Tu chiamale se vuoi emozioni

di Fabio Petrone

Le moto ad acqua evocano la voglia di divertirsi in mare, di correre a perdifiato fra le onde. Ecco il modello di punta della gamma Yamaha Wave Runner per chi ama l’adrenalina

Negli States le chiamano PWC acronimo che sta per Personal Water Craft.
In quanto ammiraglia della linea Wave Runner, la moto d’acqua Yamaha GP1800R SVHO, ne esprime tutti i tratti distintivi nella declinazione più sportiva ed esuberante, che sposano quelli della casa dei tre diapason.

Ha scafo e scocca in NanoXcel2®, materiale ultraresistente e ultraleggero, un motore Yamaha quattro cilindri con sistema di distribuzione 16 valvole DOHC, sovralimentato da 1.800 cc. il più grande fra le PWC.

È dotata del primo sistema di trim automatico con Cornering Control e Launch Control: regolano rispettivamente in automatico l’assetto della moto d’acqua sia in virata sia in partenza, abbassandone la poppa, per garantire al pilota una manovrabilità eccellente.

Da segnalare su questo modello di punta del costruttore giapponese, è anche la presenza della retromarcia, con sistema di controllo della trazione, di un cruscotto allestito con display a colori multifunzione da 4,3″ di facile utilizzo e di una piattaforma di risalita dall’acqua allungata, con tappetini Hydro-Turf che garantiscono presa ottimale.

Disegnata con sella e manubrio più stretti, sempre per aumentare il feeling fra il rider e la sua moto, è disponibile in diverse livree e con una lista di accessori che ampliano la ricca dote di accessori standard e la rendono personalizzabili ai gusti e alle abitudini del proprio wave rider.

gentleman editoraile aprile 24

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