Viviana Varese e Ritu Dalmia inaugurano Polpo, bar-trattoria milanese, in un ambiente informale e giovane, incentrata unicamente sul pesce
Un luogo nuovo, ma allo stesso tempo della memoria. Spica rinasce sotto una inedita veste e un sodalizio ancora tutto al femminile. Il ristorante milanese fondato dalle chef Ritu Dalmia e la socia stellata Viviana Varese chiude per far posto a Polpo.
“Semplicemente pesce” è il claim che governa questa nuova avventura ispirata agli stabilimenti balneari degli anni 80 e un’atmosfera informale e conviviale delle villeggiature estive.
Un bar-trattoria vivace in cui il punto di partenza e di arrivo sono le materie prime di alta qualità e un’atmosfera informale e vivace.
Un po’ come la strada che lo ospita, uno dei punti nevralgici della movida cittadina. Una via sempre piena di giovani, come lo sono quelli del team di Polpo. In cucina c’è la cuoca Valentina Gaeta e in sala Davide Gianni, Valeria Lorusso e Martina Guercia.
«È un Polpo di testa, è un voler ritornare all’inizio della mia carriera con la cucina che facevo con la mia famiglia, mescolata con l’esperienza dei miei ultimi 20 anni», sottolinea Viviana Varese. «Ritu ed io abbiamo scelto di dare a Spica una veste italiana, perché i progetti non finiscono, ma si evolvono».
Il locale avviato dalla chef Dalmiu aveva una vocazione fusion e questo dialogo ora è ripreso dalla fluidità degli spazi, che mixano bar e trattoria in cui trionfano ricette semplici a base di pesce.
Circa 50 piatti per una selezione di pochi ingredienti crudi e cotti: plateau di ostriche, una serie di crudi come gamberoni, scampi e alici, ma anche tartare di pescato del giorno e carpacci. E poi i piatti speciali come il King crab al vapore con citronette, spiedini di calamaretto al pangrattato, capesante con burro di nocciola e pecorino toscano. Non mancano i fritti, tipico piatto che si associa al mare e a un’estate da fermare.
Una serie di piccoli assaggi rimanda all’abitudine spagnola delle tapas, per trasformare un pasto in un momento informale, accompagnato da un calice di vino. Il blu che ricorda il mare è il colore-guida del nuovo Polpo. Una tonalità dominante, declinata in arredi e tessuti che vogliono ricreare un’allure democratica.
Lo styling del locale è stato curato dallo studio di architettura B-Arch di Sabrina Bignami e Alessandro Capellaro. «Penso che la location di Spica sia lo spot ideale per inaugurare un nuovo format basato sul pesce, qualcosa che non puoi trovare in una zona come Porta Venezia a Milano», dice Ritu Dalmia. «Polpo è una ventata di aria fresca».