Vacanze su misura

Cresciuto circondato dal bello, nel suo sangue scorre il senso dell’ospitalità e dell’eccellenza. Guido Polito, ceo di Baglioni Hotels & Resorts, svela i segreti dell’hôtellerie

Rapporto umano, italianità e su misura. Queste sono le tre parole chiave che sintetizzano la filosofia di Baglioni Hotels & Resorts, l’unico gruppo alberghiero italiano di lusso. Una ricetta semplice, ma, in un periodo come questo, che ha rivoluzionato tutte le carte in tavola, bisogna saper dosare alla perfezione tutti gli ingredienti.

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@MarcelloChiodino

«Siamo stati travolti da fattori esterni non prevedibili, che hanno coinvolto tutti a livello globale», racconta Guido Polito, ceo di Baglioni Hotels & Resorts.

«Non esiste una ricetta per ripartire, se non fare quello che abbiamo sempre fatto al massimo».

Per dimostrarlo, lo scorso giugno, l’inaugurazione del Baglioni Resort Sardegna, un angolo di paradiso nella splendida area marina protetta di Tavolara, «un nuovo indirizzo che rappresenta la meta ideale per rilassarsi in assoluta sicurezza, grazie agli spazi a disposizione perfettamente integrati nel contesto naturalistico in cui è immerso il resort».

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Il resort inaugurato a giugno in Sardegna, a San Teodoro.

Guido Polito, classe 1977, sa bene di che cosa parla perché lui, l’aria dell’albergo, del Baglioni, l’ha respirata fin da quando è nato. «Sono cresciuto praticamente in hotel: la nostra villa di famiglia era di fianco a Cala del Porto, il primo resort realizzato nel 1974 da mio padre a Punta Ala. Ho passato la mia infanzia lì, scoprendo tutti i segreti del mondo dell’hôtellerie. Ancora oggi, per me, Cala del Porto è casa, il posto a cui sono più legato».

La piscina del Baglioni Resort a Cala del Porto, Punta Ala, il primo del Gruppo.

La storia del Baglioni Hotels & Resorts inizia, infatti, agli inizi degli anni 70, quando Roberto Polito viene chiamato per sviluppare un progetto di un grande resort sulla costa toscana. Così nasce il suo amore per il mondo dell’ospitalità e l’idea di aprire il Baglioni Cala del Porto, in un angolo della Toscana che non era ancora considerata una destinazione top per le vacanze (non c’era neanche la marina ai tempi), ma che Roberto ha lanciato e fatto conoscere al mondo.

Il commendatore Roberto Polito con la moglie.

Da allora, una serie di aperture di resort e city hotel (a cui si sono aggiunti anche luxury apartments) che hanno reso il nome del Baglioni sinonimo di italianità in tutto il mondo.
Un progetto di famiglia che non si ferma e che continua, anche con il passaggio di consegne da padre a figlio avvenuto nel 2011, a portare avanti gli stessi valori.

Il city hotel Baglioni di Londra, nel cuore della City.

«Il nostro obiettivo è l’internalizzazione del brand, mantenendo però sempre viva la nostra identità di ambasciatori dell’ospitalità made in Italy. Siamo un’azienda familiare e il nostro progetto viene premiato sia a livello economico, sia a livello umano e culturale. Che è quello che conta di più».

La terrazza del Baglioni Luna Hotel a Venezia.

Il capitale umano ricorre spesso. «Per quanto un manager possa fare bene il suo lavoro, sul campo ci sono le persone, quelle che ogni giorno sono a contatto con i clienti. Sono loro che soddisfano ogni desiderio; sono loro che, anno dopo anno, si ricordano non solo il nome, ma anche il cocktail preferito, l’esperienza organizzata… Il cliente si deve sentire coccolato, come se fosse a casa. Deve partire con dei bei ricordi che lo accompagneranno fino al viaggio successivo».

Molta della clientela del Baglioni è, infatti, quella di ritorno. E per fidelizzare i clienti ci vuole qualcosa di più di un semplice albergo, seppur di lusso. «Nel tempo, il concetto di lusso è notevolmente cambiato», spiega Polito. «Trent’anni fa era sinonimo di opulenza. Oggi è qualcosa di più semplice, di meno formale». Allo stesso modo è cambiato il modo di viaggiare. Il plus di un soggiorno è dato dalle esperienze offerte e dal territorio. Abbiamo delle meraviglie che diamo per scontate, bisognerebbe valorizzarle maggiormente».

Tra le experiences organizzate in ogni albergo, il giro in mongolfiera sulle colline toscane.

Ed è quello che il Gruppo fa in ogni luogo dove è presente. Da Punta Ala e Firenze, con tour in Vespa o in mongolfiera per scoprire il territorio toscano, cantine comprese, a Venezia, con visite esclusive nei laboratori artigianali. Da Roma, con picnic a Villa Borghese, a Londra, dove vengono organizzati tour privati a Kensington Palace, solo per citarne alcune. Senza dimenticare le ultime due aperture, nei luoghi più desiderati: Maldive e Sardegna.

Il Baglioni Resort Maldives, sull’isola di Maagau, nell’atollo di Dhaalu.

Il Baglioni Maldive, inaugurato a novembre 2019, proprio pochi mesi prima della pandemia, il place to be dove tutti vorrebbero tornare e ritornare, è uno dei pochi resort made in Italy dell’atollo, che va contro le tendenze attuali. Qui si respira, infatti, un’idea di lusso legata al territorio, dove la struttura è perfettamente integrata nella natura senza sopraffarla, e il plus è dato dal servizio, dalla semplicità e dalla bellezza del luogo, perfetto per decomprimersi.

La piscina del Baglioni Sardegna.

Stesso concetto che accompagna il nuovo 5 stelle in Sardegna. L’ultima gemma della Collection Italiana Baglioni Hotels & Resorts, sulla costa nord-orientale, a nord di San Teodoro, ha solo 78 tra camere, suite e ville progettate dallo studio Spagnulo & Partners in un continuo dialogo con la natura circostante e nel rispetto delle tradizioni locali, rivisitate in chiave contemporanea.

Zona living, 2 camere da letto, 2 bagni con doccia e vasca, veranda e terrazza privata con roof panoramico: questa è la Suite Maddalena.

«La Sardegna è sinonimo di straordinaria bellezza naturalistica, tutta da scoprire», spiega il ceo Guido Polito. Immerso in un parco di 4 ettari, l’albergo, con tre piscine (due dedicate ai bambini, a cui è riservato anche un kids club), Spa e palestra, può contare anche su due ristoranti: il Gusto by Claudio Sadler, gourmet, e quello mediterraneo, dove poter assaggiare piatti della tradizione sarda.

Il bar sul rooftop del Baglioni Sardegna.

«Il buon cibo, legato al territorio, è un segno distintivo dell’italianità e l’esperienza gastronomica è uno dei nostri punti di forza. Insieme alla tipicità, all’artigianalità e alla sostenibilità. Siamo sempre alla ricerca di ingredienti e ricette locali, per un pubblico che negli anni è diventato molto più attento a questi aspetti».

Tagliolini di pasta fresca con polvere di alga spirulina con gamberi rossi marinati, limone, capperi e peperoncino by Claudio Sadler.

Perché una vacanza inizia sì quando si prenota, ma poi deve trasfomarsi in un ricordo che accompagna il cliente fino… al prossimo viaggio.

gentleman editoraile aprile 24

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