Hole in Rome: la Ryder Cup 2023

di Jacopo Vianelli

Dal 29 settembre, per la prima volta nella storia, l’Italia, e più precisamente il Marco Simone Golf & Country Club di Roma, ospita la Ryder Cup, la manifestazione più importante e prestigiosa di golf al mondo

Zach Johnson e Luke Donald, capitani, rispettivamente, del team statunitense e di quello continentale, fotografati con il trofeo della Ryder Cup al Colosseo.

Quando, 9 anni fa, si iniziò a vociferare di una papabile candidatura dell’Italia ad ospitare la 44ª edizione della Ryder Cup, la storica sfida golfistica tra Europa e Stati Uniti, tutto il mondo del golf guardava con sospetto e titubanza l’idea visionaria dell’allora, e attuale, presidente della Federazione Italiana Golf Franco Chimenti.

E da quando il 14 dicembre del 2015 l’Italia fu ufficialmente nominata sede della terza manifestazione sportiva più seguita al mondo a livello mediatico, dietro solo ai Mondiali di calcio e alle Olimpiadi, è iniziato un lungo e tortuoso percorso che sta finalmente arrivando al suo culmine.

L’evento

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Una veduta del Marco Simone Golf & Country Club a Roma.

Dal 29 settembre al primo ottobre, il Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio, campo di proprietà della famiglia Biagiotti, alle porte della Capitale, è finalmente pronto ad ospitare la Ryder Cup, l’unico torneo di golf senza un montepremi in denaro, dove si gioca esclusivamente per la gloria, per la bellezza e per l’essenza stessa dello spirito golfistico: in palio, infatti, oltre alla futura memoria, solo il trofeo donato dall’inglese Samuel Ryder alla federazione Usa nel 1924.

Una settimana (l’evento si svolge su sei giornate, tra quelle di pratica e tre di gara) dove si respira un clima da stadio, dove i giocatori vengono osannati e adulati dalle migliaia di tifosi che si riversano in campo durante i giorni di gara e nei giorni di prova campo, per supportare i loro beniamini. In media durante ogni singola giornata di gara, sono, infatti, circa 50mila le persone presenti sul percorso.

La storia

Ma qual è la storia della Ryder Cup e perché rappresenta un evento più unico che raro per l’Italia e per tutto il settore golf e turistico del nostro Paese?

La squadra americana del 1937 vittoriosa in Gran Bretagna.

La Ryder Cup è una competizione a squadre nata nel 1927 e, da allora, questo torneo viene ospitato alternativamente in Europa e negli Stati Uniti. Inizialmente i campi da golf britannici hanno monopolizzato le competizioni del Vecchio Continente visto che, sino al 1971, la selezione europea era riservata ai giocatori della Gran Bretagna.

Poi, dall’anno successivo, è stata incorporata l’Irlanda e, dal 1979, l’intera Europa, trasformando l’evento nell’unica competizione mondiale nella quale la bandiera europea unisce un solo team. Nonostante ciò, la competizione si è svolta fuori dai green della Gran Bretagna solo in due occasioni: nel 1997 sui green spagnoli del Valderrama Real Club e, nel 2018, a Parigi al Golf Le National. Il 2023 è l’anno dell’Italia, di Roma e del Marco Simone Golf & Country Club.

Come si svolge il torneo

In campo, due squadre, composte dai migliori 12 giocatori europei e americani, che si scontrano in una tre giorni, dal venerdì alla domenica, con tre diverse formule. Nei primi due è prevista una sessione di quattro incontri in modalità four-ball e una sessione di altri quattro incontri in foursome, mentre il terzo giorno è riservato ai 12 incontri singoli.

gentleman sport ryder cup 2023 italia romaNei four-ball, la quattro palle, due concorrenti del team giocano come partners, ciascuno giocando la propria palla. Il punteggio più basso dei partners è il risultato per la buca. Se i due punteggi più bassi sono pari, la buca finisce in pareggio.

Nei foursome, invece, ogni squadra di due giocatori gioca una palla per buca, a turno, finché ogni buca non è stata completata. I giocatori si alternano alla partenza di ogni singolo tee, dove uno tirerà il primo colpo nelle buche pari, e l’altro per quelle dispari. La squadra con il punteggio più basso vince la buca. Se il punteggio è pari, la buca finisce in pareggio.

Nei singoli, ogni incontro vede affrontarsi due giocatori, uno per squadra. Il giocatore che totalizza il punteggio più basso a una buca vince quella buca. Se è pari, finisce in pareggio. Per confermarsi campioni a Roma, gli Stati Uniti avranno bisogno di conquistare 14 dei 28 incontri in programma, mentre l’Europa, per riconquistare il trofeo, dovrà realizzare almeno 14,5 punti. A oggi, gli statunitensi battono i continentali 28 a 15, ma nelle ultime 13 edizioni l’Europa s’è imposta nove volte contro le quattro degli Usa.

Ma chi sono i protagonisti di questa Ryder Cup?

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I capitani Luke Donald e Zach Johnson sul campo romano.

Ognuna delle due squadre è formata da un capitano e da tre vice-capitani. A portare la bandiera europea, l’inglese, ed ex numero 1 del mondo, Luke Donald: nel suo palmares, quattro Ryder Cup (2004, 2006, 2010 e 2012), e due con il ruolo di vice-capitano (2018 e 2021). Al suo fianco, il torinese Edoardo Molinari, il danese Thomas Bjørn, già capitano vittorioso nella Ryder Cup di Parigi nel 2018, il belga Nicolas Colsaerts e lo spagnolo José María Olazábal.

Capitano del team americano, invece, Zach Johnson: nel suo curriculum, 12 vittorie sul PGA Tour, due titoli major, cinque Ryder Cup giocate. Per quanto riguarda gli altri componenti, faranno parte della squadra Brooks Koepka, Jordan Spieth, Justin Thomas, Collin Morikawa, Sam Burns e Rickie Fowler.

I giocatori prescelti si uniranno ai sei già qualificati di diritto, in ordine nell’apposita graduatoria, tutti tra i top ten del World Ranking: Scottie Scheffler (n. 1), Wyndham Clark (n. 10), Brian Harman (n. 9), Patrick Cantlay (n. 5), Max Homa (n. 7) e Xander Schauffele (n. 6).

Che cosa rappresenta per l’Italia la Ryder Cup.

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Il Marco Simone Golf & Country Club.

Per l’Italia, e soprattutto per Roma, candidata a ospitare l’Expo 2030, la Ryder Cup rappresenta un’occasione unica: secondo la Federazione Italiana Golf questo evento porterà nelle casse del nostro Paese, solo di introiti fiscali, 157 milioni di euro (l’edizione francese ha generato ricavi per 253,7 milioni di euro): il golf, infatti, è uno degli sport più diffusi al mondo con 80 milioni di praticanti, di cui 7 soltanto in Europa.

La previsione per diritti televisivi e sponsorizzazioni è, invece, di 56 milioni di euro (la sfida delle sfide tra Europa e Stati Uniti si potrà seguire sia su Sky, sia in streaming tramite NOW).

Per dare altri numeri: il Marco Simone Golf & Country Club può ospitare fino a 50mila persone al giorno; la tribuna della buca 1 ha una capienza di 4.800 persone; gli abbonamenti settimanali partono da mille euro. Ma, come in tutti gli eventi di questa importanza, i biglietti sono andati esauriti nelle prime 36 ore in cui sono stati messi a disposizione, tanto da spingere l’organizzazione della Ryder Cup Europe a effettuare un sorteggio per soddisfare il più possibile le richieste arrivate da ben 140 Paesi.

gentleman editoraile aprile 24

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