Lamborghini Ultimae l’addio al motore V12
Un capolavoro che va in pensione. Non per raggiunti limiti di età né per le formule contributive. Uno dei migliori motori a 12 cilindri, che ha fatto la storia di Lamborghini, sarà sacrificato sull’altare dell’elettrificazione imposta per decreto. Azzerando ricerca e tecnologia, conoscenze e una storia lunga mezzo secolo.

Qualche numero: presentato nel 1971 e prodotto dal 1973 passando da anteriore a posteriore, montato su vetture in grado di commuovere ogni appassionato, come 350 e 400 GT, Miura, Espada, Islero, Jarama, Countach, LM002 (compreso l’esemplare unico con il motore V12 da 7,2 litri per 700 cavalli utilizzato sui motoscafi off-shore), Diablo e Murciélago.

Con sviluppi tecnici da due a quattro valvole, da carburatori a iniezione – prima indiretta poi diretta – con crescita della cilindrata da 3,5 a 6,5 litri (con la totale riprogettazione per Aventador) e oltre per usi speciali. E la potenza? Dai 280 cavalli dell’esordio ai 780 cavalli della serie finale chiamata Aventador LP780-4 Ultimae. La prossima belva, l’ultima appunto, che farà sognare con quel poderoso V12 sotto il cofano al centro dell’auto.