A colpi di Sauvignon

di Cesare Pillon

Grazie al suo aroma non troppo forte, ai suoi sensori vegetali e fruttati, alla vivacità della sua freschezza, il Sauvignon del Friuli è il re dei vini bianchi. D’estate e non solo

gentleman wine Sauvignon re dei vini bianchi

Qual è il vino bianco italiano al vertice della qualità? È il Sauvignon del Friuli. A stabilirlo con l’implacabile evidenza delle cifre è la graduatoria compilata come ogni anno da Gentleman incrociando i voti assegnati da tutte e sei le guide dei vini: nella Top 50 dei Bianchi Italiani pubblicata nel febbraio scorso, di Sauvignon nati in Friuli ce ne sono addirittura sei nei primi 16 posti della classifica.

Che cos’ha di diverso questo vino varietale, per prevalere in misura così schiacciante sugli altri? Bianco da pesce, uova, salumi, minestre di verdura, è aromatico ma non troppo, e i suoi sentori vegetali e fruttati, tra i quali spiccano il sambuco, il fico, la foglia di pomodoro, la salvia e gli agrumi, sono facilmente riconoscibili. La vivacità della sua freschezza ha fatto perfino dimenticare che il Sauvignon non è un’uva autoctona.

Però sarebbe assurdo considerarla straniera in Friuli, dov’è coltivata da più di un secolo, dove occupa quasi 1200 ettari di terreno e dove si conoscono da tempo le zone più privilegiate. Tra di esse emerge quest’anno l’Isonzo: incuneato tra il mare e le colline a sud di Gorizia, sferzato dalla bora, questo territorio sassoso conferisce al Sauvignon freschezza ed eleganza.

Sono queste, infatti, le caratteristiche del Vieris, che si è classificato col voto più alto fra i Top 50 Bianchi di Gentleman. Prodotto con cura quasi scientifica da Gianfranco Gallo, patron dell’azienda Vie di Romans, il Vieris l’ha avuta vinta quest’anno sul rivale che ha in casa, il Piere.

«Nelle nostre finali», raccontano gli assaggiatori del Gambero Rosso, «assistiamo quasi ogni anno a un testa a testa tra i due Sauvignon, e normalmente la spunta il Piere». Che è invece soltanto quarto, quest’anno, nella superclassifica di Gentleman.

È stata l’intensità dei sapori fruttati che ha favorito il Vieris, cui è riuscita anche l’impresa di battere, sia pure di stretta misura, il Ronco delle Mele, fiore all’occhiello di Venica&Venica, cioè dei fratelli Gianni e Giorgio Venica. Il Ronco delle Mele è una delle massime espressioni del Collio, cioè della parte settentrionale del Goriziano, che dalle colline argillose del comprensorio, ampiamente esposte a sud, trae finezza e potenza in magico equilibrio.

A completare il quadro delle zone in cui si raggiungono i livelli più entusiasmanti di qualità è il Sauvignon che lo tallona nella scala dei Top 50: il Genesis, che una piccola azienda a conduzione familiare, la Valentino Butussi, realizza con passione, in regime di agricoltura biologica, a Corno di Rosazzo.

È una delle più riuscite versioni dei Sauvignon che nascono sui dolci rilievi dei Colli Orientali del Friuli, che sorgono nell’Udinese fra Tarcento e Cividale. Ed è di questa zona di grande prestigio anche il quinto classificato: lo Zuc di Volpe. Scaturisce da uno splendido anfiteatro a gradoni rivolto a sud ovest che è sempre stato l’orgoglio della famiglia Volpe Pasini, le cui proprietà sono state rilevate, negli anni 90, da Emilio Rotolo, un medico di origine calabrese che non ha cambiato nome all’azienda e ne ha riportato
all’antico prestigio i vini, di cui il Sauvignon è la punta di diamante.

È del Collio, infine, il Sauvignon Riserva di Russiz Superiore, che si distacca da tutti gli altri perché indica una strada per il futuro: è fatto con le uve della vendemmia 1917, ma la complessità a la profondità che ha acquisito in questi cinque anni non gli hanno fatto perdere la vivacità aromatica della giovinezza. Un vino esemplare.

È triste che il suo autore, Roberto Felluga, che sulla longevità dei vini bianchi aveva puntato, intrecciando tradizione e innovazione, sia immaturamente scomparso nel novembre scorso a 63 anni. Conforta il fatto che Russiz Superiore continua a operare su questa strada sotto la guida di sua figlia Ilaria.

gentleman editoraile aprile 24

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