Il Duca Bianco e Lady Midnight

di Stefania Cubello

David Bowie e Nina Simone sono le voci preferite da Joan Wasser. L’elegante cantautrice e musicista, nota come «Joan as a Policewoman», a marzo è in tournée a Milano e Roma

gentleman leader joan wasserLa classe non è acqua, quando si parla di Joan Wasser viene spontaneo dirlo. Per l’etimologia tedesca del cognome (wasser, acqua appunto), ma soprattutto per la sua eleganza innata. Joan as Police Woman, com’è meglio nota la cantautrice e multistrumentista newyorkese, classe 1970, lo conferma con The Solution is Restless, che porterà dal vivo in tournée in Italia, dal 17 al 20 marzo, a Milano e Roma. Nell’ultimo album, pubblicato a fine 2021, Joan rimane fedele al suo credo di sempre: «Beauty is the new punk rock». È lo slogan con cui, nel 2006, si è presentata con Real life, per la prima volta in veste di solista, dopo aver accompagnato per anni con il suo violino giganti come Antony and the Johnsons, Rufus Wainwright, Nick Cave, Lou Reed, Franco Battiato. Una galleria di icone dell’intellighenzia del rock.

Il passato

Molti la ricordano per essere stata l’ultima fidanzata di Jeff Buckley, ma è solo una parte della storia di Joan Wasser. Graziata da un talento precoce, a sei anni Joan prendeva già le prime lezioni di pianoforte, e a otto di violino. La passione per le sette note l’ha portata a laurearsi in musica classica a Boston dove ha fatto le prime esperienze live con l’orchestra sinfonica dell’università. Nell’arco di un’onorata carriera, scandita da 11 album, Joan ha mantenuto il suo tratto unico: quella voce capace di combinare vulnerabilità e raffinatezza anche quando, come nel caso di The Solution is Restless, aggiunge nuove dimensioni alla sua musica, dal jazz al soul, fino ai ritmi dell’afrobeat. Tra le collaborazioni illustri dell’album c’è il leggendario batterista Tony Allen, il padre dell’afrobeat scomparso di recente.

La pandemia

Nel difficile periodo della pandemia, Joan è stata super attiva. Ha collaborato con Damon Albarn al nuovo disco dei Gorillaz Song Machine; ha pubblicato Cover Two, il suo secondo album di cover, e il primo album dal vivo, intitolato Live. E ha girato i video del nuovo album, tra cui quello del singolo Get My Bearings a Los Angeles. Proprio dal set, tra un ciak e l’altro, si è collegata con Gentleman per raccontare le sue passioni.

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1. New York.

Qui vivo e qui ho registrato il nuovo album durante il lockdown. Take Me To Your Leader è il singolo che lo ha anticipato, ma in realtà Get My Bearings è la canzone che ho scritto per prima. Risente molto dello stato d’animo di quel periodo. Andavo in studio in bicicletta, e per strada non si sentiva volare una mosca per chilometri. Uno scenario surreale per una città come New York. L’unico suono che rompeva l’aria era quello delle sirene delle ambulanze.

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2. Il violino.

Anche se non lo suono più tanto come in passato, è lo strumento che mi fa sentire a casa. Ne ho uno a cui sono molto legata. L’ho acquistato da un musicista jazz negli anni 90, dopo che avevano rubato il mio mentre ero in tour. All’inizio il suono era terribile. Così l’ho ricoperto con della carta plasticata dorata, e alla fine suonava divinamente. Lo conservo gelosamente.

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3. Nina Simone.

Non mi stanco mai di ascoltarla, la sua voce è così autentica. In particolare, trovo straordinaria la sua esecuzione al Montreux Jazz Festival 1976 della cover di Morris Albert Feelings. Un brano che fa piangere ogni volta che lo si ascolta.

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4. Il ritmo.

Puoi avere una melodia bellissima, ma la musica nasce da lì. Get back dei Beatles non sarebbe la stessa senza la parte ritmica. È stato un onore poter collaborare con Tony Allen, una leggenda della batteria. Diceva che il suo mestiere era collegarsi con l’universo. Ed era proprio così, aveva l’abilità di farti prendere il volo.

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5. Low di David Bowie.

È un altro degli artisti che amo e per me questo è il suo disco capolavoro. Ma chissà quante gliene hanno dette quando lo ha inciso.

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6. L’oceano.

È dove mi sento a casa. Sono cresciuta vicino all’acqua e ogni volta che mi ci immergo mi sento connessa con l’universo. Quando posso, vado in Messico o a Porto Rico. In alternativa, però, anche New York ha delle spiagge fantastiche dove andare in estate, come Rockaway Beach e Long Island.

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7. Sicilia e Puglia.

Amo l’Italia e questi sono i luoghi che mi piacerebbe scoprire. Mi hanno detto che sarebbero ideali per andarci a vivere. Accetto suggerimenti.

gentleman editoraile aprile 24

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