In Tenuta da vacanza

di Giada Barbarani

Francesca Borghese Tasca d’Almerita è l’anima della Tenuta Regaleali e di Capofaro Locanda & Malvasia, in Sicilia. Due indirizzi al top, dove l’ospitalità è su misura. A cui, a breve, se ne aggungerà un altro. In una posizione unica

Francesca Borghese con il marito Alberto Tasca d’Almerita, i figli Pietro, Niccolò e Alessandro e il cane Caos.

Nata a Ginevra, trascorre l’adolescenza tra la casa di famiglia a Roma e la villa di campagna in Toscana. Ma è con il matrimonio con Alberto Tasca d’Almerita e la nascita dei tre figli Pietro, Niccolò e Alessandro , che decide di trasferirsi a Palermo dove Francesca può dar vita alla sua grande passione: l’Italia e l’arte, che decidedi condividere con gli altri dedicandosi all’ospitalità, declinata come arte del ricevere.

La tenuta di Capofaro Locanda & Malvasia sull’Isola di Salina.

E dietro ogni dettaglio di Tenuta Regaleali, nell’antica Contea di Sclafani, e di Capofaro Locanda & Malvasia, sull’Isola di Salina, le Tenute Tasca d’Almerita, azienda vitivinicola di famiglia, si respira lo spirito di Francesca, fatto di storia, cultura, tradizione, e amore per il territorio.

Gentleman. Che significato ha per lei l’ospitalità?

L’ospitalità per me è arte, arte del ricevere: fare sentire l’ospite a casa, condividere i sapori della vita, declinati in vino, cibo, cultura, storia, racconto di aneddoti sconosciuti. Ho sempre pensato che alla base dell’ospitalità debba esserci la capacità di “raccontare storie” sia verbalmente sia attraverso oggetti materiali ed elementi immateriali tipici della cultura e dei popoli che abitano i luoghi in cui si è accolti e si accoglie. Sa quanta storia di un popolo, ad esempio, può nascondersi dietro un piatto tradizionale tramandato di generazione in generazione? O dietro a una tovaglia da tavola cucita artigianalmente? La Sicilia possiede un patrimonio materiale e immateriale, riflesso di vitalità di molteplici dominazioni, di immenso valore che amo scoprire e condividere. Questa per me è ospitalità.

La Tenuta Regaleali, immersa nelle vigne.

Gentleman. Qual è il valore aggiunto che vi distingue?

Francesca Borghese Tasca d’Almerita. Nelle nostre Tenute l’ospite ha sempre la possibilità di sentire il sapore di dettagli curati su misura. Raccontare la nostra terra, per noi è il modo migliore di dimostrare l’amore che ci lega ai suoi cicli, alle sue storie e al profondo rispetto che nutriamo per essa, considerata un componente della famiglia. A Regaleali, accompagniamo i nostri ospiti per mano in un viaggio tra colline, filari di vite, grappoli, serenità, calici di vino e cibo genuino cucinato secondo metodi strettamente collegati al passato della famiglia Tasca d’Almerita. Ancora oggi, sulla nostra tavola, rivivono antiche ricette tramandate dai nonni, che raccontano una storia di famiglia, come per esempio le ghineffe in brodo. Inimitabili.

Una delle camere della Tenuta Regaleali

A Capofaro siamo già in un territorio che da solo costituisce un valore aggiunto: le splendide Isole Eolie, patrimonio Unesco. Capofaro, una locanda circondata da filari di Malvasia a picco sul mare, è il luogo dove scoprire che il vero lusso è la semplicità delle cose belle: una passeggiata in vigna da soli o in compagnia di un sommelier che costruisce su misura per l’ospite una degustazione in vigna; la buona cucina che diventa un viaggio nel cuore dei profumi e sapori siciliani, il pane da grani antichi coltivati a Regaleali, il fucsia della bounganville che circonda i vigneti e il verde delle piante di capperi, anche la tavolozza dei colori è studiata per rendere unico il soggiorno.

Il panorama di Capofaro: oltre le 26 stanze della Locanda, sei nuove camere nel Faro.

L’autenticità e la sartorialità maniacale con cui curiamo l’esperienza degli ospiti nelle nostre Tenute è il vero valore aggiunto.

Gentleman. Quanto c’è di lei, della sua personalità e della sua storia nelle strutture che cura?

Francesca Borghese Tasca d’Almerita. Ho viaggiato molto durante la mia vita e ho vissuto in varie città. Mio marito, Alberto, dice sempre che ho una spiccata capacità di integrazione con i popoli, le culture e i territori che frequento. Quando arrivo in un posto nuovo, cerco sempre di interpretarlo, capirlo, rispettandolo però totalmente. Le nostre Tenute sono molto diverse tra loro, per territorio in cui si trovano e vocazione enologica. Ma c’è un sottile fil rouge che lega, composto da due elementi: autenticità e grazia.

Gentleman. Qual è il fattore più importante per valorizzare una struttura?

Francesca Borghese Tasca d’Almerita. La valorizzazione del territorio per me passa dalla scoperta e dal racconto della storia del patrimonio materiale e immateriale che in esso si trova. Proprio per questo vado sempre alla ricerca di giovani e talentuosi artisti siciliani le cui creazioni – a patto che siano autentiche, artigianali e soprattutto sostenibili – amo fare conoscere nelle strutture che curo.

Le vigne sull’Etna della Tenuta Tascante.

Gentleman. Progetti futuri?

Francesca Borghese Tasca d’Almerita. Presto accoglieremo gli ospiti anche sull’Etna, che significa scoprire una parte di territorio unica al mondo. La prima cosa che colpisce qui sono certamente i terrazzamenti, quel susseguirsi di muretti a secco e filari di vite che solo sul Vulcano è possibile scoprire. E poi la vegetazione, gli alberi che stanno lì da decenni, cresciuti tra terra e lava. Ovunque si giri lo sguardo, c’è qualcosa da osservare o scoprire. Nella Contrada Pianodario, nel pieno rispetto del territorio e delle tradizioni locali, abbiamo quasi concluso un faticoso lavoro di restauro e conservazione di un vecchio palmento dove presto accoglieremo i nostri ospiti.

gentleman editoraile aprile 24

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