WLeadership,la leadership al femminile

di Cristina Cimato - foto di Alfonso Catalano
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WLeadership, il primo convegno dedicato alla valorizzazione del ruolo delle donne nella società e nel mondo del lavoro organizzato da Class Editori. Come relatrici, le più importanti imprenditrici e manager del panorama italiano (sopra, nella gallery).

«Sono una donna libera… Ho seguito la mia strada, quella di ridare fiducia e orgoglio alle donne italiane». Così Lella Golfo, presidente della Fondazione Marisa Bellisario e prima firmataria della legge 120/2011, più conosciuta come Golfo-Mosca sulla parità di accesso agli organi delle società quotate, ha dato il via al dibattito del primo summit WLeadership – La leadership al femminile, organizzato da Class Editori in partnership con l’Università degli Studi di Milano per valorizzare il ruolo della presenza femminile nella società e nel mondo del lavoro.

Il convegno, spin-off della trasmissione in onda su Class Cnbc, nata dall’idea di Giulia Pessani (direttore di Gentleman) e Jole Saggese, caporedattore di Class Cnbc, ha radunato oltre 20 manager e imprenditrici che hanno discusso di gender pay-gap, resilienza e diversity, inclusione, work-life balance, competitività e coraggio.

Dalla Legge Golfo Mosca al PNRR

«Banca d’Italia aveva predetto che ci sarebbero voluti 50 anni per avere le donne nei consigli di amministrazione. Ce ne abbiamo messi molti meno. La leadership è necessaria in tutto. È un indirizzo, una strategia, una visione», ha precisato Lella Golfo. Nel solco di un dibattito corale sono state stilate diverse idee per un Manifesto in dieci punti da sottoporre alle istituzioni.

Uno sguardo sul futuro che parte da un dato del presente: secondo le stime demografiche di Bankitalia, nel 2040 mancheranno 6 milioni di lavoratori a meno che non si mettano in atto nuove politiche, tra esse il maggior accesso alle donne. Non solo, gli ultimi dati Istat mostrano un tasso di occupazione femminile al 55%, a fronte di quello maschile di 20 punti superiore.

«Per promuovere un cambiamento bisogna fare un lavoro capillare sulla società. In questo il ruolo dell’università è cruciale, perché serve a formare una cultura di empowerment», ha affermato Marilisa D’Amico, costituzionalista e prorettore dell’Università degli Studi. Insieme a lei, la riflessione collettiva ha coinvolto i big names dell’industria.

Resilienza e diversity per superare il tetto di cristallo

Silvia Maria Rovere, presidente di Poste Italiane, ha introdotto il tema della mentorship per coinvolgere figure senior che lavorino con i giovani e facciano emergere il loro percorso di carriera. Il panel dedicato all’inclusione ha visto invece un confronto tra Barbara Falcomer, direttore generale di Valore D; Alessandra Ricci, ceo e dg di Sace; Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè, che hanno reso testimonianza di un cambiamento essenziale in atto, quello verso una leadership generativa, empatica e di competenza, in cui le donne eccellono, ma che, per manifestarsi appieno, necessita di una virata di paradigma in termini di flessibilità sul lavoro e a casa: un nuovo sistema in cui si applichino gli stessi diritti e gli stessi doveri, in cui si inizi a parlare di genitorialità e non più solo di maternità.

Il denaro e il valore: c’è una women way?

Per tracciare una Women way serve superare quelli che le relatrici hanno più volte definito «bias», ossia distorsioni culturali, prima tra tutte il gender pay-gap. Ne hanno discusso Patrizia Grieco, presidente di Assonime e Anima Holding; Giovanna Della Posta, ad di Invimit; Alessandra Gritti, vicepresidente e ad di Tip-Tamburi Investment Partners, e Barbara Lunghi, responsabile dei Mercati Azionari di Borsa Italiana, che ha affermato: «La quotazione definisce un role model in termini di governance». La società, insomma, va contaminata in positivo sulla retribuzione, le pari opportunità, il merito.

Le STEM per colmare il gender gap

Tasselli di un percorso che include anche l’incentivo a una formazione scientifica, ossia alle facoltà STEM, argomento al centro del confronto tra Elena Bottinelli, head of digital transition and transformation del gruppo San Donato; Valeria Sandei, ad di Almawave; Claudia Segre, presidente e fondatrice di Global Thinking Foundation e co-chair di Women7, e Federica Tremolada, managing director Southern & Eastern Europe di Spotify.

AI, di che genere è?

L’istruzione è una parte fondamentale del Manifesto insieme alle nuove potenzialità dell’Intelligenza Artificiale. Sul tema è intervenuto Padre Paolo Benanti, presidente della commissione governativa AI, ribadendo il principio per cui le macchine esistono grazie a un fattore imprescindibilmente umano, l’immaginazione, che per definizione è no-gender.

L’altra voce maschile del convegno è stata quella di Andrea Bonomi, fondatore di Investindustrial, che ha ricordato la figura della nonna, Anna Bonomi Bolchini, imprenditrice pioniera di un gruppo industriale nel Dopoguerra, citando il coraggio di osare e la necessità di avere le giuste chance, in termini economici e di educazione.

Power gap-Pay gap, la differenza che parte dalla retribuzione

Ma le donne del convegno sono andate ancora oltre, cercando di interrogarsi su come rafforzare la fiducia nelle ragazze, migliorare il gender balance in azienda e smettere di penalizzare le scelte pro-famiglia. Ne hanno discusso Valentina Parenti, presidente e co-founder di GammaDonna; Luisa Quarta, coordinatrice del gruppo Donne di Manageritalia; Cristina Rustignoli, country general counsel di Generali Italia; Luigia Tauro, consigliera e presidente del Comitato sostenibilità di Banco Bmp, e Luisa Todini, imprenditrice e presidente onorario di Leonardo.

L’ultima riflessione del convegno ha ruotato attorno a un quesito: come far crescere la C-suite, ossia i livelli di responsabilità manageriale?

«La prima cosa è puntare su un talent program e portare la quota dirigenziale al 25% dall’attuale 16%», ha commentato Simona Alberini, chief holding officer di ABB, stimolando la self-awareness femminile insieme a Stefania Lazzaroni, dg di Altagamma; Mara Panajia, ceo e presidente di Henkel Italia; Roberta Silva, ceo di Flos, e Francesca Terragni, marketing&communication director di Moët Hennessy Italia (Lvmh).

Fattori di successo per le donne di oggi

Al summit sono state invitate anche due ospiti internazionali, Maria Bartiromo, global markets editor di Fox Business Network, e la scrittrice e opinionista Leslie Morgan Steiner. Racconti che si riallacciano a un principio-base, ossia insegnare, sostenere e incentivare il mestiere di leader.


Inquadrando il QrCode, tutte le interviste del summit WLeadership oppure sul sito ClassCnbc/MilanoFinanza.

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gentleman editoraile aprile 24

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