ispira intere collezioni, come il Miu Miu tennis club lanciata due anni fa da Miuccia Prada, la collezione LV Match, in omaggio ai leggendari campi di Wimbledon, e la Capsule Collection Tennis Sets, firmata da Brunello Cucinelli, indossata da Zendaya sugli spalti di Montecarlo per il tour del film. 

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Zendaya al Rolex Monte-Carlo Masters in Brunello Cucinelli. (©Arnold Jerocki/Getty Images for Warner Bros Pictures).

Red Carpet a rete 

Come al solito Zendaya l’ha sintetizzata al meglio con un look azzeccato dietro l’altro, grazie alla perfetta sintonia con Law Roach, lo stylist delle star al suo fianco dal 2011 e artefice di tutti i look che l’hanno consacrata sui red carpet.

La promozione di Challengers ha toccato l’acme alla premier romana con tanto di palline infilzate nelle décolleté bianche e miniabito tutto plissettato su misura di Loewe, omaggio al direttore artistico del brand, Jonathan Anderson che ha collaborato per i costumi del film. Le scelte di Zendaya non sono mai casuali, non a caso è la prima attrice Gen Z a essere amata anche dai Millennials e riconosciuta anche dai boomers.

Teen Star è passata indenne dalla maledizione dei bambini prodigio, un copione che si ripete spesso di un successo raggiunto troppo presto per corpi in crescita e anime fragili. Lei invece è passata rimbalzando come un colpo ben assestato da stellina del canale Disney fino alle mega produzioni prima con Marvel (2016) e poi con Dune (2021) al fianco di Timothée Chalamet.

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Una scena del primo Dune (2021) in cui Zendaya recita al fianco di Timothée Chalamet.

In Spider man-Tom Holland ha trovato anche l’amore, in quale dei tre episodi della saga fu galeotto non è dato sapere, ma hanno ufficializzato il rapporto solo dal 2021. «Siamo entrambi molto giovani, la mia carriera sta volando e la sua è cambiata dal giorno alla notte», ammette con grande lucidità.

«Non sempre è facile avere a che fare con tutto questo». Lei lo fa sembrare così. Invece di sedersi sugli allori, accetta la scommessa di una svolta dark con la serie cult Euphoria che le vale due Emmy, mai nessun’altra prima di lei ci era riuscita.

Ambassador di stile 

Nel frattempo come tutti i Gen Z è ben consapevole del suo potenziale e lo mette a frutto. Dentro e fuori dal set. Amata e corteggiata dal mondo del fashion. Scelta da Pierpaolo Piccioli come testimonial di Valentino quattro anni fa, è diventata ambassador di Bulgari e, dall’aprile 2023, di Louis Vuitton ricevendo la definitiva consacrazione a diva adulta.

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Zendaya con Hunter Scafer nella serie tv Euphoria che le è valsa due Emmy.

Ciliegina sulla torta il contratto come icona beauty di Lancôme: «Isabella Rossellini, Penélope Cruz, Cate Winslet… Ora, io con loro!», aveva commentato elettrizzata la star. «Questa maison beauty ha una storia lunga più di 80 anni, ma riesce a restare contemporanea perché aperta alle nuove idee. Hanno voluto sentire anche la mia», dice orgogliosa. «Mi hanno dato le tre prove di Idôle e hanno chiesto a me quale preferissi! Mi ha fatta sentire speciale, una sensazione che auguro a ogni ragazza di provare almeno una volta nella vita».

«Credere di poter fare la differenza, e sentirsi grati per questo è ciò che tiene viva la nostra luce interiore», spiega Zendaya. D’altra parte il suo nome in shona, lingua parlata in Zimbabwe, scelto in omaggio al suo mix d’origini afroamericane, scozzesi e tedesche, significa ringraziare. E lei ha molto di cui essere grata. 

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