La mappa dei sensi: un giro intorno al mondo per conoscere le essenze della profumeria e scoprire i luoghi in cui i profumieri si riforniscono.
Coco Chanel era convinta che a Grasse, la cittadina provenzale a nord di Cannes considerata la capitale della profumeria europea, avrebbe trovato il gelsomino più profumato e persistente per creare una fragranza destinata a entrare nella storia. Così è stato e nel 1921 è nato Chanel n°5.
Dalla violetta provenzale sono nate altre due icone della profumeria: nel 1905 François Coty ha presentato Origan; nel 1976 Geoffrey Beene (brand acquisito dal gruppo Elizabeth Arden dal 1995) ha proposto Grey Flannel, una fragranza maschile ancora oggi sul mercato. Dal Vaucluse, il dipartimento di Avignone, arriva la lavanda; coltivata per secoli dai monaci, rappresenta la nota che definisce Pour un homme de Caron di Dior.
L’Italia è storicamente la patria dell’iris, di cui a Firenze c’è anche un’associazione dedicata, e del bergamotto, che cresce rigoglioso nella zona di Reggio Calabria. Sono questi alcuni dei luoghi in cui i più raffinati profumieri vanno a rifornirsi per dar vita alle loro creazioni. «Acquistiamo il bergamotto in Calabria, in quantità di oltre 8mila chili all’anno. I mandarini e i limoni, invece, vengono dalla Sicilia», racconta Erwin Creed, settima generazione della famiglia Creed che dal 1760 crea profumi d’autore.
La rosa, dalla centifolia alla damascena, è un’altra delle note amate dalla profumeria e le coltivazioni più interessanti sono quelle della Bulgaria, patria anche della camomilla, della Turchia centrale e dall’Arabia Saudita. Dai campi di Taif, nei pressi della Mecca, di proprietà della famiglia reale, ogni anno vengono raccolti solamente 16 chili di quella che è considerata la rosa più pregiata al mondo.
La Penisola Arabica è anche il principale fornitore di incensi e resine come l’oud, prodotta dal legno di Agar che, grazie all’azione di un fungo, si trasforma nell’ingrediente tanto ricercato dalla profumeria contemporanea. Infine, la mappa dei sensi di sposta in Sud America (fava tonka, cacao, caffè) e in Madagascar, regno indiscusso della vaniglia.
