Le 7 iconiche salite del Giro d’Italia da fare almeno una volta nella vita

Il Giro d’Italia è da sempre la gara metafora degli italiani, incarna lo spirito di sfida, determinazione e passione di questo popolo. Soprattutto quando il percorso arriva alle montagne. E certe montagne, le famose Cime Coppi, il punto più alto raggiunto durante l’intera competizione, quelle delle imprese indimenticabili. Quelle delle salite, in cui le tappe diventano epiche. Palestra in cui si forgiano i campioni. Quelle in cui testa, cuore e gambe si allineano in una retta immaginaria.

Chi ama le due ruote sa che non c’è nulla che possa eguagliare l’emozione e la soddisfazione di conquistare una salita montana in bicicletta. Ogni curva, ogni pedalata porta con sé la promessa di una sfida personale superata. E il respiro profondo di uno scenario ogni volta spettacolare. Per questo motivo abbiamo selezionato 7 delle salite in montagna più iconiche al mondo, che ogni ciclista dovrebbe solcare almeno una volta nella vita. Non importa la performance qui contano esperienza ed emozione.

Colle dell’Agnello

Poesia pura tra Piemonte e Provenza. Il Colle dell’Agnello è una delle salite più impegnative e spettacolari del Giro d’Italia. Con i suoi 20,7 km per 2744 metri di altitudine, una delle quote stradali più alte d’Europa anche in senso assoluto. Un serpente sopito che si snoda su panorami mozzafiato è una sfida per chiunque osi affrontarla. Le sue rampe ripide e le curve tortuose metteranno alla prova le gambe e il coraggio di ogni ciclista. Due i momenti da ricordare su questo colle. Giro d’Italia del 1994, Marco Pantani ha regalato uno dei momenti più emozionanti quando ha staccato il gruppo creando un vuoto tra sé e i suoi rivali. La sua lunga fuga è stata solo parzialmente neutralizzata sulle pendici del più accessibile Colle del Lautaret, evidenziando la sua straordinaria forza e determinazione. Anno 2016 quando Michele Scarponi arriva primo in vetta e apre la stara a Vincenzo Nibali. Per chi osa da fare in autunno quando i colori della natura diventano caldi e dorati.

sport-ciclsmo-le-7-salite-del-giro-ditalia- colle-fauniera-2-passo-stelvioPasso dello Stelvio

Sua Maestà. Là dove osano le aquile. La Cima Coppi per eccellenza perché fu su questi 48 tornanti che Fausto Coppi durante il Giro del 1953 staccò il leader Hugo Koblet e si aggiudicò la quinta vittoria della Gara. Con i suoi 2758 metri, è la seconda salita più alta d’Europa e offre uno scenario incredibile di montagne e valli. È una leggenda vivente del ciclismo. Una tappa indimenticabile per chiunque ami sfidare i propri limiti.

sport-ciclsmo-le-7-salite-del-giro-ditalia- colle-fauniera-2Colle Fauniera

Conosciuto anche come Colle dei Morti, il Colle Fauniera è una delle salite più temibili del Giro d’Italia. Con i suoi 2481 metri di altitudine 2484 metri e 21 km al 7,9% di pendenza media, la salita cuneese è una delle più dure. Però il percorso è di una bellezza devastante tra boschi di larici e paesaggi montani mozzafiato. Questo è il terreno su cui si svolge La Fausto Coppi, una delle granfondo più antiche e difficili d’Italia. Anche qui Marco Pantani ha lasciato il segno quando durante il Giro del 1999 creò il vuoto dietro di se. Le sue rampe ripide e la sua altitudine elevata lo rendono una sfida da non sottovalutare.

sport-ciclsmo-le-7-salite-del-giro-ditalia- colle-fauniera-2-etnaEtna

L’Etna è uno dei vulcani più attivi al mondo e una delle tappe più spettacolari del Giro d’Italia. Con i suoi 1892 metri di altitudine, offre una salita unica tra paesaggi lunari e panorami mozzafiato sul Mar Ionio. L’Etna ha sette versanti, inutile dire che uno di questi, il più lungo di 22,8 km, è dedicato a Marco Pantani, nel 2018 sono stati tutti raggruppati in un parco ciclistico. Per gli audaci che voglio provare a scalarli tutti in 24 ore devono sapere che il dislivello positivo totale dei sette versanti è di 8.397 chilometri (la vetta dell’Everest è a 8848 metri) per oltre 240 chilometri di percorrenza. Una vera fatica di Ercole che vale una medaglia, quella del brevetto dell’Etna. Le sue pendenze irregolari e la presenza di lava vulcanica rendono l’ascensione un’esperienza unica nel suo genere.

sport-ciclsmo-le-7-salite-del-giro-ditalia- colle-fauniera-2-zoncolan

Monte Zoncolan

Lo Zoncolan per gli amici, il Kaiser per i professionisti, il mostro delle Dolomiti per tutti gli altri. È una delle salite più temibili del Giro d’Italia. Solo 1730 metri di altitudine, con pendenze che superano il 20% e una serie di curve strette e ripide che sfidano anche i ciclisti più esperti. Si dice la salita più dura d’Europa, sarà per il suo carattere austero e silenzioso. Anche se ti trovi in compagnia mentre spingi sui pedali, il silenzio è d’obbligo perché non si può sprecare fiato a parlare durante un’impresa del genere. Sarà che lo Zoncolan è talmente faticoso che obbliga tutti i ciclisti a un viaggio interiore di riflessione. Qualcuno direbbe ” lasciate ogni speranza voi che entrate”. Comunque sia l’atmosfera è unica e la sua storia leggendaria rendono il Monte Zoncolan una tappa imprescindibile per ogni appassionato di ciclismo.

sport-ciclsmo-le-7-salite-del-giro-ditalia- colle-campo-imperatore

Campo Imperatore

Situato nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Campo Imperatore è una delle salite più suggestive e spettacolari. Con i suoi 2135 metri di altitudine, e 40,5 km di lunghezza potrebbe sembrare una passeggiata, vista la pendenza media del 4,1% e forse lo è. Anche se non è da sottovalutare perché quando si esce su due ruote bisogna sempre ricordare di gestire la fatica, perché bisogna tornare a casa. Lo spettacolo è garantito su panorami mozzafiato dalla bellezza selvaggia e la sua storia affascinante.

sport-ciclsmo-le-7-salite-del-giro-ditalia- colle-fauniera-2-colle delle finestreColle delle Finestre

Un dislivello di 1702 metri per 18.8 km di lunghezza e una pendenza media del 9.1%. Sale come una rampa costante per tutta la sua lunghezza. Coefficiente di difficoltà alle stelle reso ancora più impegnativo dalla caratteristica unaica di questo magnifico colle: gli utimi 8 chilometri si percorrono su sterrato, nella natura selvaggia del Parco nazionale delle Alpi Cozie. Qui fu Chris Froome a farsi ricordare per l’attacco audace che fece durante il giro d’Italia, quando decise di mettersi in discussione e dare sangue e sudore a 85 knm dall’arrivo per poter vincere una gara che ormai di dava per persa. Un’impresa epica su un colle altrettanto mitologico. Tornando tra i mortali il Colle delle Finestre è sì una delle salite più impegnative d’Italia quindi vale la pena affrontarlo con un approccio slow e godersi il percorso panoramico attraverso boschi di larici e prati alpini.

gentleman editoraile aprile 24

Iscriviti alla nostra newsletter per essere aggiornato
sul lifestyle del Gentleman contemporaneo