Nuova veste per l’Ingenieur di IWC

di Davide Passoni

A Watches and Wonders di Ginevra, IWC porta l’Ingenieur Automatic 40. Ingentilito nelle forme e con finiture di alto livello, si rifà alla lezione di Gerald Genta

L’Ingenieur di IWC occupa un posto importante nella storia dell’orologeria contemporanea, sia per la sua eccellenza meccanica, sia per il fatto di essere nato dalla matita di Gerald Genta, il più noto designer di orologi della storia. Un simbolo che negli anni si è evoluto e modernizzato, tanto che IWC è tornata a mettere mano alla collezione e ha creato l’Ingenieur Automatic 40, presentato a Watches and Wonders 2023.

L’Ingenieur Automatic 40 di IWC ha un design pulito e dettagli raffinati. Disponibile in acciaio o titanio, è una delle star di Watches and Wonders.

Nato negli anni 50 come orologio professionale, nel 1969 il management di IWC decise di dare alla collezione tutt’altro indirizzo, creando un nuovo Ingenieur in acciaio. I prototipi creati tra il 1970 e il 1971 non superarono in rigidi test di impatto cui furono sottoposti, sia per un problema di tecnologia, sia di design della cassa. IWC cercò così un designer esterno all’azienda cui affidare il progetto e si rivolse al grande designer Gerald Genta.

All’epoca era un freelance e aveva già lavorato per IWC nel 1967. Genta consegnò alla manifattura nel 1974 il suo progetto, l’Ingenieur SL, che consisteva in un orologio con bracciale integrato in acciaio e una lunetta fissata con cinque viti, che da elementi funzionali diventavano elementi di design.

L’Ingenieur cambia pelle ma non anima

Dopo essere passato attraverso innumerevoli rivisitazioni durante i suoi quasi 50 anni di vita, il nuovo Ingenieur Automatic 40 appena presentato ritorna fortemente all’eredità di Gerald Genta e all’Ingenieur SL. Lo ha confermato il ceo di IWC Chris Grainger-Herr, affermando che «il nuovo Ingenieur Automatic 40 è un orologio sportivo di lusso versatile per il 21esimo secolo».

I designer del brand hanno migliorato e affinato le dimensioni complessive della cassa per privilegiare l’ergonomia dell’orologio. La combinazione tra i 40 mm di diametro e i 45,7 mm della distanza da ansa ad ansa ne favorisce la vestibilità anche sui polsi più sottili. Lo spessore di 10,8 permette di accomodarlo tranquillamente sotto al polsino della camicia.

Un lavoro analogo è stato fatto sulle anse. Mentre l’Ingenieur SL del passato le aveva più pronunciate, quelle attuali hanno un aggancio per il bracciale di nuova concezione che aiuta a fasciare meglio il polso. L’anello d’incassaggio, leggermente curvo sul fondello, migliora l’ergonomia della cassa.

IWC lavorato su lunetta e quadrante

Le cinque viti che fissano la lunetta all’anello della cassa sono da sempre una delle firme dell’Ingenieur. Nel segnatempo degli anni ′70 esse, insieme alle svasature che le ospitano, non avevano la stessa posizione su tutti gli orologi. Nel nuovo Ingenieur Automatic 40, le cinque viti che fissano la lunetta alla cassa hanno una funzione sia tecnica sia estetica e sono sempre nella stessa posizione in ciascun orologio.

Per il quadrante dell’Ingenieur Automatic 40, IWC ha scelto un particolare motivo a griglia composto da piccole linee sfalsate di 90 gradi l’una rispetto all’altra. Il motivo è stampato su una superficie di ferro dolce e poi zincato. Il quadrante dell’orologio è disponibile in tre diversi colori: nero, argento o Aqua, quest’ultima una bellissima nuance sui toni del verde-azzurro.

Gli indici sono bastone, applicati, ricoperti di materiale luminescente come le lancette di ore e minuti. A ore 3 c’è il datario, incorniciato da un profilo in acciaio e con lo sfondo del disco data dello stesso colore del quadrante.

Cassa e bracciale rifiniti, movimento affidabile

A livello di finiture, l’Ingenieur Automatic 40 presenta dettagli di altissima fattura. L’alternanza di superfici lucide e satinate dà all’orologio un aspetto dinamico, che cambia a seconda di dove viene colpito dalla luce. Le spallette proteggi corona ridisegnate danno al pezzo un aspetto più sportivo, accentuandone la robustezza.

Il bracciale ha le caratteristiche maglie a forma di H. Quelle superiori, dall’attacco delle anse fino circa a metà bracciale, non hanno buchi passanti per i perni, a vantaggio di una eleganza che ne aumenta ulteriormente la qualità percepita. La chiusura è una deployante a farfalla che, insieme al design delle maglie, contribuisce a contenere lo spessore del bracciale.

Infine il calibro. La cassa dell’orologio in acciaio (c’è anche una versione in titanio) contiene la cassa antimagnetica in ferro dolce a protezione del movimento. Si tratta del calibro a carica automatica IWC 32111, si trova anche su alcune referenze di Aquatimer, Portofino e Pilot’s Watch e ha una incredibile riserva di carica di 120 ore.

A testimonianza del lavoro importante che IWC ha svolto sull’Ingenieur Automatic 40, ci sono le parole del Chief Design Officer di IWC, Christian Knoop: «Non capita tutti i giorni che un designer abbia la possibilità di lavorare sulla reinterpretazione di un’icona come l’Ingenieur SL. Il successo di Gerald Genta merita il massimo rispetto. Eravamo consapevoli dell’enorme responsabilità che ciò comportava e abbiamo proceduto con molta cautela. Ma quando Evelyne Genta ci ha detto suo marito avrebbe approvato il nuovo Ingenieur Automatic 40, ci è sembrata una meritata ricompensa per la passione e il duro lavoro che abbiamo messo nel progetto».

gentleman editoraile aprile 24

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