I nuovi alchimisti

di Andrea Milanesi

La tecnologia sta cambiando la nostra quotidianità. Grazie al metaverso e alla realtà virtuale, curarsi, fare un colloquio, arredare una casa o visitare una mostra, diventano esperienze miste, tra mondo fisico e virtuale

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Opere di realtà aumentata all’Art Basel di Miami.

Realtà mista, virtuale, aumentata… ma quale sarà il verso del nuovo metaverso? Verso quali direzioni la tecnologia orienterà il nostro futuro e, soprattutto, la nostra vita abiterà fuori o dentro la realtà materiale?

Come cambia l’esperienza quotidiana

Al di là di qualsiasi provocazione, sono molte le «new directions» che stanno cambiando in modo radicale la nostra esistenza quotidiana e, soprattutto, il perimetro delle nostre attività professionali. Microsoft, da sempre in prima fila nello scandire le tappe di un lungo cammino di innovazione, negli ultimi mesi ha implementato e presentato sul mercato (in particolar modo quello B2B), una serie di soluzioni che stanno disegnando nuovi orizzonti per il nostro presente e che permettono continui contatti con la realtà mista, utili per il lavoro, la telemedicina, la didattica e il mondo dell’entertainment.

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Il visore olografico HoloLens Microsoft consente di interagire con contenuti digitali e ologrammi visualizzati nel mondo che circonda chi li indossa.

Ma non solo. Come racconta Andrea Cardillo, direttore del Technology Center Microsoft Italia, «il metaverso è un mondo digitale persistente, collegato a innumerevoli aspetti del mondo fisico; un concetto dentro cui confluiscono persone, luoghi e oggetti. Non è fatto per situazioni scorrelate dagli utenti: siamo comunque noi ad abitarlo, a diversi livelli di fruizione».

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Opere di realtà aumentata all’Art Basel di Miami.

I campi di applicazione sono praticamente infiniti e per le aziende tutti molto sfidanti: «In uno scenario di crescente digitalizzazione, le persone si possono incontrare in ambienti virtuali grazie all’utilizzo di avatar, facilitando la collaborazione senza confini a livello globale. Questo può garantire un sensibile aumento sul fronte dell’ingaggio da parte di dipendenti, manager e soprattutto clienti, che si trovano di fronte a qualcosa di tecnologica- mente molto avanzato, ma può migliorare anche produttività e competitività dei player coinvolti».

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il visore olografico HoloLens Microsoft consente di interagire con contenuti digitali e ologrammi visualizzati nel mondo che circonda chi li indossa. I campi d’utilizzo spaziano dalla produzione all’assistenza sanitaria.

Si tratta di applicazioni che abilitano la trasformazione digitale a livello di mansioni cruciali come quelle inerenti a formazione, assistenza ed engineering, che possono essere svolte da remoto con le medesime modalità operative, come se ci si trovasse in presenza. «Grazie ad App come Dynamics Guides è, per esempio, possibile portare le aule di training direttamente sulle linee di produzione e seguire sul campo, attraverso immagini, video e modelli 3D riprodotti sul visore olografico HoloLens2, istruzioni dettagliate ed estremamente precise su processi e macchinari», spiega Andrea Cardillo. «Soluzioni come Dynamics 365 Remote Assist permettono di abilitare scenari inediti di collaborazione e condivisione di informazioni per la gestione e risoluzione di problemi in tempo reale attraverso collegamenti smart di personale altamente qualificato, in qualunque momento della giornata e da qualsiasi luogo».

La medicina

Il comparto Healthcare sta già sfruttando il potenziale della «realtà mista» in ambito operatorio a supporto del- la medicina di precisione, attraverso interventi in cui i chirurghi sono in grado di mostrare il pro- prio campo visivo condividendolo con colleghi in altre parti del pianeta e di interagire con loro attraverso immagini anatomiche dei pazienti sotto forma di ologramma.

gentleman high tech «Anche sul fronte della customer experience si stanno abbattendo barriere prima considerate insormontabili, e per l’utente finale si aprono scenari davvero inconcepibili», conclude Cardillo. Grazie alle tecnologie di Cloud Computing e Mixed Reality di Microsoft, sulle quali è basata la piattaforma Augmented Store at Home di Hevolus, Salvatore Ferragamo sta offrendo ai propri clienti un innovativo servizio per la scelta e la personalizzazione della collezione di calzature maschili, fruibile in-store oppure online tramite un’esperienza immersiva ad altissima risoluzione.

Lo store

Natuzzi Italia ha, invece, inaugurato il suo primo Augmented Store a New York, un nuovo spazio retail dove realtà virtuale e aumentata, display olografici e avanzati configuratori 3D convivono con il negozio fisico, per offrire servizi customizzati e migliorare la relazione one-to-one con il cliente che, indossando i visori HoloLens, si immerge in uno showroom digitale in scala 1:1 dove visualizzare i prodotti come se fossero reali e interagire con essi cambiando colori e finiture, muovendosi anche all’interno della propria casa virtuale da arredare, scegliendo i modelli desiderati e posizionandoli nell’ambientazione.
A questo punto può esistere solo un limite all’avanzata delle innovazioni tecnologiche: la fantasia umana…

gentleman editoraile aprile 24

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