E in tutta l’Asia, con la nuova collezione di alta gioielleria Le Voyage Recommencé di Cartier. Ispirata alla passione per il mondo e le diverse culture della maison, è un viaggio meraviglioso che esplora, e supera, nuovi confini di preziosità
Lo spirito di esplorazione e la curiosità di scoprire terre, culture e tradizioni lontane sono il motore che, da sempre, spinge Cartier a compiere dei viaggi meravigliosi che vengono poi tradotti in creazioni d’alta gioielleria altrettanto meravigliose.
Ultima tappa di questo percorso è Le Voyage Recommencé, collezione che ben rappresenta l’esercizio stilistico dei designer e degli artigiani di Cartier che, attraverso un gioco di materiali e colori a contrasto, di proporzioni e armonie nelle composizioni, hanno creato dei gioielli da Mille e una Notte. Come i paesi da cui prendono ispirazione, India in primis.
Come racconta Jacqueline Karachi, direttrice creativa dell’Alta Gioielleria Cartier: «Il lavoro sulla linea e sui volumi, le scelte cromatiche, i temi ispirati alla natura e alle
culture… territori che esploriamo per ridefinire incessantemente i confini della creazione, alla scoperta di orizzonti sempre nuovi. Come un viaggio da percorrere e ripercorrere, questa collezione ci conduce alle inesauribili fonti d’ispirazione della Maison».
Nella collezione, alcuni motivi cari della maison. Dal “pavone”, l’accordo cromatico nelle tonalità del blu e del verde, protagonista di Miraggio, la collana dall’effetto quasi ipnotico, capolavoro di incastonatura di zaffiri e smeraldi. O, sempre pescando nel bestiario di Cartier, la spilla Bailong: un drago che, appoggiato su una tormalina ottagonale di oltre 30 carati, tiene stretto tra le sue zampe un diamante giallo.
Fino ad arrivare alle pantere. L’emblema della maison è protagonista sia del collier Panthère Givrée, dove il realismo dei dettagli della testa si sposa all’aspetto astratto del manto pixelato, maculato d’onice, sia della collana The Hypnotic Panthèere: in questo caso, invece la testa del felino è stato scolpita attraverso l’antica tecnica della glittica, arte d’incisione che risale ai tempi degli egiziani e dei mesopotami.