Classifica – I 30 G under 40

Gent’s zeta vs millennials

I millennials e la generazione zeta stanno dimostrando stile e talento in tutte le arti. Ecco chi sono i 30 nomi da tenere d’occhio

Nessuna etichetta. Se non quella di gentleman digitali. I Millennials (nati tra il 1981 e il 1996) e gli Z (fine anni 90-2010) rappresentano le nuove generazioni che condividono valori sani, come la sostenibilità, la passione per gli sport, il bello e la cultura. E una curiosità che li spinge a guardare, e a cercare, oltre quello che già hanno. Nel lavoro, nella vita privata e anche nel look. Cravatta solo per le occasioni ufficiali, la nuova divisa è una T-shirt, da abbinare alla giacca o al girocollo. Come alcuni grandi del passato. Perché da lì tutto viene..

Sam Altman: il benefattore digital. Imprenditore e investitore statunitense, è ceo di OpenAl, società di ricerca il cui obiettivo è far progredire l’intelligenza digitale per il bene dell’umanità.

Alexandre Arnault: il futuro del lusso. Il figlio di Bernard, patron del gruppo francese Lvmh, sta portando la prospettiva Millennials nei brand del gruppo.

Giunyi Bai: la Via della seta. Nominato quest’anno Avvocato dell’anno per gli Italy Awards 2021, è  partner per il China Desk dello studio legale Dentons di Milano.

Rocco Basilico: smart manager. Smart come gli occhiali Luxottica-Facebook. È sua, infatti, l’idea della partnership tra i due grandi gruppi. Fatto senza clamore e senza troppo apparire.

Stefano Belingardi Clusoni: l’architetto dei sogni. Di fama internazionale. Tra gli ultimi progetti del fondatore dello studio Best, la riqualificazione di piazza Fidia, a Milano.

Matteo Berrettini: un romano a Wimbledon. Il primo italiano in finale in 144 anni, ha dimostrato grinta, tenacia e stile da vendere, conquistando tutti. Non solo sugli spalti.

Lorenzo Bertelli: un futuro in green. L’head of Csr-Corporate social responsability di Prada sta portando avanti importanti progetti legati alla sostenibilità.

Matteo Bocelli: la giovane promessa della musica italiana. Il secondogenito di Andrea sta seguendo le orme del padre.

Alessandro Borghi: la Dolce Vita 4.0. Il giovane attore italiano si contraddistingue per eleganza e savoir faire e versatilità, fuori e dentro dal set.

Carlo Borromeo: il gentleman di campagna. Fa parte di una delle famiglie italiane  più in vista (i suoi cognati sono John Elkann e Pierre Casiraghi…), ma, nonostante ciò, fa una vita riservata, tra lo studio di designer a Milano e la campagna.

Pierre Casiraghi: il principe  ecologista. Da sempre molto attento alle tematiche ambientali, ha attraversato l’Oceano Atlantico con la giovane attivista Greta Thunberg. Il racconto del viaggio è stato trasformato in un libro di fiabe, il cui ricavato è stato destinato alla Fondation Prince Albert II de Monaco.

Guglielmo Castelli: pennellate d’autore. Pittore torinese di fama mondiale, è considerato tra i primi dieci artisti under 40 più influenti nel mondo dell’arte.

Timothée Chalamet: il fascino dei due mondi. Padre francese, madre americana: influenze che il giovane e talentuoso attore ha elaborato in una maniera unica, riuscendo a diventare icona di eleganza.

Arthur Chatto: ufficiale e gentiluomo. Il pronipote della regina Elisabetta II è entrato a far parte dei Royal Marines, seguendo le orme del Principe Filippo.

Niccolò Ferragamo: bello e buono. È uno dei fondatori della start-up Bella & Bona e di Kiwi, che si occupa di fornire quotidianamente un accesso al cibo di alta qualità agli impiegati di tutta Europa.

Freddie Highmore: il bravo ragazzo. L’interprete di The Good Doctor si contraddistingue per le sue maniere pacate e irresistibili. Tipicamente british.

Craig Kielburger: dalla parte dei bambini. Fondatore di Free the Children, ha creato anche il WE Movement, aiutando più di 1 milione di persone a uscire dalla povertà.

Marco Lavit: l’architetto dei sogni. Dal design sostenibile delle cantine vinicole alla valorizzazione del savoir faire degli artigiani, il fondatore di Atelier LAVIT a Parigi è uno degli architetti su cui puntare.

Charles Leclerc: alla guida dei sogni. Il pilota della Ferrari ha la stessa grinta su pista e nella vita. Esempio di tenacia e coraggio, ha dimostrato come un sogno si possa realizzare.

Alberto Mancini: disegnare il futuro. Il giovane yacht designer di successo è ricercato dai più grandi brand nautici per il suo stile geniale e visionario.

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Alessandro Marinella, quarta generazione della storica

Alessandro Marinella: la dinastia dell’eleganza. Grazie ai suoi modi d’altri tempi, è l’erede dell’eleganza napoletana. E italiana.

Robert Pattinson: l’eleganza british che fa scuola. L’attore della saga di Harry Potter e Batman è uno dei giovani più eleganti dello star system.

Riccardo Pozzoli: il sogno americano. È suo il merito, o demerito…, di aver creato Chiara Ferragni. Oggi è il guru cortese del mondo digital.

Tazio Puri Negri: il Dna non mente. Figlio di Carlo, con 100 sterline ha realizzato a Londra la newco Blue Bus Innovations. Oltre allo spirito imprenditoriale, ha ereditato dal padre anche lo stile e la classe.

Austin Russell: il miliardario gentile. Ceo e fondatore di Luminar, è la nuova stella del business dell’automazione. Ha fondato Luminar a 17 anni capendo, prima degli altri, il potenziale delle auto che si guidano da sole.

Carlo Sestini Branca: eleganza distillata. È uno degli influencer italiani più seguiti e ricercati (ora anche imprenditore con una sua linea di occhiali). Ha fatto dello stile dandy e dell’eleganza innata il suo segno distintivo.

Aaron Taylor-Johnson: l’attore imprevedibile. Veste con la stessa credibilità  i panni di John Lennon e quelli drammatici del thriller Animali notturni.

Guido Taroni: the socialite family. Il nipote di Luchino Visconti, fotografo come lo zio Giovanni Gastel, ha un occhio speciale per il bello: quello che immortala si trasforma, infatti, in arte e poesia. Si distingue anche per il suo look, fatto di capi di moda e accessori recuperati dagli armadi degli zii.

Lorenzo Viotti: l’arte di dirigere. Affascinante, corteggiato dai più grandi brand di moda, atletico e social, il direttore d’orchestra svizzero è riuscito nell’impresa di avvicinare il mondo della musica classica ai giovani.

William d’Inghilterra: God save the prince… Dai gossip del fratello volato Oltreoceano, dagli scandali dello zio, dal passato ingombrante dei genitori… L’erede al trono sempre più sta dimostrando di avere il phisique du rôle della nonna, lo spirito green del padre e lo stile unico della madre. Pronto per la Corona.

gentleman editoraile aprile 24

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