L’isola che non c’era

di Giuliana Di Paola - Foto di Giò Martorana

Creata dall’uomo, l’Isola Longa è un’oasi naturalistica nella Riserva dello Stagnone, fra Trapani e Marsala. Sicilia allo stato puro. Per la prima volta questo paradiso apre ai visitatori

isola longa, marsala, il fascino delle saline

Le saline di Isola Longa

Isola Longa è il tesoro meglio nascosto della Riserva dello Stagnone in Sicilia. E, come tutti i migliori segreti, è nascosto in piena vista: sullo sfondo dei Mulini delle saline di Marsala, ma lontano anni luce dalla folla che arriva qui al tramonto in cerca della foto più instagrammabile. E si presta, infatti, come quinta scenica a tutti gli scatti che riempiono Instagram delle mille sfumature di rosa di cui si colorano le vasche al calare del sole.

L’isola più grande del piccolo arcipelago dello Stagnone di Marsala ha molti nomi (la si può chiamare Grande, Lunga o Longa), ma ha un’unica natura, selvaggia e seduttiva che già 3mila anni fa aveva incantato i Fenici di passaggio verso la Sardegna sulla rotta dell’oro bianco, il sale. Per la prima volta questo paradiso privato, disabitato da oltre un secolo, si apre a pochi selezionati ospiti nel rispetto della sua autenticità grazie a due grandi protagonisti del settore dell’experience: Piero Galli, direttore generale di Expo 2015, e il direttore artistico da lui chiamato a condividere la sfida milanese, Davide Rampello che si è subito innamorato del progetto.

nessuna isola è come isola longa

«Nessun luogo è come Isola Longa», spiega Rampello nella sua poetica presentazione. «Il bianco profondo del sale, anima sacra del mare, affiora lentamente tra le vasche azzurre e rosa. Solitari, i mulini invitano al silenzio. Il nostro bisogno di armonia si ricompone tra le spiagge bordate di oleandri colorati e le ombre profumate del bosco. Ritrovare noi stessi. Un’esperienza antica, materna, in un’isola Vera». Un’isola che non c’era in realtà, perché, come racconta a Gentleman Piero Galli, «è stata creata dall’uomo».

«Il bianco profondo del sale, anima sacra del mare, affiora lentamente tra le vasche azzurre e rosa». Davide Rampello

Un frangiflutti naturale che separa il golfo dal mare aperto. «In origine si trattava di quattro o cinque isolotti separati all’interno dello Stagnone, dove la profondità arriva al massimo a 2 metri. Questo aumenta la salinità dell’acqua e ha creato un ecosistema con fauna e flora uniche, come la salicornia e la calendula maritima».

isola longa un viaggio nella suggestione
Le saline di Isola Longa

Isola Longa è davvero un posto unico. E il progetto di preservare e rilanciare l’oasi naturalistica e valorizzarla come meta di turismo d’eccellenza è riuscito a catalizzare un’équipe di esperti di livello internazionale: dall’architetto Mario Cucinella, fondatore della Sos – School of Sustainability, all’entomologo Bruno Massa, dal biologo marino Silvano Riggio al botanico Francesco Raimondo. Una delle experiences più esclusive è proprio il percorso curato dal direttore dell’Orto Botanico di Palermo.

«Lo Stagnone è un mare chiuso e poco profondo, la sua salinità ha creato un ecosistema con fauna e flora uniche».  Piero Galli

Le escursioni all’Isola Longa, infatti, iniziano tutte, dopo la traversata dello Stagnone dall’imbarcardero di MammaCaura (Marsala) con la guida del mastro salinaro. Ma, dopo il pranzo al Baglio del Mulino, nel pomeriggio, ciascuno è libero di costruirsi su misura quest’esperienza indimenticabile: si può andare alla scoperta dell’isola a cavallo o in e-bike, prendere lezione private di kite surf o attraversare il canale di Altavilla in kayak. Oppure semplicemente oziare sulla magnifica spiaggia di Tahiti beach.

Le escursioni sono organizzate per un gruppo di al massimo di 10 persone e si prenotano fino a 48 ore prima della visita (www.isolalonga.com; www.justsicily.it, telefono 091342927, 3341397742).

gentleman editoraile aprile 24

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