Le passioni della pilotaCatie Munnings

di Giada Barbarani

Tra gare di rally nei luoghi estremi del mondo e semplici passioni, nella vita di Catie Munnings, giovane campionessa di rally, c’è un perfetto equilibrio

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Catie Munnings indossa l’orologio defy Midnight di Zenith, di cui è ambassador.

Unire grinta e femminilità, forza ed eleganza, coraggio ed emozioni. Per inseguire un sogno e, una volta raggiunto, diventarne ambasciatrice.

Così si potrebbe riassumere la vita della giovane Catie Munnings, pilota di rally inglese che corre per il Team Andretti nel campionato Extreme E (il circuito di gare di Suv elettrici nato da un’idea dell’imprenditore Alejandro Agag, già mente della Formula E, che si svolge nei luoghi più estremi e remoti del mondo, dall’Argentina alla Patagonia, dall’Arabia Saudita al Brasile, per sottolineare l’emergenza climatica).

Vincitrice del FIA European Rally Championship Ladies Trophy, ex conduttrice del programma televisivo CBeebies Catie’s Amazing Machines e prima pilota femminile dell’era moderna a correre in modo competitivo per Bentley Motorsport, Catie, figlia d’arte (il padre è, infatti, l’ex pilota di rally Chris Munnings), fin da piccola si è appassionata del mondo dei motori, un mondo dominato dagli uomini, ma dove è riuscita a farsi strada.

E proprio per questo Catie collabora a stretto contatto con organizzazioni che promuovono le pari opportunità sul lavoro e incoraggiano le generazioni future a mettere in discussione gli stereotipi di genere. Un impegno condiviso con Zenith, la Maison di orologi partner fondatore e cronometrista ufficiale di Extreme E, che, attraverso la piattaforma Dreamhers, dà voce a donne indipendenti ed emancipate che con le loro esperienze ispirano altre donne a perseguire i propri obiettivi e raggiungere i propri sogni. Tra queste, proprio la giovane pilota inglese, scelta come Zenith DreamHer e come nuova ambassador Zenith. Gentleman l’ha incontrata per scoprire le sue passioni.

1. La Groenlandia.

Precisamente Kangerlussuaq, «il grande fiordo», dove io e Timmy Hansen (mio compagno nel team Andretti Autosport, ndr) abbiamo vinto l’Arctic X Prix. Un posto unico, remoto, ai piedi della calotta glaciale. Vedere la velocità con cui il ghiaccio si scioglieva e scorreva via mi ha fatto capire una volta di più quanto sia preziosa la Terra e di quanto lavoro ci sia ancora da fare per sensibilizzare l’opinione pubblica.

2. Il tempo.

Ha un grande significato per me: si ha una sola possibilità nella vita, non si deve avere mai paura di provarci. A livello professionale, quando sono in gara, ogni decimo di secondo contro il tempo conta. A sostenermi, Zenith, cronometrista ufficiale e partner fondatore di Extreme E, che mi ha anche scelta come ambasciatore del progetto DreamHers per l’emancipazione femminile. Off road, appena posso mi piace rallentare con lo yoga o la meditazione per vivere e godere del momento e riflettere non solo su dove sono, ma anche su dove voglio essere.

3. Gli animali.

Il loro amore incondizionato e la simpatia mi contagiano, mi ricordano di divertirmi e che cos’è veramente la vita. Come si dice: quando la vita è troppo seria, cerca i cani!

4. Ballare.

Una passione che credo coinvolga tutti. Il ballo non è solo divertente, ma anche liberatorio, serve per scrollarsi di dosso l’energia negativa di cui non si ha bisogno. Amo la danza da quando ho iniziato a camminare e riesco ancora a stupirmi di quanto sia bello muovere il corpo al ritmo di buona musica!

5. I rooftop delle città.

Sono una ragazza di campagna, ma è uno dei luoghi in cui trovo ispirazione. Vedere dall’alto il trambusto e le luci delle grandi città mi ha ispirato fin da quando ero bambina. E tuttora è la spinta di cui, a volte, ho bisogno.

6. Gli aerei.

Sempre per rimanere in tema altezza, volare mi dà una prospettiva diversa. C’è qualcosa nello stare sospesi, sopra le nuvole, che mi permette di liberare la mente, avere le idee più chiare, di afferrare le stelle…

7. Tè.

È un rito molto british, ma, come diciamo noi, «non c’è niente che una tazza di tè non possa risolvere». È fondamentale riscoprire i gesti semplici, tornare alle origini, per affrontare, un passo alla volta, le questioni più difficili. Il tutto avendo accanto la propria famiglia, una parte fondamentale della mia vita.

gentleman editoraile aprile 24

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