Stefano Accorsi è diventato nuovo brand ambassador di Omega ed è entrato nel mondo del marchio svizzero con una visita a manifattura e Museo
Omega accoglie Stefano Accorsi tra i suoi brand ambassador e l’attore entra ufficialmente nel mondo del marchio svizzero con una visita alla manifattura e al Museo Omega.
Nel mondo dell’orologeria succede a volte come nel calciomercato: là, le squadre si contendono i campioni, qui i brand si contendono i brand ambassador. Succede così che Omega inserisce tra il ricco parterre di brand ambassador di Omega, lasciando Jaeger-LeCoultre al quale era legato da alcuni anni con soddisfazione.
Stefano Accorsi entra nel mondo Omega
Per suggellare la nascita di questa collaborazione, l’attore ha preso parte a una visita guidata alla manifattura e al Museo di Omega, a Bienne, accompagnato dal ceo e presidente del marchio Raynald Aeschlimann e dal brand manager Italia Malik Bey.
Stefano Accorsi ha così potuto vedere da vicino le varie fasi produttive degli orologi Omega nella manifattura e indossare, per i primi scatti ufficiali che hanno battezzato la partnership, lo Speedmaster Moonwatch animato dal calibro Master Chronometer 3861. Con questo orologio, il marchio ha raggiunto standard elevati di precisione e resistenza magnetica che hanno pochi eguali nell’alta orologeria, non solo svizzera.
Una carriera da star
Nato a Bologna nel 1971, nel 1991 Stefano Accorsi è stato coprotagonista del film Fratelli e sorelle di Pupi Avati. Dopo il film ha studiato alla Scuola di Teatro di Bologna dove si è diplomato nel 1993 e dove ha iniziato a lavorare nella Compagnia del Teatro Stabile. La sua carriera è costellata da film di successo e oggi è direttore artistico della Fondazione Teatro della Toscana.
«Sono felice di far parte di questa bellissima famiglia. Omega incarna l’avventura più incredibile: l’orologio che è stato più in alto di tutti, fin sulla Luna, e quello che è sceso più nelle profondità marine»: sono le parole con le quali l’attore ha commentato il suo nuovo ruolo di brand ambassador.
