Indovina chi viene a cena…

di Giulia Pessani

Grande giornalista, appassionato e produttore di vini, Bruno Vespa inaugura un ristorante nella sua masseria-resort nel Salento, in Puglia

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«Nella prossima vita vorrei fare l’ispettore della Michelin».

In questa non lo è, ma è altrettanto temuto e inseguito dall’Italia che conta. E, anche se non gira le tavole per esprimere giudizi sugli chef, ha coltivato passione ed esperienza al punto che un ristorante se lo è aperto da solo, nella sua terra d’elezione, il Salento.

Bruno Vespa, il maestro del giornalismo politico della tv italiana, da quest’estate è pronto ad accogliere ospiti e gourmet al Santa Chiara a Li Reni, a pochi chilometri da Manduria.
Dieci anni fa il colpo di fulmine per la Puglia e l’acquisto di una splendida tenuta del ’500, Li Reni appunto.

@MassimoSestini

È partito così il Bruno Vespa vignaiolo (o vignaiuolo, come avrebbe detto il suo maestro di enologia, Luigi Veronelli), dalla seduzione del territorio. Non è un cambio di vita o un addio alla televisione, perché Vespa è da sempre appassionato di vini, di cui si ama definirsi «esperto e consumatore, prima di tutto».

In questi due lustri ha portato ai massimi livelli il Primitivo di Manduria con il suo Raccontami 2018, che ha ottenuto massimi punteggi di tutte le più autorevoli guide enologiche italiane, a cominciare dai tre bicchieri di Gambero Rosso.

In parallelo, ha seguito con la moglie Augusta Iannini, magistrato, il restauro conservativo della masseria che, oggi, è un resort con 13 stanze, già attivo da tre anni, in cui sono transitati ospiti da 52 Paesi dei 5 continenti, compresi Australia e Africa.

Adesso tocca al ristorante, il Santa Chiara a Li Reni. «Ci è cresciuto in mano», racconta il giornalista. «E così abbiamo scelto di aprire non soltanto al servizio degli ospiti, ma anche al pubblico. Solo 40 posti, tutto curato con attenzione e passione, dall’aperitivo bordo piscina al dolce».

Obiettivo conquistare le stelle Michelin? «Una delle poche virtù che ho è avere i piedi per terra. Le stelle stanno in cielo…», scherza Vespa. «Partiamo intanto con una buona cucina, omaggio a un territorio straordinario. Essere all’altezza delle attese è il primo obiettivo».

Ed ecco che per la stagione estiva, l’intera brigata del ristorante Santa Chiara di Turi si è trasferita a Li Reni, con tre giovani chef alla guida: Sergio Traversa, Roberto De Carne e Stefano Soloperto.

La lista di 100 vini è curata personalmente da Bruno Vespa. «Prima di tutto ci sono i nostri, compreso il bianco, Donna Augusta, che ho dedicato a mia moglie, un vino forte e solido come lei. Poi ho scelto 10 Champagne francesi e, ciò di cui vado più orgoglioso, almeno un’etichetta da ogni regione d’Italia».

«Anche questo è un modo per valorizzare il nostro Paese. In quest’ottica, a luglio, da Li Reni, conduco Economia&Vino e, a settembre, ci occuperemo di salute. In parallelo, sempre a luglio, avremo le serate A cena con l’autore: inviterò scrittori italiani per dialoghi aperti con gli ospiti del ristorante». Appuntamento, quindi, alla masseria resort di Bruno Vespa. Anche per cena.

gentleman editoraile aprile 24

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