Da Christie’s gli orologi di Michael Schumacher

di Davide Passoni

In occasione del 30esimo anniversario della prima vittoria di Michael Schumacher nel Campionato Piloti di Formula 1 del 1994, Christie’s mette all’asta alcuni orologi selezionati dalla collezione privata di uno dei piloti di maggior successo nella storia della F1. L’asta di orologi rari del 13 maggio 2024 al Four Seasons Hotel des Bergues di Ginevra, avrà al suo interno una sezione dedicata a questo gruppo di segnatempo, che ricorderà i momenti chiave della carriera di Michael Schumacher, a dimostrazione della qualità unica di questa collezione.

Da Christie's gli orologi di Schumacher

Rémi Guillemin, responsabile Orologi Europa e Stati Uniti di Christie’s, ha commentato: «Christie’s esprime un sincero ringraziamento alla famiglia Schumacher per la fiducia accordataci e per il desiderio di condividere questi capolavori dell’orologeria con collezionisti di tutto il mondo. Siamo orgogliosi di presentare questi segnatempo unici appartenenti a una delle più celebri leggende della Formula Uno. Un momento eccezionale per gli appassionati di orologi e di F1».

In una carriera che ha attraversato tre decenni, Michael Schumacher è stato uno dei piloti di maggior successo nella storia della Formula 1 ed è stato descritto come “il più completo di sempre”, che ha lasciato un’impronta indelebile su questo sport.

Da Christie's gli orologi di Schumacher

L’Audemars Piguet Royal Oak Chronograph con il Cavallino Rampante

Tra i segnatempo all’asta, da segnalare soprattutto due. Uno di essi è un cronografo Audemars Piguet Royal Oak particolarmente degno di nota, essendo stato commissionato come regalo per il pilota da Jean Todt, suo mentore alla Ferrari. Con questo orologio, Todt voleva commemorare i primi sei mondiali vinti da Schumacher in F1.

Il quadrante personalizzato presenta il famoso emblema del Cavallino Rampante della Ferrari sul contatore dei secondi, nel contatore dei 30 minuti il numero 1 circondato da 6 stelle, che rappresentano le 6 vittorie di Michael Schumacher nel Campionato del Mondo tra il 1994 e il 2003. Nel contatore delle 12 ore è raffigurato il casco da corsa rosso del pilota tedesco.

Il personalissimo pezzo di memorabilia reca anche un’incisione con dedica personale sul retro della cassa, che riporta le sei vittorie ottenute. Questo cronografo Royal Oak in oro bianco è sicuramente uno dei più caratteristici mai creati da Audemars Piguet, in virtù della sua notevole storia.

Da Christie's gli orologi di Schumacher

Un pezzo unico firmato F.P. Journe

Un altro pezzo molto personale è un pezzo unico F.P. Journe Vagabondage 1 Model, risalente al 2004 circa, con un quadrante personalizzato e una dedica personale incisa sul movimento in oro 18 carati.

Il suo quadrante rosso cattura immediatamente l’attenzione: intorno alla circonferenza si trovano i simboli che rappresentano le sette vittorie di Michael Schumacher nel Campionato del Mondo di F1 ottenute fino al 2004 e il casco del pilota, insieme all’emblema della Ferrari.

L’origine e la storia del Vagabondage sono affascinanti. Già nel 1997 François-Paul Journe aveva realizzato un segnatempo automatico unico nel suo genere, il “Carpe Diem”, con ore saltanti ed erranti attorno a un bilanciere centrale.

Tuttavia, la spinta per la produzione in serie di un orologio simile è venuta dalla richiesta di fornire un segnatempo unico da vendere a beneficio della Fondazione ICM nel 2003. François-Paul Journe a partire dal 2006 crea la prima serie commerciale di orologi, battezzata Vagabondage in omaggio all’indicazione errante delle ore.

Michael Schumacher: l’uomo oltre il pilota

L’asta di maggio sarà anche l’occasione per ricordare la carriera di Michael Schumacher al di là della sua dimensione sportiva. Egli è stato infatti ambasciatore speciale dell’Unesco e ha fatto donazioni all’organizzazione.

Tra le altre attività caritatevoli e filantropiche figurano la costruzione di una scuola per bambini poveri e svantaggiati e il miglioramento dell’area di Dakar, in Senegal; il sostegno a un ospedale per i bambini vittime dell’assedio a Sarajevo; il finanziamento a Lima, in Perù, del Palazzo dei Poveri, un centro per l’assistenza ai bambini di strada senza fissa dimora.

Campagne sociali

Schumacher ha inoltre donato 10 milioni di dollari per gli aiuti dopo il terremoto del 2004 che ha causato un grande tsunami nell’Oceano Indiano, superando in valore il contributo di molte aziende e persino di alcuni Paesi.

Dal 2002 al 2006 ha donato altri milioni di dollari a varie associazioni di beneficenza.

Il pilota ha sostenuto anche altre campagne, come Make Roads Safe, per far riconoscere la mortalità stradale globale come uno dei principali problemi sanitari mondiali.

Dopo l’incidente sugli sci del 2013 che lo ha tolto dalla scena pubblica, nel 2017 la sua famiglia ha fondato la Keep Fighting Foundation per continuare il suo importante lavoro di beneficenza.

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