Un compleanno da ricordare

di Davide Passoni

Il Rolex Daytona celebra a Ginevra i 60 anni con alcuni ritocchi e un nuovo calibro. E introduce per la prima volta un fondello trasparente

In questo 2023 compie 60 anni un mito dell’orologeria, quello che è considerato il cronografo per eccellenza: il Rolex Daytona. Ecco perché la Casa coronata ha dedicato a Watches and Wonders 2023 un’attenzione particolare a questo orologio, introducendo delle nuove referenze con un design leggermente rivisto e un lavoro fatto soprattutto a livello di movimento. Con in più una sorpresa.

Breve storia del nome Daytona

Il nome del campione di Rolex è indissolubilmente legato a quello del celebre circuito di Daytona Beach in Florida e incarna il legame che unisce il marchio al mondo delle gare automobilistiche, in particolare alle competizioni di endurance.

Lanciato nel 1963 e attualizzato una prima volta nel 1965, è proprio in quell’anno che comparve la scritta Daytona, inizialmente limitata agli esemplari destinati al mercato statunitense.

Sarebbe infatti stata aggiunta su richiesta della filiale Rolex negli Usa per sottolineare il legame con il circuito del Daytona International Speedway, in quanto orologio ufficiale, e per evidenziare la vicinanza del modello al mondo delle gare automobilistiche. Progressivamente, questa dicitura comparve su tutti i quadranti dell’orologio, fino a essere stampata in lettere rosse, a semicerchio, al di sopra del contatore a ore 6.

Piccole modifiche, grandi passioni

Se la prima, grande rivoluzione degli ultimi anni è stata nel 1988, con l’abbandono del movimento a carica manuale per quello a carica automatica su base Zenith El Primero, la collezione Daytona ha spesso subito un’evoluzione inarrestabile ma graduale, con continui miglioramenti che hanno reso più attraente il suo cronografo più ricercato.

È il caso delle referenze presentate a Watches and Wonders quest’anno, nelle quali il quadrante è stato sottoposto a un’attenta riprogettazione, con nuovi indici delle ore e nuovi anelli dei contatori.

Grazie ai raffinati abbinamenti di colori e finiture, il contrasto è accentuato tra il fondello, i contatori e/o i loro anelli. Il risultato è un Daytona con un quadrante dal look più armonioso e moderno nel suo insieme.

Anche la cassa è stata leggermente ridisegnata; ad esempio, le anse hanno subito piccole modifiche, come bordi più lisci e una geometria più raffinata e lussuosa che si traduce in linee di luce fluidi ed eleganti sui fianchi della carrure.

Il risultato è una maggiore leggerezza rispetto alla collezione uscente, con un aspetto più contemporaneo; la lunetta in ceramica Cerachrom ha ora un bordo sottile esterno realizzato nello stesso materiale della cassa.

Un nuovo calibro Rolex

Soprattutto, però il Daytona adotta ora il rinnovato calibro 4131, che ospita lo scappamento Chronergy, il quale riduce notevolmente la perdita di energia che si ha man mano che l’orologio, lavorando, si scarica.

È anche presente l’ammortizzatore Paraflex abbinato a cuscinetti a sfera per ottimizzare il meccanismo di carica automatica. Il nuovo calibro del Daytona è dotato di una massa oscillante scheletrata e di una decorazione del ponte con il motivo Rolex Côtes de Genève nuovo di zecca.

Operazione trasparenza

Oltre alle referenze in acciaio e oro, in acciaio con lunetta in ceramica e in oro Rolesor, la sorpresa del Daytona 2023 è la tanto apprezzata versione in platino 950, con il caratteristico quadrante azzurro ghiaccio e la lunetta in ceramica marrone scuro. La solita, quindi? No, perché la massa oscillante in oro giallo 18 carati è visibile attraverso il fondello trasparente in vetro zaffiro.

Non è il primo fondello trasparente in assoluto su un Rolex, ma è la prima volta che il marchio lo adotta su un Daytona. Una scelta che testimonia la determinazione del brand nel trasformare i propri pezzi culto senza snaturarli. Lo ha fatto lo scorso anno con il GMT-Master II mancino, che ha fatto impazzire i collezionisti. Lo fa quest’anno con il fondello trasparente su un Daytona.

Perché il cronografo con la C maiuscola ha trovato il modo di festeggiare il proprio 60esimo anniversario con aggiornamenti della collezione anziché con nuovi modelli: chi avrebbe l’ardire di rivoluzionare un’icona, non solo nell’orologeria?

gentleman editoraile aprile 24

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