Mini Recharged & Paul Smith è l’elettrica disegnata dallo stilista per la casa automobilistica di Bmw. Il designer rilegge un suo modello del 1998 lasciando solo la strumentazione essenziale. Less is more…
Un tocco di colore e un pensiero fuori dagli schemi, in perfetto stile Paul Smith. È con questi principi che il designer brit ha realizzato la sua Mini Recharged, ultimo progetto per la casa automobilistica inglese, brand del gruppo Bmw, presentato lo scorso giugno alla Design Week di Milano e che unisce un heritage inconfondibile a una tecnologia all’avanguardia.
«Quando l’ho disegnata la prima volta, nel 1998, ho tagliato un frammento della mia camicia preferita perché il colore fosse esattamente questo», spiega lo stilista, founder e guida creativa del marchio omonimo. Per la nuova auto, che si basa su un progetto storico, ma ripensata in chiave ecologica grazie a un motore elettrico, il
creativo ha immaginato di fare qualcosa in modo diverso, concentrandosi sulla qualità e sugli accenti cromatici.
La nuova Mini Recharged & Paul Smith fa leva sul concetto dell’upcycling e su un nuovo modo di interpretare la mobilità cittadina. La vettura elettrica rilegge l’edizione anche nel colore ormai iconico, cui aggiunge il verde lime per la scatola della batteria.
All’interno, un pianale non rivestito e tappetini in gomma riciclata, ma anche, per omaggiare lo statement less is more, l’esclusione di interi strumenti. Un unico magnete ospita lo smartphone, accessorio che, a parte il tachimetro, sostituisce quasi tutti i vecchi pulsanti e funzioni del cruscotto.
«Credo che il mondo sia ormai molto omologato e che sia necessario muoversi verso qualcosa che non si conosce», aggiunge Smith.
Il caso di questa nuova utilitaria è emblematico e ha coinvolto anche gli ingegneri di Recharged Heritage Limited, che hanno trasformato una quattro ruote classica in un veicolo a zero emissioni con un propulsore da 72 kW. Un concept che unisce glamour, ricerca e visione del futuro.
