Il pianista Chilly Gonzales
si esibisce al Teatro Lirico di Milano.
La sua musica guarda al futuro
con una performance coinvolgente
Chilly Gonzales, pseudonimo di Jason Charles Beck, è noto per l’intimo tocco pianistico della sua trilogia di album di Solo Piano e per la sua sorprendente spettacolarità.
La sua musica è un continuo virtuosismo pianistico unito alle influenze della musica pop contemporanea. The Guardian scrive di lui: «Sarebbe soltanto un entertainer geniale, se non suonasse il piano così maledettamente bene».
Stasera, 6 dicembre, si esibisce al Teatro Lirico Giorgio Gaber con un nuovo strabiliante spettacolo. Il palco sarà un laboratorio, una volta che l’intrattenitore e il suo pubblico si saranno comodamente sistemati, il programma sarà pieno di sorprese.
Dalle composizioni della sua trilogia Solo Piano a nuovi arrangiamenti di vecchi classici e Masterclass, Gonzales avverte, non possiamo guardarci indietro, dobbiamo correre a tutta velocità nel futuro, la musica è tornata!
È un pianista di origine canadese, compositore e autore, ma anche produttore, conduttore e saggista. Riempie le grandi sale filarmoniche del mondo vestito in vestaglia e pantofole dove si esibisce in un sublime recital solista, oppure analizza la musicologia di una hit di Billie Eilish e mostra la sua destrezza lirica come rapper.
Suona il pianoforte dall’età di tre anni e inizia la sua carriera negli anni Novanta, ma il grande successo di critica arriva nel 2004 quando pubblica il suo primo album di tracce solo strumentali Solo Piano. Oggi è uno dei musicisti e compositori più apprezzati a livello internazionale.
Scrive canzoni con Jarvis Cocker, Feist e Drake e ha vinto il Grammy Best Album of the Year per la sua collaborazione con i Daft Punk.
Nel 2018, Chilly Gonzales ha inaugurato la propria scuola di musica: The Gonzervatory. Il suo libro sui «piaceri colpevoli», chiamato Enya, ha ricevuto il plauso della critica ed è stato pubblicato in diverse lingue.
Più recentemente, Gonzales ha pubblicato l’album natalizio diventato immediatamente un nuovo classico A Very Chilly Christmas, con le rivisitazioni di alcune canzoni tradizionali in cui si apprezza il suo virtuosismo pianistico.