Nato in un’annata generosa, Cristal 2014 crea un sottile legame tra forza e finezza. Frutto di un valzer climatico a tre tempi con contrasti forti e netti
Nato in un’annata generosa, il Cristal 2014 crea un sottile legame tra forza e finezza. Frutto di un valzer climatico a tre tempi con contrasti forti, netti e determinanti.
Bottiglia trasparente, fondo piatto ed etichetta oro il Cristal è tra gli Champagne più iconici al mondo. Nata nel 1876 per Alessandro II, sull’onda della passione per le bollicine che esplode in Russia.
Lo zar chiede alla Maison Louis Roederer una cuvée esclusiva creata su misura per lui. Proprio al terrore dell’imperatore della grande madre Russia di essere vittima di attentati e avvelenamenti si deve la scelta della bottiglia non del classico verde scuro, ma di cristallo trasparente, perché saltassero subito all’occhio eventuali alterazioni del liquido.
Grazie alla sua nobiltà, il cristallo s’impone da allora e dona il suo nome alla prima cuvée di prestigio della storia, riservata al mercato russo fino alla Rivoluzione russa di un secolo fa, quando è stato commercializzato liberamente in tutto il mondo. Da allora il nome è rimasto a indicare le cuvée più eccellenti di Roederer.
Fino a oggi, fino al millesimo 2014, un anno luminoso, di pieno sole che ha avuto come risultato una vendemmia generosa e matura. «Frutto di un valzer climatico a tre tempi, con contrasti forti, netti e determinanti», spiega Jean-Baptiste Lécaillon, direttore generale della Maison.
Enologo e chef de cave, a Jean-Baptiste Lécaillon si deve il carattere degli champagne Louis Roederer. E il millesimo 2014 ha colore dorato, deciso, luminoso e brillante. Riflesso di un millesimo, più Cristal che mai.
