Regalare un profumo sembra un super classico, ma bisogna conoscere la persona a cui si fa dono. Ecco ha individuato le essenze high end più esclusive per scoprire nuove identità olfattive
«Le fragranze sono vere e proprie opere d’arte intangibili, fatte di materie prime pregiatissime miscelate da nasi geniali e custodite in preziosi flaconi», scrive Ambra Martone, presidente di Accademia del Profumo introducendo Il Grande libro dei Profumi, di Jeanne Dorè (Gribaudo).
Un esempio: Imagine di Guerlain è fragranza e insieme gioiello perché la designer Begüm Khan ha creato la confezione con uno scarabeo su una rete placcata d’oro 24 carati, con 440 gemme e cristalli incastonati (solo 40 flaconi da 1 litro, 18mila euro).
Clive Christian è la casa profumiera dei reali della Gran Bretagna e festeggia i 20 anni dell’acquisizione di Crown Perfumery Company, l’unica a poter riprodurre sul tappo la corona della Regina Vittoria. Così va allargandosi la gioielleria, cristallo, zaffiro e platino vestono il jus Iconic Feminine e Masculine: l’una per chi ama i floreali ambrati, animata da rosa Damascena, zafferano, miele e prugna; l’altro da pepe rosa, mandarino e vetiver (50 ml, 450 euro).
Dior su questo fronte lancia la sfida, l’artista Jean-Michel Othoniel firma l’inedito e limited Gold Rose, scrigno in bronzo dorato a 24 carati e cristallo per il flacone l’Or de J’adore (15mila euro).
Non da meno Hermès che contrassegna con il tappo di cuoio viola l’ultimo millesimato della collezione Hermessence, creato dal maître parfumeur Christine Nagel: Violette Volynka aggancia come in un tango l’intensità del cuoio e la cipriosa violetta (100 ml, 260 euro).
E poi, mai abbattere gli idoli. Come la vaniglia che, additiva e iperfemminile, rinasce in Sublime Vanille, di Creed Les Royal Exclusive, che, ai baccelli dell’orchidea delle Comore, mixa sbuffi di limone e bergamotto bianco (distruibuito da Calè, 75 ml, 410 euro).
Tutta la natura è ispirazione: Les Extraits di Louis Vuitton, con il parfumeur Jacques Cavallier Belleltrud ricava dall’estratto di oud dell’Assam una danza di rose rare, zafferano, cacao e ambretta. Il flacone è un progetto di Frank Gehry, l’architetto teorico della “linea obliqua”, il che la dice lunga sulla natura delle sfaccettature del blend (100 ml, 550 euro).
E che ne è della fragranze che fanno sognare e viaggiare nel mondo? Inestirpabili, ma evolute.
Nishane da Instanbul propone Nefs: fico, violetta, ambra, miele e osmanto. Le editizioni di Frederic Malle con Jean Claude Ellena ricorre a spezie calde: chiodi di garofano, pepe e semi di carota con Heaven can Wait (50 ml, 525 euro).
«Se hai un profumo preferito, tienilo stretto, perché fa parte di te», questo è il motto da seguire di Hubert de Givenchy dal 1952. Désinvolte nella Collection Particulière è un aristocratico e carnale bouquet di fiori bianchi fondato su una tuberosa indiana (100 ml, 250 euro).
Blue Talisman è un accordo ipnotico dell’avanguardista Ex Nihilo, e la pera l’ingrediente new entry della profumeria artistica (100 ml, 280 euro).
Eau du Soir di Sisley ha in serbo la limited edition 23 One Day Painting 2 sul cui flacone Ymane Chabi-Gara ha dipinto frammenti del suo universo autobiografico: agrumi, gelsomino, rosa e scia di chyprée di patchouli e muschi. Nuovo anno e nuova identità?
Brunello Cucinelli sceglie il naso Daphné Bugey per creare una fragranza femminile libera e spirituale che sprigiona crema di castagna e spezie (100 ml, 179 euro).