Summer time. Scozia in piazza

di Claudio Costa - Illustrazione di Chris Burke

La nobile e austera Edimburgo diventa ogni estate una specie di grande circo che esibisce arte, danza, teatro, cultura pop. Con migliaia di spettacoli fusi in unico show.

Gentleman la vita di g edimburgo diventa un circoÈ un po’ come se una anziana elegantissima e severa aristocratica, fiera del suo antico lignaggio, si trasformasse per un mese in una scatenata attrice di burlesque, ora drag queen ora ballerina contorsionista. Una duplicità connaturata alla città.

L’Old Town di Edimburgo da certi scorci sembra di una città magica sospesa tra Medioevo e ’600, torri, guglie, pinnacoli, vicoli oscuri, un castello da fiaba che ha suggerito a Joanne K. Rowling (vissuta qui per molti anni) l’atmosfera di Hogwarts, la scuola dei maghetti.

E proprio accanto alla vecchia giace la New Town, progettata e edificata tutta insieme nel ’700, bianchi edifici in puro stile neoclassico georgiano per un’alta borghesia opulenta e calvinista. Qui è nato Robert L. Stevenson, l’autore di Dottor Jekyll e Mr. Hyde, ispirato da una cupa cronaca cittadina. Insomma, gli sdoppiamenti di personalità sono di casa. E in agosto il Fringe Festival trasfigura Edimburgo con migliaia di spettacoli.

Quest’anno sono più di 3mila sparsi dovunque: teatrini, sale di associazioni ricreative, chiese sconsacrate, strutture gonfiabili nei giardini, androni di antichi palazzi, piazze e piazzette. Prevale il teatro d’avanguardia insieme a stand-up comedy (con i talent-scout in caccia di talenti, mentre i comici già affermati provano i nuovi sketch), danza, musica d’ogni genere, arti visive.

Due esempi su 3mila? A poche strade di distanza si potrà assistere a Nightmare, tratta da un’operetta di fine ’800 di Gilbert & Sullivan, e a Fabulett 1933, musical queer già applaudito quest’anno nei teatri londinesi. E tutt’intorno un fuoriprogramma da fiera popolare: buskers, pittori del viso, chiromanti, giocolieri, intrecciatori di capelli, statue viventi.

La città di 500mila abitanti li raddoppia con i turisti-spettatori. Per questo c’è chi sostiene che, a conti fatti, lo spettacolo imperdibile sia la propria Edimburgo.

gentleman editoraile aprile 24

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