Il progetto Vendemmia d’Artista di Ornellaia vede protagonista quest’anno l’artista americano Joseph Kosuth. Che firma le etichette in edizione limitata del celebre Rosso di Bolgheri.
Continuità ed evoluzione sono da sempre i principi che guidano le generazioni Frescobaldi, viticoltori da 700 anni. Un equilibrio tra passato e futuro che ben si esprime nel progetto Vendemmia d’Artista di Ornellaia, che affida il carattere di ogni annata del celebre Rosso di Bolgheri a una lettura creativa. Ne deriva la produzione di un’edizione limitata di 111 bottiglie di grande formato, numerate e firmate.
L’artista
Quest’anno l’interprete de «La Proporzione» di Ornellaia 2020 è stato l’americano Joseph Kosuth. Basandosi sulla sua incessante ricerca sul linguaggio volta a rivelare visivamente i codici culturali, Kosuth ha concentrato la sua attenzione sullo studio della parola «vino» nelle diverse lingue indoeuropee, realizzando un albero comparativo. L’equilibrio delle parti ha generato dunque l’unità dentro un’apparente moltitudine.
«Ciò che mi ha affascinato è stata la corrispondenza tra il processo dell’opera e quello della realizzazione di un vino», ha raccontato l’artista durante la serata di presentazione della 15ª Vendemmia d’Artista, a Venezia, nella cornice di Palazzo Pisani Moretta.
Nel solco di questo legame profondo tra storia e visione, il 2024 sarà di svolta per la cantina fondata nel 1981, acquisita dalla famiglia Frescobaldi e di cui il Marchese Ferdinando Frescobaldi è oggi presidente. Giovanni Geddes da Filicaja, ceo di Ornellaia e Masseto dal 1999, concluderà infatti il suo mandato e lascerà, tra le sue numerose eredità, proprio quella di un’iniziativa rivoluzionaria nel suo genere.
«Frescobaldi è un’azienda familiare che ha saputo allargare i suoi orizzonti e aprire la propria “casa” a un manager esperto e gentiluomo con cui la nostra realtà è cresciuta. Questo progetto culturale ne è un esempio», ha commentato Lamberto Frescobaldi, presidente di Marchesi Frescobaldi.
L’asta di beneficenza
03Non solo, il prossimo anno si concluderà un ciclo della partnership della casa vinicola con la Fondazione Solomon R. Guggenheim, una liaison che si inserisce all’interno del più ampio progetto di Vendemmia d’Artista e che vede il suo culmine in un’asta di beneficenza annuale, organizzata da Sotheby’s con 12 lotti esclusivi d’autore per sostenere il programma Mind’s Eye: iniziativa dell’istituzione culturale newyorkese che permette l’accesso all’arte ai non vedenti o ipovedenti.
Quest’anno sono stati donati 300mila dollari per ampliare il piano alle sedi di Guggenheim nel mondo. «Vendemmia d’Artista è legata al nostro lavoro: ossia un grande vino frutto di una grande uva, prodotto su un maestoso terreno», ha spiegato il ceo Giovanni Geddes da Filicaja, «è una iniziativa complessa, perché ogni anno va trovato l’interprete giusto. Siamo partiti con l’annata 2006 chiamando Luigi Ontani, per poi coinvolgere grandi nomi come Michelangelo Pistoletto, William Kentridge, Tomás Saraceno».