Gentleman Aprile. Il Bello e il ben fatto

di Giulia Pessani

Gentleman di aprile è dedicato agli Artigiani 4.0. Da una parte, i grandi marchi del Made in Italy. Dall’altra le scuole tecnico-professionali, dove si formano le nuove leve del più importante asset del sistema Paese

gentleman aprile cover alfonso dolce

«Ho notato che molti giovani, forse come reazione all’eccesso d’informazioni e di prodotto sul mercato, cercano un rapporto diretto ed esperienziale con gli oggetti. E questo si riflette anche nei loro percorsi professionali», racconta Alfonso Dolce, ceo di Dolce&Gabbana.

«Dovremmo rendere attraente il mestiere dell’artigiano nelle filiere della moda e dell’accessorio, come oggi lo è quello dello chef. Ne abbiamo bisogno per far crescere l’eccellenza del lusso. Nella nostra nuova fabbrica di Bagno a Ripoli abbiamo 400 collaboratori, ma c’è posto per 700…», spiega Serge Brunschwig, ceo di Fendi e portavoce del Premio Maestri d’eccellenza, ideato dal gruppo Lvmh e dedicato al savoir-faire italiano. Non è un caso che l’idea del premio nasca dal più importante polo del lusso mondiale, il francese Lvmh, la cui forza sul territorio italiano consiste in 13.300 dipendenti, 31 manifatture e siti di produzione e 258 boutique.

Gli fa eco Matteo Lunelli, ceo di Ferrari Trento e presidente di Altagamma, la fondazione che riunisce le imprese che promuovono lo stile e la bellezza italiani: «Il saper fare è un patrimonio da tutelare perché è alle radici del Made in Italy. Questo vale per il nostro settore, quello dei vini, come per moda, accessori, design, nautica, gioielli, ospitalità…».

Al punto che Altagamma, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, nel 2021 ha lanciato il progetto Adotta una scuola, con l’obiettivo di creare un rapporto virtuoso fra scuole tecnico-professionali e il mondo industriale, per rispondere alla ricerca di talenti manifatturieri da parte delle aziende. Uno scambio reciproco che ha portato 23 imprese ad attivare 80 classi in tutta Italia.

A ciò si aggiunge il fatto che molti brand già da tempo hanno istituito accademie interne e progetti speciali con l’obiettivo di attivare competenze e far vedere ai ragazzi (e alle loro famiglie) quanto può essere attraente il mestiere dell’Artigiano 4.0 in grado di connettere la Grande bellezza, il saper fare antico e le nuove tecnologie. Attraente e redditizio.

Da Master Chef a Master Artisan?

Far di necessità virtù, direbbe un antico adagio. Consiglio che coglie anche Gentleman, il magazine mensile di MF Milano Finanza che dedica questo numero di aprile agli Artigiani 4.0, il futuro del made in Italy, con una distribuzione speciale nelle scuole e nelle accademie dove la sfida è già attiva. Un’attenzione particolare, che il giornale manterrà viva in modo sistematico in ogni numero.

Un’altra delle passioni di Gentleman è il lifestyle, la contaminazione fra diversi settori del Bello e del Ben fatto. La tecnologia, in quest’ottica, offre un trampolino di lancio straordinario, perché è il filo rosso che lega imprese che, a un occhio esterno, potrebbero sembrare lontanissime: lo approfondisce nell’intervista di copertina Alfonso Dolce; ne sono un esempio due alfieri del made in Italy, Diego Della Valle e Giorgio Armani. Il primo, patron del gruppo Tod’s, ha aperto una collaborazione con Lamborghini nel nome dell’innovazione, del design e dell’italianità, dialogando con Stephan Winkelmann, ceo della casa automobilistica del Toro. Re Giorgio, da sempre armatore di motoryacht, ha firmato la sua prima barca, un Admiral 72 di The Italian Sea Group, guidato da un altro imprenditore italiano, Giovanni Costantino.

Buona lettura a tutti, benvenuti ragazzi delle scuole nel mondo del Bello e del Ben fatto. Grazie, in particolar modo a voi, perché siete il futuro del Made in Italy.

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