Per inaugurare la nuova sede a Washington, Confindustria presenta la mostra Immaginando il Futuro. Leonardo da Vinci: l’anima del genio italiano. 12 disegni autografi, selezionati tra i 1.119 fogli che compongono il Codice Atlantico, custodite presso la Biblioteca Ambrosiana.

«Le grandi imprese non si basano mai sul solo talento, e nessun percorso di successo è lineare. La vita stessa di Leonardo è ricca di imprevisti e fallimenti, a dimostrazione che il genio da solo non basta: servono metodo, capacità di rischiare, di coinvolgere e appassionare le persone. Sono questi gli ingredienti che distinguono le migliori aziende sul mercato. Quelli che hanno fatto dell’Italia la seconda manifattura d’Europa, settima nel mondo».
Con queste parole, Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, ha annunciato oggi a Milano l’apertura della nuova sede a Washington, su Connecticut Avenue, che segue quelle di Kiev e Singapore: «Stiamo investendo in queste sedi all’estero perché Confindustria è tornata a essere attore principale nei settori delle aree più strategiche per la nostra industria».

Per l’occasione, la mostra, alla Martin Luther King JR Memorial Library di Washington D.C. (20 giugno-20 agosto), dedicata al genio di Leonardo, considerato un ambasciatore, pontre tra l’imprenditoria italiana e quella americana attraverso la cultura.
«Padre anticipatore di innovazioni nei campi dell’arte, della conoscenza, della scienza e della ricerca Leonardo celebra la capacità di “saper fare” che contraddistingue le nostre imprese», ha spiegato Bonomi.
A fianco di Confindustria in questo importante progetto, ha visto la luce con la curatela del direttore della Pinacoteca Ambrosiana monsignor Alberto Rocca, aziende eccellenti simbolo del fare bene in Italia: da Intesa Sanpaolo a ITA Airways (che trasporterà con aerei diversi le tavole in Usa), da 24 ORE Cultura a Trenitalia, a Pirelli.

Tra i partner, anche Dolce&Gabbana che, attraverso la voce di Fedele Usai, group communication & marketing officer, spiega le similitudini con il mondo della moda (Leonardo, infatti, ha creato il senso di prospettiva nell’uso dei colori), così come Sergio Dompé, executive president di Dompé, sottolinea come l’industria farmaceutica è fondata sulla ricerca e sul rompere i confini.
Scienza, tecnologia, innovazione, attenzione al bello e all’arte accomunano il genio di Leonardo alle imprese del made in Italy. Ognuna eccellenza nel suo settore e ambasciatrice del bello e del ben fatto che da sempre ci contraddistingue nel mondo. E dal 20 giugno ancora un po’ di più a Washington.