Tendenze. La scommessa vincente

di Davide Passoni

Puntare sul nero e sul grigio. I brand di orologi scelgono per i loro modelli i due colori, sinonimo di eleganza e prestazioni

«La natura umana non è in bianco e nero, ma nero e grigio», disse lo scrittore britannico Graham Greene. Ma le sfumature di grigio e di nero sono ben lungi dall’essere cinquanta, giusto per rimanere in ambito letterario, specialmente in orologeria. Questi due colori sono intramontabili quando si parla di segnatempo: capaci tanto di fare tendenza e di sprigionare eleganza, quanto di essere la quintessenza della sportività, se forgiati nel carbonio e nel titanio. Ecco i migliori modelli.

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In questo 2021 le maison non si smentiscono e, sulla roulette della performance, puntano ancora sul nero, che diventa grigio senza perdere in carisma. Prendiamo il Royal Oak Offshore Flying Tourbillon Automatico Chrono Flyback di Audemars Piguet: super sportivo e aggressivo, è limitato a 100 esemplari e la sua cassa grigia da 43 mm incornicia il quadrante nero che rivela l’architettura del movimento rifinito a mano.

Nell’Ulysse Nardin Blast Hourstriker, invece, il trattamento Dlc nero esalta le finiture in oro rosa: qui, la profondità del colore contrasta con la leggerezza dell’acustica che caratterizza gli orologi con suoneria del marchio.

Il nero corsa, invece, caratterizza la cassa in titanio del Porsche Design Chronograph 911 Gt3: gli orologi del brand vanno di pari passo con le auto della casa di Stoccarda e spesso sono in edizione esclusiva come questa, riservata ai proprietari della Porsche 911 GT3.

Dalla pista al cielo, ma sempre al polso, il Bell & Ross BR 03-92 Red Radar Ceramic si ispira allo schermo radar degli aerei: l’ora è letta tramite un sistema di dischi rotanti in cui l’aereo di linea viaggia su quello grande più esterno che indica le ore, l’aereo da caccia vola su quello più piccolo che mostra i minuti. Il nero della ceramica della cassa rende affascinante il vetro zaffiro rosso.

Meno spinto, ma ugualmente geniale, è il Tambour Curve Gmt Flying Tourbillon di Louis Vuitton: tourbillon volante e funzione Gmt arricchiscono un design nel quale il grigio del titanio della cassa e del quadrante in meteorite si amalgamano con le finiture nere, dando vita a un orologio equilibrato.

Passando a un altro brand della moda, l’H08 di Hermès è un bell’esempio di fusione tra materiali, colori e design: la cassa in titanio trattato Dlc, abbinata a un cinturino in tessuto sintetico intrecciato rende il segnatempo molto armonico.

Armonia delle linee che è da sempre un punto di forza degli orologi di Nomos Glashütte, tra i quali il Metro 38 è uno dei più equilibrati: la versione a carica manuale con quadrante rivestito in rutenio è in un’elegante tonalità di nero, è priva di funzionalità, come datario e indicatore di riserva di carica, e ha un fondello in acciaio inossidabile.
Il risultato? Essenziale e stiloso.

E, se la purezza delle forme è nel Dna di Nomos, non è certo aliena agli orologi di un marchio come Rado, pluripremiati nei concorsi di design. Il nero lucido della cassa del True Square Open Heart ne esalta gli angoli arrotondati che gli danno una forma moderna, confortevole ed ergonomica.

Più scanzonato e irriverente, come nello spirito del marchio, è invece l’Endeavour Centre Seconds Concept X seconde/seconde/ di H. Moser & Cie.: nell’orologio, creato con l’artista parigino seconde/seconde, la lancetta delle ore diventa una gomma per cancellare pixellata, a ricordare che il brand enfatizza il minimalismo fino a sopprimere il logo nei quadranti Concept. Il grigio dell’acciaio della cassa smorza un po’ l’impatto del quadrante fumé, ma dà leggerezza a un orologio già leggero nello spirito.

Si chiude con il colpo di genio di Bulgari che, grazie alla collaborazione con un archistar, trova una chiave di lettura nuova per il suo pezzo da novanta: l’Octo Finissimo Tadao Ando.
La cassa in ceramica, di un nero profondissimo, racchiude il quadrante laccato blu in cui la spirale temporale nasce e si dispiega dalla base della lancetta dei secondi, mentre una falce di luna dorata occhieggia a ore 5.

Puntare sul nero e sul grigio, ma quale scegliere tra i due colori? A ciascuno la propria nuance ma, se vogliamo ascoltare il poeta francese Edmond Jabés,
«il grigio è più crudele del nero perché consente la speranza». Sarà vero?

gentleman editoraile aprile 24

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