Kel 12, una tribù che viaggia

di Magda Mutti

Grazie all’incontro magico, 45 anni fa, con i Tuareg, nasce Kel 12, tribù nella lingua tamashek, tour operator specializzato in spedizioni culturali di lusso nei luoghi più belli del mondo

gentleman viaggi kel 12 A Raja Ampat, Mutiara Indah di Timur Indonesia
Un viaggio a bordo di un veliero in legno nell’arcipelago di Raja Ampat, nella provincia indonesiana di West Papua, tra isole e spiagge deserte, per scoprire la biodiversità marina.

Esplorazione è una parola che non va sprecata. Non si addice ai soggiorni all inclusive, ai weekend, alla meta toccata e fuga, anche se instagrammer, agenzie e stampa ne abusano. Appartiene invece a un’esperienza profonda, all’incontro ravvicinato con altri Paesi, altre culture, altra umanità.

gentleman viaggi kel 12 A Da Luang Prabang ad Angkor
Da Luang Prabang ad Angkor.

Mettersi in gioco non è da tutti, vero è però che affrontare una spedizione stuzzica la fantasia e chi vuole passare dai sogni ai fatti ha l’occasione per provare. Gentleman ha incontrato Gianluca Rubino (qui sotto), ceo di Kel 12, un tour operator diverso, specializzato in viaggi culturali e spedizioni per il globo nel segno della sostenibilità e abbinati a un’alta qualità di servizi. Una data e un luogo sono l’inizio dell’impresa: 1978, deserto sahariano.

«Devo ringraziare il founder Sergio Scarpa, veneziano, che mi ha introdotto alle sabbie del Sud-ovest dell’Algeria e all’incontro con le tribù Tuareg, gli uomini blu. Dalla relazione con quella cultura è nata Kel, che nella lingua tamashek significa tribù. Così si è formata un’aggregazione di appassionati di viaggio, anche noi una tribù, la 12ª, che col tempo ha fatto da apripista a nuove destinazioni», racconta Rubino.

gentleman viaggi kel 12 Algeria (1)
Il deserto dell’Algeria.

«Oggi Kel 12 è il primo travel partner di National Geographic in Europa e, con l’accorpamento del tour operator I Viaggi, fondato da Maurizio Levi, l’attività si è estesa alle esplorazioni archeologiche: siamo leader in Sudan, Arabia Saudita, Azerbijan, Sokotra ed altre destinazioni insolite. Dal 2022, Kel 12 è anche la prima Benefit Corporation certificata nel settore travel in virtù delle alte performance sociali e ambientali».

Gentleman. Com’è cambiato il mondo delle esplorazioni? C’è ancora spazio per il romanticismo e l’avventura?

Gianluca Rubino. Molto è cambiato, ma non i luoghi remoti e difficili dove esplorare la storia del mondo. Oggi le spedizioni sono molto più sicure: un tempo ci si affidava alle guide locali, nel caso del deserto erano gli stessi Tuareg, adesso la tecnologia, o il solo GPS, ci orienta perfettamente e dice dove si trova il gruppo. In termini di esperienza, la voglia di scoperte è la stessa, ma con molte più opzioni, destinazioni e modalità. Curiosamente, il viaggiatore adulto è più disposto a scegliere mete ardite, con un certo grado di scomodità, mentre i più giovani vogliono l’esperienza in lodge lussuoso nella savana. Di certo le spedizioni in molte aree sono in tende a igloo, yurte e in Botswana gli animali li devi vedere e sentirteli intorno: ma questo non significa mancanza di comfort.

gentleman viaggi kel 12 A In mezzo agli animali - Botswana
In mezzo agli animali in Botswana.

G. Ecco, un aspetto a cui nessun turista rinuncerebbe, è un vostro asset.

G.R. Siamo ben collaudati, si viaggia con diverse jeep, tra queste quelle del personale, incluso il cuoco, che può preparare anche un’ottima parmigiana. Inoltre, la figura del tour leader per noi è un esperto, è il valore aggiunto: secondo l’obbiettivo sarà l’antropologo, il vulcanologo, l’egittologo, il biologo e anche fotografi professionisti. Tutto ciò per consentire un viaggio che sia un regalo a se stessi, dove poter avere il tempo di riflettere e osservare la propria vita da un’altra prospettiva, vivere emozioni, staccati dal cellulare che tanto non prende.

gentleman viaggi kel 12 A Islanda
Perdersi nello spazio e nel tempo in Islanda, alla ricerca dell’aurora boreale in Islanda.

G. Chi sono i nuovi esploratori e dove vogliono andare?

G.R. Sono persone consapevoli e preparate, con un alto livello culturale, manager, liberi professionisti e soprattutto donne. Tra le destinazioni più richieste c’è il Sahara, visto come viaggio iniziatico per l’importanza storica, ma anche per il comfort offerto dall’accampamento tra le dune. Un’altra, a est del Mar Caspio, è il Mangystau, in Kazakistan: era una diramazione della Via della Seta poi abbandonata, l’itinerario si snoda in un labirinto di gole e bianche formazioni di gesso nel Canyon Jylshy, tocca la misteriosa moschea sotterranea di Shakpak Ata risalente al X secolo, poi Torish (la Valle delle Sfere), tra centinaia di gigantesche palle di pietra. Oppure il Lago Tuzbair, con le impronte di dinosauro e un laghetto a forma di cuore. Dura 9 giorni, si dorme in hotel e yurta, la struttura circolare in legno coperta da tessuti.

Navigazione da Aswan ad Abu Simbel.

G. I grandi fiumi sono altri soggetti degni d’avventura: culture, archeologia, templi. Una navigazione speciale?

G.R. Sì, sul Nilo la crociera è lenta e l’imbarcazione è a vela: da Luxor ad Assuan in 7 giorni rispetto ai 3 dei battelli a motore. Si visitano, volendo in notturna, anche i siti meno conosciuti e, naturalmente, Karnak, il più importante dell’Egitto Faraonico. lI fiume Mekong in veliero è un’altra proposta: Luar Prabang, l’antica città reale del Laos, Vat Phou sito Unesco, Angkor, scivolando tra templi, grotte, cascate, con notti in lodge immersi nella natura. E poi, il Grande Nord alle Svalbard, nel Regno dell’orso polare, e la crociera in Antartide con le navi Ponant, nel massimo del comfort lussuoso della nave Le Commandant Charcot, progettata come rompighiaccio. Si naviga sulle orme di Shackleton e dell’Endurance Odyssey verso il Mare di Weddel, abitato da balene, foche e pinguini reali. Qui gli sbarchi dipendono dalla natura, ghiaccio e venti permettendo. Alla natura non si comanda.

Sulle orme di Shackleton.

gentleman editoraile aprile 24

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