Classifica – I migliori indirizzi per il bespoke

Da Napoli a Londra, i migliori indirizzi per un abito su misura secondo Gentleman. E i consigli di gents contemporanei come Alessandro Marinella e Luca Rubinacci

1. Henry Poole & Co. Leggenda della sartoria britannica che ha inventato lo smoking, si trova a Savlle Row, la via dell’eleganza di Londra. Dal 1806 veste l’aristocrazia inglese e l’high society di mezzo mondo.
2. Gieves & Hawkes. La più antica sartoria su misura del mondo, fondata nel 1771 da Thomas Hawkes, dalla nascita ha avuto come clienti fissi comandanti dell’esercito, gentiluomini inglesi e teste coronate. Oltre Londra, ha negozi anche a Mosca, Hong Kong e Taiwan.
3. Ozwald Boateng. Il designer Ozwald Boateng, figlio di un immigrato del Ghana, crea vestiti dai colori sgargianti e personalizzati in modo tale da riflettere la personalità e il lifestyle della persona che lo indossa. Sempre a savile Row.
4. Richard Anderson. Solo da una decina di anni a Savile Row, Anderson propone tessuti originali per una sartoria legata alla tradizione. Il giovane sarto organizza viaggi all’estero (Europa, America e Giappone) per incontrare clienti stranieri.
5. Ciro Pistarino, il sarto sostenibile con negozio nel cuore di Brera a Milano, che unisce alla sapienza e maestria sartoriale italiana, la volontà di confezionare capi sostenibili e tracciabili.
6. Liverano e Liverano. Nel cuore di Firenze, la sartoria nata secondo le linee della scuola fiorentina, porta avanti una tradizione sartoriale d’eccellenza dagli anni sessanta.
7. Sagripanti. Nata dalla volontà di Franco Sagripanti, marchigiano di origine e romano d’adozione a Roma,nonché sarto personale di Valentino, agli inizi degli anni 60, oggi la sartoria, in Via Della Fontanella di Borghese 27, a pochi passi dal centro storico di Roma, è portata avanti, con la stessa passione, dai figli Marco e Stefano.
8. Ciardi. Per ogni cliente una giacca su misura, cucita addosso come una seconda pelle. Una giacca che segue perfettamente il corpo, le sue forme e i suoi difetti. In via Fiorelli, a Napoli.
9. Crimi. L’eleganza a Palermo. Da più di 50 anni i Crimi disegnano, progettano, tagliano, cuciono, secondo le più antiche regole della migliore tradizione sartoriale italiana.
10. Musella Dumbech. Nato come un piccolo laboratorio sartoriale artigianale nel cuore di Milano (in via Celestino IV), oggi è diventato un punto di riferimento per i clienti più esigenti di ogni parte del mondo.

In un’epoca in cui comanda il ready to wear, in cui la moda è sempre più fast e omologata, il ritorno alla tradizione, al particolare e all’unicità, in una parola, al su misura, è un valore aggiunto. Un valore che si tramanda di generazione in generazione, fino ad arrivare ai Millennials.

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Alessandro Marinella, quarta generazione della storica sartoria napoletana di cravatte.

«I Millennials stanno seguendo mode sempre più streetwear. Ma quello che non può mancare nel loro guardaroba è un abito su misura»,

racconta Alessandro Marinella, che rientra di pieno diritto in questa categoria, avendo sì 25 anni, ma gusto ed eleganza che gli scorre nelle vene. Alessandro è, infatti, l’erede della storica sartoria napoletana di cravatte Marinella. Considerato uno degli uomini under 30 più eleganti d’Italia, è il perfetto esempio di un giovane gentleman.

«L’eleganza per me è stupire senza esagerare. Porto avanti un’azienda fortemente legata alla tradizione e vedere che heritage e costumi d’altri tempi vengono ancora valorizzati, mi spinge a fare sempre più e a innovare, preservando nella storia e nella tradizione aziendale», spiega Alessandro Marinella, con uno sguardo puntato al digitale, per raggiungere l’omnichannel, a nuovi materiali, magari ecosostenibili, e alla produzione di nuovi accessori, tecnologicamente innovativi.

Ma, per quanto riguarda lo stile, i suoi punti di riferimento sono i grandi classici: per gli abiti, le sartorie Panico, Cuomo, Tofani e Pastena, tutte a Napoli; per le camicie, selezionati artigiani partenopei; mentre per le scarpe, vale la pena fare un viaggio fino a Milano, da Stivaleria Savoia (marchio di E.Marinella). Gli accessori, a partire dalle cravatte, ça va sans dire, sono E.Marinella.

Luca Rubinacci, terza generazione dell’omonima sartoria napoletana con sede anche a Milano e Londra. @Massimo Sestini

«Mio padre Mariano mi ha sempre insegnato che un bell’abito su misura deve vestire come una seconda pelle: dev’essere largo dentro e stretto fuori», racconta invece Luca Rubinacci, terza generazione della storica omonima sartoria napoletana (con negozi anche a Milano e Londra), fondata dal nonno Gennaro negli anni Trenta. Studi dai migliori sarti di Savile Row e gavetta negli archivi di famiglia, Luca Rubinacci è riuscito a dare un’impronta nuova alla Maison, avvicinandosi alle giovani generazioni, passando anche dai social, dove dispensa consigli di stili attraverso i Gentlemen tips.

«I Millennials hanno il vantaggio di guardare il passato e decidere il proprio futuro e questo vale anche quando si parla di eleganza», racconta. «Ogni persona ha un proprio stile: bisogna solo trovarlo. Per questo ci sono persone e sartorie, come la nostra, dove il lavoro non consiste solamente nel fare un abito perfetto, ma di interpretare le esigenze, e le richieste, di chi lo indossa. È questo il bello del vero su misura: sono tutti pezzi unici», racconta Rubinacci.

«Il fit perfetto non esiste, l’unica cosa che conta è sentirsi a proprio agio dentro un abito».

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Il Maestro d’Arti e Mestiere Gaetano Aloisio, ritratto nella sua sartoria.

Dello stesso parere il Maestro d’Arti e Mestiere Gaetano Aloisio, ambasciatore del su misura nel mondo, membro dell’Accademia nazionale dei sartori e vincitore del premio Forbici d’Oro. «L’eleganza è stile, naturalezza, stare bene con se stessi e con l’abito che si indossa. È un modo di essere e di fare. Giovanni Agnelli è un esempio: riusciva a portare tutto con disinvoltura, dallo smoking agli scarponcini da neve», racconta Gaetano Aloisio.

«Esiste un galateo dell’abbigliamento e questo viene trasmesso di padre in figlio. La cultura del vestire bene fa parte dell’educazione. La bellezza è educazione e gentilezza, un valore estetico e una necessità».

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Un bozzetto di gaetano Aloisio.

Per questo, tra le sartorie che Gaetanio Aloisio consiglia, si trovano indirizzi storici, come Cifonelli 1880 a Parigi, maison che unisce sartorialità britannica, allure italiana (la prima sede era a Roma) e precisione francese, la Sastreria Manuel Calvo de Mora, a Madrid; Huntsman e Anderson & Sheppard, entrambe a Londra.

Ciro Pistarino, il sarto sostenibile, con negozio nel cuore di Brera a Milano.

Per completare il total look su misura, immancabili le camicie di Pescetto a Genova; i tessuti di Thomas Mason 1796, brand di Albini Group, e del Lanifico F.lli Cerruti dal 1881; i guanti di Ulisses, a Lisbona, e un copricapo dell’Antica Cappelleria Troncarelli a Roma.

Perché un autentico gentleman non ha età.

gentleman editoraile aprile 24

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