Jeep Wagoneer S il lusso dell’ammiraglia elettrica

di Nicola D. Bonetti

Il nome mette già i brividi agli appassionati di storia Jeep. La prima Wagoneer, siglata SJ, è stata prodotta dal 1962 all’83. Vent’anni di tradizione per la Jeep grossa e massiccia, sorta di wagon (da cui il nome) con fiancate decorate a “effetto legno”. Con tanto di telaio, motoroni a benzina a sei cilindri in linea oppure V8 (nel tempo da 5.0 a 6,6 litri), trazione integrale e ridotte, da vera fuoristrada.

Jeep Wagoneer S.

Un mito americano

Da Jeep spaziosa ma essenziale a serie speciali e versioni anche con orpelli e cromature, che piace senza sentire il peso dell’età. Nel 1984, con l’introduzione di Wagoneer XJ – in realtà un allestimento lussuoso (con fiancate in simil-legno) su base della nuova e compatta Cherokee – non si arrende, trasformandosi in Grand Wagoneer SJ e reggendo fino al 1991. Molti la rimpiangono, ed ecco una versione dedicata della nuova Grand Cherokee ZJ nel 1993, che aggiunge Wagoneer alla denominazione.

Jeep Wagoneer 1963 .

Il modello scompare

Ma il nome resta nel cuore degli appassionati, che conservano le indistruttibili vetture circolanti, oramai diventate storiche e apprezzate con passione. Restaurate e curate da esperti, anche in Italia – su tutti grandwagoneer.it con sede a Lucca – che organizza anche raduni e viaggi per gli irriducibili possessori.

Jeep Wagoneer S
Jeep Grand Wagoneer V8,1989.

Voluta da Sergio Marchionne

Quando Jeep entra nel gruppo Fiat con la creazione di Fiat Chrysler Automobiles, Sergio Marchionne all’inizio del 2011 al Salone di Detroit dichiara che il nome Grand Wagoneer sarebbe tornato, suscitando entusiasmi che, purtroppo dovettero attendere molto. Un modello che, secondo gli intenti, sarebbe stata concorrente delle enormi Cadillac Escalade e Lincoln Navigator, ma soprattutto, dell’iconica e sempiterna Range Rover.
Processo non semplice: a forza di rinvii per vedere una concept – con il frontale che anticipa l’ultima e nuovissima Grand Cherokee, ma troppo massiccia nel posteriore smisurato (essendo realizzata sul telaio del pick-up Ram, è lunga fino a 5,76 metri) – si arriva al 2020, con produzione dall’anno successivo. Ma non arriva in Europa.

Jeep Wagoneer SLa nuova Wagoneer

Solo elettrica, è costruita sulla piattaforma STLA-Large, attuale e altamente flessibile. Jeep Wagoneer S promette prestazioni importanti. Design particolare, anche se a fronte di elementi del marchio nel frontale, si limitano ai passaruota trapezoidali nelle fiancate che paiono mostrare il futuro del “ramo transalpino” di Stellantis, come le nuovissime e prossime Peugeot e Citroën, specialmente per quel che è dato di vedere della coda, alta e filante.

Interni tecnologici

L’abitacolo della nuova Jeep Wagoneer S è caratterizzato da tecnologia integrata con dettagli artigianali. Tra le caratteristiche che si concentrano sui materiali e sul design vi è un’unità di comando realizzata su misura del conducente, con un selettore esclusivo del marchio Jeep, il funzionale Selec-Terrain, e l’illuminazione ambientale dinamica e personalizzabile anche dal punto di vista cromatico. Jeep Wagoneer S sarà inoltre dotata di un tetto panoramico a doppio pannello di serie e, ampliando la collaborazione con McIntosh, offrirà un sistema audio a 19 altoparlanti, esclusivo del segmento, che porta l’ascolto della musica a bordo a un livello di eccellenza. Senza però più il rombo di quei possenti V8 da sei litri, soggiungeranno i più nostalgici. Scattando però da 0 a 100 in circa 3,5 secondi e potendo contare su autonomia fino a 600 km.

gentleman editoraile aprile 24

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